Intervista al "Sole 24 Ore"

Gibelli, Asstra: al Tpl servono più fondi

Gibelli, Asstra: al Tpl servono più fondi

Nell'intervista concessa al quotidiano economico "Il Sole 24 Ore" il presidente di Asstra chiede maggiori risorse per il Tpl

«È il momento di assumere una visione multidisciplinare del trasporto pubblico. Il Tpl fa muovere l'economia del nostro Paese e che per questo deve essere promossa con più vigore, più fondi e un quadro normativo che dia maggiori certezze ». Così Andrea Gibelli, neo presidente di Asstra, l'associazione del settore del trasporto pubblico locale che raggruppa 137 imprese, nell'intervista rilasciata al quotidiano economico "Il Sole 24 Ore" oggi in edicola.   Gibelli, che è anche presidente di Fnm, la holding del servizio ferroviario della Lombardia, snocciola i numeri del trasporto pubblico in Italia: "le aziende del settore danno lavoro a 124mila addetti, trasportano oltre 5,4 miliardi di passeggeri all'anno e hanno complessivamente un giro d'affari di oltre 12 miliardi (inclusi i contributi pubblici).   Alla luce di queste cifre, e in considerazione che "nei prossimi 50 anni si faranno più investimenti nel settore di quanti non se ne siano mai stati fatti nella storia del nostro Paese in questo ambito", per il presidente di Asstra la strada obbligata è quella di "uno sforzo di rinnovamento più ampio". Sforzo che Gibelli quantifica in maggiori risorse pubbliche per l'intero settore.   Dice il presidente Asstra:"Per quanto riguarda il Fondo Nazionale per il Tpl il governo sta facendo la sua parte avendo già stanziato senza tagli l'80% delle risorse previste. Ma per raggiungere gli standard europei entro il 2033 servono altri 500 milioni".   Un calcolo, quello del presidente di Asstra, che si basa sulla stima elaborata da Cassa depositi e prestiti, che ha prospettato possibili investimenti per 2,5 miliardi all'anno, su un orizzonte temporale di circa 8 anni, per le infrastrutture del trasporto rapido di massa.   Infine un accenno all'impiego delle nuove tecnologie: "Le nuove tecnologie – dichiara – sono un fatto presente, non possiamo più attendere. Dobbiamo impegnarci a raccogliere e utilizzare i dati sulla mobilità dei 7 miliardi di potenziali utenti in Italia. Si tratta di un asset strategico da utilizzare e rielaborare per migliorare i servizi"

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