Tpl Milano

Il maxi consorzio Tpl “Milano Next” muove i primi passi

Il maxi consorzio Tpl “Milano Next” muove i primi passi

L'idea di una nuova "maxi" società prende corpo e fa registrare i primi passi in avanti

Per ora si tratta solo di un'idea (come riportano diversi organi di stampa), partita dalle stanze di palazzo Marino e che inaspettatamente sta trovando terreno favorevole e l'attenzione dei soggetti chiamati in causa. Comprensibile dunque la cautela del Sindaco di Milano Sala che in queste ore si trincera dietro alla valutazione dei tecnici prima di dare il via al colossale progetto. Per ora si procede a fari spenti e si studia a fondo il dossier  "Milano Next" e si registra la disponibilità delle imprese chiamate a raccolta.   Un progetto destinato a mutare radicalmente il panorama del trasporto pubblico nel bacino Milano, Monza, Pavia, Lodi con la creazione di una nuova società Tpl che vedrebbe insieme Atm Milano, A2A Smart City Spa, Busitalia (società controllata dal Gruppo Ferrovie dello Stato), Hitachi Rail Sts, Commscon Italia e IGPDecaux. Insomma un colosso in grado di competere, e respingere, i player internazionali che nel 2020 potrebbero partecipare alla gara per gestire i trasporti milanesi.   Nelle intenzioni il consorzio di imprese  punterebbe ad  aggiudicarsi  la gestione del tpl per 15 anni in project financing, assicurando investimenti sulla rete e rientrando attraverso le tariffe.    Intanto, come riportato dall'edizione odierna del quotidiano "Il Giorno", l'ipotesi ha già allertato le organizzazioni sindacali che hanno chiesto ad Arrigo Giana, direttore generale di Atm ( che nel consorzio Milano Next occuperebbe la posizione di capofila) garanzie sul perimetro di attività di Atm (che per i sindacati non deve essere scalfito), sul modello di governance del nuovo soggetto e, infine, sulla garanzia dei livelli occupazionali.

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