“Allo stato attuale stiamo andando avanti a lavorare sulla realizzazione delle società: una per le merci, una per i servizi regionali e una per la lunga percorrenza. Il passaggio alla quotazione è nelle corde  ma è altrettanto chiaro che necessita di un provvedimento legislativo; su questo ci confronteremo con il livello politico».” Così l'ad di Fs, Renato Mazzoncini, a margine della della presentazione del polo Mercitalia FS di ieri.     A stretto giro la risposta del Ministro Graziano Delrio, presente all'inaugurazione, che ha confermato che la  quotazione di Ferrovie dello Stato è nell'agenda del governo, ma c'è ancora un po' da discutere per i dettagli dell'IPO, che riguarda solo la parte dell'Alta Velocità.   "E' un progetto di cui vogliamo parlare e sul quale vogliamo continuare a discutere – , ha detto il numero uno dei Trasporti – riconoscendo che Fs "ha fatto un ottimo lavoro con i nuovi contratti regionali", mentre il governo ha fatto la sua parte "mettendo molti più soldi sugli Intercity".    Intanto, l'Ad di Fs ha confermato l'intenzione del gruppo di proseguire all'attuazione del piano industriale presentato nei mesi scorsi:«Noi andiamo avanti con il nostro piano. Stiamo rispettando la tabella di marcia in maniera precisissima. Ovviamente ci sono delle condizioni legislative esogene al gruppo, come per esempio la necessaria autorizzazione alla quotazione e alla fusione con Anas, su cui sarà il corretto livello legislativo ad assumere le decisioni».   La quotazione delle Ferrovie dello Stato, secondo quanto riportato dal quotidiano "Milano Finanza", dovrebbe riguardare le Frecce e gli Intercity, mentre la rete dei binari resterà di proprietà pubblica. Sul mercato dovrebbe andare una quota non inferiore al 30%. La nuova divisione dei treni ad alta velocità e lunga percorrenza è forte di un fatturato da 2,4 miliardi (che nell'ambito del piano decennale dovrebbe salire a 3 miliardi) e ha margini superiori al 30%: l'ebitda è previsto in crescita da 700 milioni a 1 miliardo.