Crisi Gtt

Torino: Gtt pubblica, ma spunta un piano “B”

Torino: Gtt pubblica, ma spunta un piano “B”

La parola d'ordine è "Gtt deve rimanrere pubblica" ma si fa sempre più concreta l'ipotesi di un'Alleanza con Arriva Italia.

Intorno alla situazione di crisi in cui versa Gtt, l'azienda di trasporti pubblici torinese, si stanno giocando diverse "partite". Al mantra ufficiale "Gtt resta pubblica al 100%" si fa spazio, in questi giorni, un piano alternativo: l'alleanza con Arriva Italia.
    Una ipotesi che resta sullo sfondo e che per il momento nessuno, dalle parti di Palazzo Civico, ammette pubblicamente. Per ora la priorità è quella di salvare Gtt dal baratro e trovare i fondi necessari per tenerla ancor in vita:  nel breve periodo – scrive il quotidiano torinese "La Stampa" che ne da notizia nell'edizione odierna – servono più o meno 120 milioni; la metà li mette la Regione il resto lo deve trovare il Comune di Torino. 
  L'assessore ai trasporti Maria Lapietra ribadisce ad ogni occasione che il comune non ha alcuna intenzione di cedere a privati quote della società. Ma un conto sono le dichiarazioni pubbliche e di principio un altro è lo stato di necessità. Senza l'apertura dei cordoni della borsa da parte di regione e governo l'ipotesi che Palazzo Civico  affronti da solo la voragine nei conti di Gtt è improbabile.   Da qui le indiscrezioni secondo cui anche la giunta guidata da Chiara Appendino, messa alle strette, sta valutando un alleanza con Arriva Italia, società controllata dalle ferrovie tedesche, per contendere a Trenitalia il boccone prelibato rappresentato dalla gestione del nodo ferroviario di Torino e l'eventuale partecipazione diretta alla gestione del servizio ferroviario metropolitano.
  Non è un caso – scrive il giornale – che tra gli obiettivi della seconda fase del piano di riorganizzazione della rete Gtt che sarà avviata nel 2019, si punti al potenziamento dell'intermodalità gomma-ferro con collegamenti ai maggiori poli di interscambio della rete urbana, suburbana ed extraurbana. In quel piano il servizio ferroviario metropolitano è concepito come una seconda linea della metro con l'interconnesione con l'aeroporto di Caselle, il collegamento con Orbassano e l'apertura delle stazioni di Dora e Zappata.
    In attesa di una schiarita sulla complicata vicenda dei conti di Gtt  i vertici di Arriva Italia assicurano che non parteciperanno a nessuna operazione di salvataggio ma fanno sapere che nel caso di una gara per selezionare un partner privato per il capitale sociale sono pronti ad entrare in gioco.

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