La sfida fra titani dell’alta velocità ferroviaria, Trenitalia e Italo, ha un nuovo campo di battaglia: il Veneto, l'approfondimento di Stefano Bensa per Corriere.it

Trenitalia-Italo, sfida veneta sull’alta velocità

Trenitalia-Italo, sfida veneta sull’alta velocità

Frecciargento sostituiti dal Frecciarossa, Ntv avvia la Venezia-Milano e la Verona-Roma

Il Veneto assumerà un ruolo strategico per entrambe le società: per Trenitalia, che potenzia il servizio su Roma e Napoli rimpiazzando i Frecciargento con i Frecciarossa (e introducendo quattro classi di servizio, al posto delle tradizionali due), e per Nuovo Trasporto Viaggiatori. Che dopo l’iniezione di liquidità (60 milioni) da parte dei soci, scommette proprio sul Veneto per rilanciarsi, introducendo Italo – entro dicembre – anche fra Venezia e Milano e fra Verona e Roma. Nel tentativo di scrollarsi di dosso il peso di anni di bilanci in rosso.   Una rivoluzione che cambierà le abitudini di viaggio dei veneti sul lungo raggio ferroviario. A partire dai servizi offerti a bordo. Possibile, infatti, consumare un pasto «stellato» firmato Carlo Cracco a 250-300 all’ora? Possibile. Lo è dal 14 giugno scorso, da quando Trenitalia ha schierato sulla tratta Venezia-Roma-Napoli-Salerno il Frecciarossa, due coppie di corse andata e ritorno al giorno (da settembre aumenteranno) che integreranno ancora per un anno circa i collegamenti effettuati col Frecciargento. Cosa cambia? Presto detto: treno più grande, con 574 posti a sedere contro i 430 del fratello minore, veloce (nelle tratte ad alta velocità tocca i 300 all’ora) e, soprattutto, quattro classi di servizio come sulla Milano-Roma. Una formula che nel giro di un anno diverrà standard: tutti i Frecciargento, in Veneto, saranno sostituiti dai Frecciarossa.   «L’entrata in servizio dei nuovi Frecciarossa 1000 sulla Milano-Roma-Napoli-Salerno – fa sapere Trenitalia – ha liberato i primi Etr 500». Che sono stati dirottati su Venezia. Il motivo? «L’alta qualità della clientela», sostiene l’azienda. Ma torniamo ai servizi. Come accennato, scomparirà la classica offerta di prima e seconda classe: chi viaggerà sul Frecciarossa dovrà scegliere fra «Standard» (equivalente alla Seconda), «Premium» (con sedute in pelle), «Business» (la precedente Prima, dotata però di un’area «del silenzio » dove i telefoni debbono restare spenti) ed «Executive». Proprio l’Executive rappresenta la svolta: vuol dire, semplicemente, viaggiare nel lusso. Otto soli posti in carrozza, poltrone reclinabili del tutto simili a quelle offerte in prima classe dalle compagnie aeree, una saletta riunioni con monitor da 32 pollici, cibo, drink, giornali e uno steward dedicato: tutto compreso nel prezzo.   Finora soltanto Italo offriva un servizio articolato su quattro classi, con un’ottima Club Executive e altre amenità in «Smart», «Extralarge » e «Prima», come l’edicola digitale (per Prima e Club) o il wi-fi gratis. Nell’Executive della compagnia di Stato non c’è lo schermo individuale come nella Club della concorrenza, ma tramite il wi-fi il portale di Trenitalia offre l’accesso a una discreta gamma di contenuti video (parte dei quali a pagamento). «I passeggeri sono diventati sempre più esigenti su questa tipologia di servizio», spiega Trenitalia. E la concorrenza di Italo aggressiva. Gran lusso quindi, ma i prezzi? Per le classi base non cambia nulla, come per la ex Prima. Anche perché di giorno in giorno è possibile imbattersi in tariffe low cost che rendono assai conveniente muoversi con l’alta velocità, pubblica e privata. E la «super economy » è prevista anche per la classe Executive: mediamente 109 euro da Venezia a Roma.

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