Emergenza Coronavirus

Brescia: l’Agenzia della mobilità chiede più controlli sui mezzi di trasporto

Brescia: l’Agenzia della mobilità chiede più controlli sui mezzi di trasporto

L'Agenzia della Mobilità di Brescia ha inviato una lettera al Prefetto della città per sollecitare un maggiore controllo sugli utenti

"Ancora troppi i comportamenti non conformi alle limitazioni imposte dall’ordinanza regionale relativamente agli spostamenti sui mezzi pubblici. Soprattutto tra i giovani utenti".    Queste, in estrema sintesi, le preoccupazioni che l'Agenzia della Mobilità di Brescia, attraverso il Presidente Claudio Bragaglio e il Direttore Alberto Croce, ha voluto indirizzare con una lettera al Prefetto di Brescia.   I vertici di Brescia Mobilità hanno dunque sottoscritto le richieste avanzate al Prefetto dal Gruppo Arriva che nei giorni scorsi aveva chiesto alla Prefettura un intervento mirato nel garantire maggiori verifiche e controlli anche sugli autobus extraurbani e alle fermate.    "Desideriamo esprimere – si legge nella nota inviata al Prefetto – la piena condivisione delle preoccupazioni manifestate, con particolare riferimento a gruppi di viaggiatori la cui presenza a bordo degli autobus non pare essere giustificata da effettive esigenze, come peraltro esplicitamente indicate dalle disposizioni, sia del Governo che di Regione Lombardia".    I vertici di Brescia Mobilità rilevano che  "in diverse situazioni non vengono rispettate neppure le distanze di sicurezza che sono richieste e non vengono". Evidenziano, inoltre, "comportamenti non conformi alle condizioni di trasporto che sono obbligatoriamente richieste. A cui peraltro si aggiunge anche l’ulteriore limite rappresentato dal divieto di trasferimento da un Comune all’altro, nei termini recentemente definiti a livello governativo".   "L’Agenzia di Brescia – conclude la nota – ha inteso far proprio il segnale di allarme per l’emergenza del coronavirus dando disposizioni per una ulteriore riduzione, fino al 20%, dell’esercizio normalmente previsto. E non si può certo rischiare di vanificare tale rilevante sforzo per l’irregolare presenza di una parte dei viaggiatori, che intende aggirare sia sui mezzi urbani che extraurbani, le normative in atto".

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