Il consorzio che ha perso la gara in Toscana chiede ai vincitori di acquistare le aziende
"I vincitori della gara devono acquistare le aziende e non solo gli autobus". La proposta, o forse meglio dire la provocazione, è stata recapitata in queste ore sui tavoli di Regione e Autolinee Toscane dai presidenti di Mobit e di Scarl One, Giuseppe Gori e Andrea Zavanella. Nonostante il via libera definitivo alla gara per il trasporto pubblico su gomma della Regione, arrivato dopo una lunghissima battaglia legale, sotto la cenere arde ancora la polemica. Per i presidenti di Mobit e Scarl il nuovo gestore (i francesi di Ratp) deve acquistare dai perdenti non solo i solo bus, immobili e autisti come previsto dal bando di gara ma anche "aziende o di rami di azienda attuando con questi ultimi operazioni societarie allo scopo di non disperderne il patrimonio di esperienze e competenze e preservandone l'esistenza". Proposta che il Presidente della Regione Rossi ha dichiarato non ricevibile perchè in contrasto con gli atti della gara. Per il numero 1 della regione e per l'assessore ai Trasporti Ceccarelli un'ipotesi del genere, sarebbe possibile solo con il consenso di Autolinee Toscane. In caso contrario (attraverso cioè un atto d'imposizione da parte della Regione) Ratp potrebbe impugnare la decisione e chiedere pesanti penali. Intanto, per il prossimo 26 febbraio, è attesa l'ultima pronuncia da parte del Tar (il cui esito è dato per scontato dalla regione) e solo dopo si precederà con il contratto con At e l'acquisizione dei mezzi di servizio.