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Umbria: da marzo possibili tagli al Tpl

Umbria: da marzo possibili tagli al Tpl

L'Agenzia per la Mobilità ipotizza un taglio di 3,5 milioni al fondo regionale per il Tpl. Sul tappetto una rigorosa rimodulazione dei servizi.

Secondo quanto riportato oggi dall'edizione locale del quotidiano "Il Messaggero" da marzo potrebbero scattare tagli al fondo regionale per il Tpl.   L'indiscrezione è filtrata dopo l'incontro in regione con le rappresentanze sindacali. Nonostante la partenza prevista non prima di marzo 2020 l' Agenzia della Mobilità umbra ha prospettato una riduzione del fondo regionale per il Tpl pari a circa 3,5 milioni di euro che si va a sommare ai  tagli (circa 2 milioni) già operati nel 2019.   Per ora si tratta di un'ipotesi ma la rimodulazione del servizio è nell'ordine delle cose: lo squilibrio di sistema – affermano in regione – rende arduo reperire i 5-6 milioni mancanti per la quadratura dei conti.   Il taglio – scrive il quotidiano – potrebbe abbattersi sui turni per il sabato pomeriggio ed i festivi con un ulteriore massiccio riassetto nei periodi non scolastici. In ipotesi anche il servizio a chiamata nelle linee a bassa domanda di clientela.   Intanto buone notizie giungono da parte di Busitalia: l'azienda prevede l'acquisto di 68 nuovi autobus di cui 37 a trazione ibrida e 11 endotermici per il trasporto urbano, 17 autobus per l'extraurbano e 3 per il noleggio. Poi un nuovo traghetto per il trasporto lacustre. Nel settore ferro si prevedono invece 3,4 milioni di investimento per adeguare gli attuali treni e si ipotizza il ripristino dei 4 Minuetti, ora fermi, entro settembre 2020.

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