Roma. Un plauso all´analisi della Corte dei Conti sul Tpl: Mingardi, presidente di Asstra, la giudica in linea con quanto denunciato più volte

Roma. Un plauso all´analisi della Corte dei Conti sul Tpl: Mingardi, presidente di Asstra, la giudica in linea con quanto denunciato più volte

´La Corte dei Conti dimostra attenzione e interesse per un settore strategico´´A preoccuparci è l´interpretazione che stanno dando gli Enti appaltanti alla Riforma´ La notizia della Corte dei Conti circa

´La Corte dei Conti dimostra attenzione e interesse per un settore strategico´
´A preoccuparci è l´interpretazione che stanno dando gli Enti appaltanti alla Riforma´

La notizia della Corte dei Conti circa la bocciatura della gestione del Tpl riecheggia ancora nell´aria. E´ storia recente così come i primi commenti che non si fanno attendere e  arrivano da casa Asstra, siglati dallo stesso presidente Enrico Mingardi.
Il presidente non ha esitazioni nel confermare un ´plauso´ all´iniziativa della Corte. I motivi sono riconducibili in prima analisi alla dimostrazione da parte di un organo di rilevanza costituzionale ´dell´attenzione  e dell´interesse per un settore strategico per il sistema Italia e non solo per le  collettività locali´.

Poi il presidente entra maggiormente nel dettaglio…
´Dalla ricerca articolata e completa emerge fra l´altro quanto da noi più volte denunziato: l´ingiustificabile ritardo con cui istituzioni ed enti hanno affrontato e stanno affrontando i compiti e le funzioni loro demandate dalla riforma rischiando di vanificarla´

Dalla disamina di Mingardi emerge evidente che a non sorprenderlo è il capitolo gare.
´Non ci sorprende, infine, il quadro rilevato dalla Corte quanto alle anomalie emerse con il primo round di gare: la tendenza alla conferma del gestore storico appare infatti una reazione fisiologica iniziale che siamo convinti tenderà a sparire con le gare successive´.

E in fatto di preoccupazioni…
´Quello che invece ci preoccupa assolutamente, e ci conforta sia stato rilevato dal giudice contabile, è l´interpretazione che stanno dando gli enti appaltanti della Riforma attraverso questi primi bandi, caratterizzati, quasi tutti, da una tendenza al risparmio che denuncia come presso alcune amministrazioni sia sorto un grave malinteso sulla riforma e cioè che in definitiva il regime concorrenziale sia stato introdotto solo o soprattutto per spendere meno per i trasporti pubblici e non invece per spendere meglio dando più servizio e in condizioni migliori ai cittadini´.

Manuela Michelini – clickmobility.it

Left Menu Icon