Trasporto pubblico locale. Continuiamo la riforma. Parla l´Assessore regionale ai trasporti dell´Emilia romagna Alfredo Peri

Trasporto pubblico locale. Continuiamo la riforma. Parla l´Assessore regionale ai trasporti dell´Emilia romagna Alfredo Peri

Il  31 dicembre 2003, quando dovranno essere pubblicati tutti i bandi di gara, segnerà l´inizio di una nuova importante stagione per il trasporto pubblico locale In Emila Romagna.L´assessore Peri descrive

Il  31 dicembre 2003, quando dovranno essere pubblicati tutti i bandi di gara, segnerà l´inizio di una nuova importante stagione per il trasporto pubblico locale In Emila Romagna.
L´assessore Peri descrive così la sua visione del futuro.

Assessore, entro il 31 dicembre devono essere indette tutte le gare per la gestione anche a privati, dei servizi di trasporto pubblico locale. La preoccupazione principale dei cittadini è la seguente: in che modo verrà tutelata e, se possibile migliorata, la qualità del servizio? In altre parole: non c´è il rischio che in nome dell´efficienza gestionale ci si dimentichi degli utenti?
L´obiettivo di salvaguardia del buon livello qualitativo del servizio che è riconosciuto alla nostra regione, nei confronti non solo nazionali, è una caratteristica fortemente presente tanto negli accordi di programma che gli E.L. hanno sottoscritto con la Regione per il biennio in corso, quanto negli specifici indirizzi della Legge e del Consiglio regionale per i nuovi accordi per il 2004-2006.
Gli aspetti qualitativi del servizio, quali la regolarità´, il livello di comfort per l´utenza, l´integrazione delle tariffe, sono, infatti, elementi prioritariamente assunti rispetto a quelli puramente economici, per l´assegnazione delle gare, e già´ presenti nei bandi indetti da quasi tutte le agenzie locali della mobilita´.

Questa legge di riorganizzazione del trasporto fu approvata tra le polemiche. La principale accusava l´amministrazione regionale di svendere il patrimonio pubblico andando a una separazione tra le proprietà´ delle reti e la gestione dei servizi. E´ un timore fondato?
Devo, a questo riguardo, una precisazione. La Legge regionale prevede la separazione ´societaria´ tra i soggetti titolari della proprietà´ della rete e degli impianti da quelli incaricati della gestione dei servizi. E´ poi demandata alle scelte locali che la proprietà´ degli impianti e delle dotazioni patrimoniali possa essere messa in capo alle apposite società´ delle reti e impianti, oppure alle Agenzie locali della mobilita´. La proprietà´ resta comunque sempre totalmente pubblica.
 In ogni caso il patrimonio costituito con contributi pubblici a fondo perduto, in quanto essenziale per l´effettuazione del servizio, non può´essere venduto ma anzi deve essere messo a disposizione del gestore selezionato in esito alle procedure di gara.

Come si colloca la legge a livello nazionale? Per capirci, tutte le Regioni sono così impegnate o qualcuna rema contro?
Il testo di legge approvato recepisce i principi sanciti dalle norme comunitarie in materia di concorrenza attraverso la conferma di un processo di riforma, avviato dalle leggi Bassanini nel ´97 e dai decreti attuativi Burlando, che indicavano la inderogabilità´, dopo il 31.12.2003, di selezione degli esercenti del trasporto pubblico attraverso apposite procedure concorsuali. E´ un processo che non ha purtroppo trovato altrettanta chiarezza e coerenza nelle indicazioni del Governo nazionale.
Toscana, Umbria, Liguria, Lombardia, Veneto, Friuli, Valle d´Aosta, come noi, hanno scelto di andare avanti con le gare, proprio per la necessita´ di valorizzare le rispettive organizzazioni di trasporto. Basta ricordare che, in questi anni, attraverso i processi di razionalizzazione attivati nella sola ´previsione´ di quelle gare che oggi dovrebbero essere fatte da tutti, ha portato regioni come la Campania e il Lazio al quasi azzeramento dei cronici disavanzi di esercizio che, da soli, rappresentavano la meta´ del debito nazionale del settore, disavanzi che nella nostra Regione erano stati azzerati nel ´96, già´ prima della riforma stessa.

Quali rischi corrono i lavoratori delle società´ che attualmente gestiscono i servizi di trasporto pubblico locale? In particolare, nel caso la gara sia vinta da una società´ di un´altra regione o addirittura straniera, che fine faranno quanti sono alle dipendenze della società´ sconfitta?
E´ questo uno degli aspetti in cui si è concentrato il ricco e non sempre tranquillo confronto con le organizzazioni di categoria non solo, ovviamente nella nostra Regione. Mi pare di poter sostenere che il testo approvato sia tale da offrire la più ampie garanzie di tutela del personale. Sono previsti, infatti, momenti di consultazione con le organizzazioni sindacali, preventivi all´espletamento delle gare ma, soprattutto, è assicurata la continuità´ del rapporto di lavoro a tutto il personale in forza all´impresa nel caso l´Azienda concorrente non dovesse risultare vincitrice della stessa. E´ altresì prevista l´applicazione dei trattamenti economici e normativi dei contratti nazionali e aziendali, con la salvaguardia non solo del posto ma anche della sede di lavoro, secondo i contratti in essere.

Ultimissima domanda: tra le novità´ della legge c´è quella della costituzione di Comitati nei quali dovranno essere presenti le associazioni dei consumatori e l´ipotesi di applicare penali di fronte a eventuali disservizi. E´ in grado il trasporto pubblico locale di sopportare una rivoluzione come questa?
La difesa degli interessi degli utenti è un elemento già presente nei contratti di servizio in corso che contengono l´obbligo, per le imprese e le agenzie, di loro tutela attraverso la Carta dei servizi.
In tal senso la legge regionale ha previsto che, entro quattro mesi dall´affidamento dei servizi, sia costituito il Comitato degli utenti, tra quelli che ne facciano richiesta, unitamente ai rappresentanti delle Associazioni dei consumatori.
Nel settore ferroviario di più recente competenza regionale è stato peraltro rafforzato il confronto, non sempre facile, non solo con le Associazioni dei consumatori ma anche con gli utenti stessi, attraverso un Call-Center appositamente dedicato. Le nuove norme indicano ora anche l´obbligatorietà di indennizzo degli utenti per l´irregolare erogazione del servizio rafforzando, anche attraverso sanzioni che sono già´ applicate dal 2001 nei rapporti con gli esercenti ferroviari, quel controllo che adesso interesserà tutti gli esercenti del trasporto pubblico locale.

Intervista promossa dall Agenzia Trasporti Pubblici dell´Emilia Romagna

BACINI

DENOMINAZIONE DELL´AGENZIA

DURATA

IMPORTO

CHILOMETRI

PIACENZA

TEMPI Agenzia S.p.a. Piacenza

6 anni dalla data dell´aggiudicazio-

ne

Complessivo dei 6 anni

Euro 106.696.193 +iva

Annui km

8.345.600

 

PARMA

Società per la mobilità e il trasporto pubblico S.p.A. – Parma

Triennale a decorrere dall´aggiudicazio-

ne del servizio, rinnovabile per tre anni

Complessivo triennale euro 72.600.543 + iva

Annui km. 12.767.058

REGGIO EMILIA

Consorzio ACT. Reggio Emilia

Triennale a decorrere dall´attivazione, rinnovabile per ulteriori 3 anni

Complessivo triennale euro 54.306.298,24 + iva

Totali triennali km. 27.172.899

MODENA

Agenzia per la mobilità e il TPL S.p.A. Modena

1/9/2004 31/12/2006 rinnovabile per tre anni

Complessivo massimo euro 49.140.000 + iva

Annui km. 12.520.000

BOLOGNA

S.R.M. Società Reti e mobilità S.p.A.

 

 

 

FERRARA

Agenzia per la mobilità e il TPL Ferrara

15/9/2004 – 31/12/2009

Complessivo euro 98.954.166,67 + iva

Annui km. 9.099.309

RAVENNA

Agenzia Locale per la mobilità ed il trasporto pubblico locale nella Provincia di Ravenna

 

 

 

Forlì/Cesena

Consorzio ATR – Forlì/Cesena

13/9/2004 – 31/12/2006 rinnovabile per tre anni

Complessivo euro 34.815.000,00 + iva

Complessivi km. 21.416.025

RIMINI

Agenzia Tram Rimini

Triennale a decorrere dall´attivazione del servizio. Prorogabile per tre anni

Complessivo triennale euro 60.786.000 + iva

Annui km. 8.063.414

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