Genova. Amt, apripista in Europa,  inaugura la prima linea urbana con autobus a trazione elettrica a batteria

Genova. Amt, apripista in Europa,  inaugura la prima linea urbana con autobus a trazione elettrica a batteria

´Elfo´, il nuovo bus elettrico, sbarca a Genova in un´anteprima europea Segni particolari: silenzioso e incapace di inquinare. Primo in Europa sbarca a Genova il nuovo bus a trazione elettrica

´Elfo´, il nuovo bus elettrico, sbarca a Genova in un´anteprima europea

Segni particolari: silenzioso e incapace di inquinare. Primo in Europa sbarca a Genova il nuovo bus a trazione elettrica a batteria e ricarica rapida induttiva. Meglio conosciuto con il nome di Elfo è stato tenuto a battesimo martedì 15 aprile, in anteprima europea da Amt.

Il nuovo autobus è stato realizzato grazie ad una tecnologia avanzatissima, la stessa che permette di muovere cose e persone senza inquinare nella pratica un impianto di ricarica rapida senza contatti elettrici.

Amt, grazie al contributo di finanziamenti europei,  si conferma all´avanguardia nel campo dell´applicazione tecnologica al sistema di trasporto pubblico. A beneficiarne come progetto pilota è la linea 518, interna all´ospedale San Martino, ma sono già allo studio nuove possibili applicazioni sul territorio cittadino.

Fra gli intervenuti alla presentazione è emersa palpabile grande soddisfazione.
L´assessore  alla mobilità urbana Arcangelo Merella  ha richiamato la necessità di ´supportare le scelte di carattere tecnologico con politiche di traffico sperimentate dal Comune di Genova per modificare i comportamenti individuali e diminuire l´uso del mezzo privato´.
Dal direttore generale di Amt, Aldo Cavagnetto, è arrivata diretta l´importanza dell´evento  ´che segna per la nostra azienda un punto importante, essere arrivati alla prima applicazione mondiale della trazione elettrica su una linea di trasporto pubblico urbano, supportata da un innovativo impianto di ricarica induttiva´.

Questa sinergia è frutto di un ´matrimonio ben riuscito´, come lo hanno definito i presenti, tra la ditta italiana EPT (Eco Power Technology) di Brescia che  produce il bus elettrico ´Elfo´ e quella tedesca Wampfler di Weil am Rhein che ha fornito la tecnologia per l´impianto di ricarica. Nelle parole di Paolo Fusari, amministratore delegato EPT, si coglie l´orgoglio per la realizzazione di questo progetto ´Genova ha dimostrato un notevole spirito pionieristico nel vedere con anticipo di almeno due anni quello che pareva irrealizzabile. Si tratta della prima applicazione al mondo di questo genere con un veicolo che riesce a pieno carico di passeggeri, a mantenere la velocità di 20/30 km orari, superando pendenze fino a ieri impensabili, oltre il 15%. Amt Genova ha dimostrato di poter utilizzare veicoli elettrici in grado di ridurre almeno tre tipi di inquinamento: da emissioni, i nostri sono veicoli classificati Zev (zero emissions vehicle), da rumore per l´assenza del motore termico e da vibrazione per la confortevolezza del tipo di trazione´.

A testare l´assoluta sicurezza dell´impianto ha pensato l´Università di Genova rilevandone, nel corso di diverse misurazioni, la totale rispondenza alle attuali raccomandazioni europee in materia di emissioni elettromagnetiche. Queste misurazioni hanno confermato che il trasferimento di energia non costituisce pericolo, poichè i valori riscontrati sono risultati molto inferiori al valore di soglia del campo magnetico stabilito in 6,25 ?T.

Perché l´evento è così speciale ce lo spiegano gli stessi responsabili di Amt tracciando gli elementi fondamentali
Amt SpA inaugura nel 2003 la prima linea di trasporto pubblico su gomma con autobus a trazione elettrica utilizzanti un sistema di ricarica rapida induttiva di elevata potenza (70kW). Si tratta della prima applicazione della tecnologia di ´trasmissione induttiva della potenza´ a livello mondiale su una linea di autobus, un primato che conferma l´azienda genovese all´avanguardia nel campo della tecnologia applicata al trasporto pubblico.

  • La linea Amt 518 interna all´ospedale San Martino è gestita con gli autobus elettrici Elfo, 8 veicoli tecnicamente classificati ZEV (zero emissions vehicle) cioè senza emissioni gassose inquinanti, a trazione elettrica e dotati di pianale ribassato.
  • L´impianto di ricarica rapida al capolinea è la prima applicazione induttiva  di elevata potenza (70 kW), che consente di gestire all´interno dell´ospedale genovese il movimento dei bus e soprattutto la loro ricarica, tecnicamente definita ´biberonaggio´. Per rendere l´idea della potenza erogata ad ogni sosta basta pensare che quando l´impianto ricarica l´autobus (in circa 7 minuti) è come se 15 appartamenti di grandi dimensioni venissero alimentati a pieno regime.
  • In questo modo è possibile estendere del 250% l´autonomia base del veicolo fino ad oltre 150 chilometri di percorrenza giornaliera sulla linea di San Martino, con ampio margine sul profilo di missione.

Cosa racconta la storia?
Le leggi che regolano l´elettromagnetismo sono note all´uomo da alcuni secoli (XVIII° secolo), le applicazioni risalgono a due secoli fa (XIX° secolo) e hanno permesso lo sviluppo dell´utilizzo dell´energia elettrica in campo industriale, domestico e nella trazione per il trasporto di cose e persone. Tuttavia lo scambio di energia elettrica senza contatto e di elevata potenza in ambiente non protetto è stato reso possibile soltanto dallo sviluppo dell´elettronica di potenza (che ha raggiunto maturità solo negli anni ?80).  La disponibilità di strumenti di gestione dell´energia in alta frequenza e di controllo attraverso i moderni strumenti informatici e degli apparati di generazione, ha consentito solo all´inizio del terzo millennio l´utilizzo ´banale´ di questa tecnologia di trasmissione energetica.

La prima applicazione pratica (tuttora in esercizio) di un sistema di scambio dalla postazione fissa ad un veicolo di trasporto persone usato in modo non sperimentale risale al marzo 1998 in Nuova Zelanda nel parco naturale di Rotorua. In questo caso si è realizzato un sistema di alimentazione al capolinea della motrice di un piccolo convoglio (treno) su gomma che percorre l´area del parco vulcanico. Sulla scorta di questa prima esperienza è stata sviluppata l´industrializzazione del processo che ha consentito l´attrezzaggio di un ordinario autobus di linea a trazione elettrica quale è il veicolo che oggi presentiamo.

La novità del sistema
Il limite finora insuperabile di autonomia di un bus a trazione elettrica a batterie che impieghi accumulatori di costo accettabile per l´esercizio ordinario, non eccede attualmente i 70/80 chilometri. Quest´autonomia è destinata a decrescere rapidamente se il percorso si sviluppa in salita e in presenza di forti carichi. In queste condizioni non è possibile l´utilizzo in esercizio regolare di un bus ad accumulatori perché la sua autonomia non è compatibile con la percorrenza di un bus di linea (150-250 chilometri al giorno). Esistono esperienze di utilizzo in alcune città italiane (Roma, Firenze e Napoli) di minibus elettrici da 25 posti a cui vengono sostituite le batterie con altre cariche durante l´esercizio per prolungarne la percorrenza. Amt ritiene eccessivamente onerosa e logisticamente complessa questa metodologia.

L´utilizzo della ricarica induttiva al capolinea consente di trasferire senza contatto fisico elevate quantità di energia in tempi molto ridotti e compatibili con la sosta al capolinea (6/7 minuti). Con questo metodo si restituisce al veicolo la quasi totalità dell´energia spesa dallo stesso per effettuare la corsa precedente.
In questo modo anche in presenza di gravose condizioni di esercizio, normalmente presenti sulle linee collinari genovesi, si prolunga l´autonomia del bus a batterie fino a farla coincidere o addirittura superare le percorrenze richieste dal piano di esercizio.
Ciò consente di estendere le virtù della trazione elettrica senza alcuna emissione anche a quelle linee su cui fino a ieri la tecnologia non consentiva di fare nulla salvo elettrificarle con altri sistemi (filobus, funicolari, sistemi su ferro).

I numeri….
Principali caratteristiche tecniche autobus Elfo: 

  • lunghezza 7,48 metri
  •  larghezza  2,26 metri
  • capienza 46 posti
  • velocità massima 70 km/h
  • massima pendenza superabile 22%

sistemi di ricarica:

  • rapida induttiva senza contatti elettrici (fino a 70kW)
  • rapida conduttiva (40 kW)
  • lenta conduttiva notturna (6.6 kW)

M. M. – clickmobility.it

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