Firenze. ´Il sistema italiano della mobilità? E´ gravemente ammalato ed entro il 2015 rischia il collasso´ il ministro Lunardi lancia l´allarme

Firenze. ´Il sistema italiano della mobilità? E´ gravemente ammalato ed entro il 2015 rischia il collasso´ il ministro Lunardi lancia l´allarme

Dopo Riva del Garda il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Pietro Lunardi, ripropone a Firenze  le difficoltà che porteranno alla paralisi del traffico Un intervento accorato quello che il

Dopo Riva del Garda il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Pietro Lunardi, ripropone a Firenze  le difficoltà che porteranno alla paralisi del traffico

Un intervento accorato quello che il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Pietro Lunardi, propone a Firenze in occasione della Conferenza regionale toscana della mobilità e della logistica.
Al cospetto di quello che non stenta a definire un ´malato gravissimo´ il ministro snocciola dati e parla liberamente di date soprattutto una, il 2005, entro la quale il sistema italiano della mobilità arriverà al collasso ovvero alla ´paralisi completa del traffico a tutti i livelli´.

L´emergenza mobilità era stata posta anche al centro dell´intervento del ministro a Riva del Garda, ai lavori  della 59ma Conferenza del traffico e della circolazione. promossa dall´Aci.
Una mobilità gravemente malata che necessita di cure immediate e robuste. La ricetta del ministro passa attraverso una soluzione che deve essere affrontata in
´in maniera laica, al di là degli schieramenti´.

Per trovare soluzioni concrete è stato predisposto un programma ad hoc legato al realizzo d´un comparto infrastrutturale. Il cenno va diretto alla rete di corridoi elaborata a Bruxelles, alla produzione legislativa e ai finanziamenti, con un esborso in termini finanziari di 250mila miliardi delle care e vecchie lire da mettersi a punto in una decina di anni.

Le difficoltà, che rischiano di diventare insormontabili entro il 2015, sono legate in larga misura all´inquinamento, e al numero degli incidenti stradali.
Quanto ai settori a rischio il ministro fa riferimento alle arterie di grande traffico, soprattutto i ´corridoi´ che mettono in collegamento l´Italia all´Europa, senza dimenticare le difficoltà legate a doppia mandata alla rete autostradale.

In fatto di proposte concrete non sono mancati anche i riferimenti progettuali legati all´incentivo dei trasporti meno inquinanti, vedi il progetto Marco Polo, e la necessità di traferire il dibattito in sede europea perchè da sola l´Italia rischia di non farcela.

Man. Mich. – clickmobility.it

28/05/2003

La conferenza regionale della Toscana sulla mobilità e la logistica

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