La conferenza regionale della Toscana sulla mobilità e la logistica

´Nei prossimi anni, lo dicono le stime, crescerà fortemenete la domanda di mobilità. Ma allo stesso tempo avanzeranno i progetti, i cantieri, le iniziative per sviluppare il sistema dei trasporti,

´Nei prossimi anni, lo dicono le stime, crescerà fortemenete la domanda di mobilità. Ma allo stesso tempo avanzeranno i progetti, i cantieri, le iniziative per sviluppare il sistema dei trasporti, per renderlo compatibile con l´ambiente e funzionale alle esigenze dei cittadini. La Regione Toscana è pronta ad affrontare questa sfida; è pronta soprattutto a assumere un nuovo ruolo: quello di gestire oltrechè programmare i grandi investimenti che sono in corso o che stanno per realizzarsi´. Lo ha detto l´assessore regionale ai trasporti Riccardo Conti nell´intervento di apertura della conferenza regionale sulla mobilità e la logistica al Palazzo dei Congressi di Firenze.

L´assessore ha spiegato i contenuti del Piano regionale per la mobilità e i trasporti che delinea le principali scelte sulla mobilità di qui al 2015. ´L´ultimo Piano integrato dei trasporti risaliva al 1989 ? ha precisato Conti – da allora ad oggi sono cambiati totalmente il contesto sociale, quello economico e quello politico. Ed evoluzioni altrettanto grandi ed impegnative sono in vista. Si tratta di un processo che deve essere governato e che rappresenta il vero campo sul quale le forze che si propongono di governare dovranno saper dimostrare le loro capacità di gestione e programmazione. Il mondo è in contrazione, entro il 2015 la mobilità aumenterà ancora del 30 per cento e noi dobbiamo fare in modo che la situazione non collassi, ma si razionalizzi. Dobbiamo orientare il cambiamento non da sognatori ma da riformisti concreti che cercano risposte attuabili. Il nostro obiettivo, molto ambizioso, è quello di riuscire a mantenere il livello attuale di traffico, spingendo i cittadini verso mezzi di trasporto alternativi, come la bici, o verso il trasporto pubblico´.

Tra gli interventi necessari per ottenere risultati apprezzabili in tempi contenuti sono stati evidenziati la realizzazione di piste ciclabili, ´che non dovranno più essere considerate interventi secondari, ma veri strumenti necessari a regolare la mobilità´, il potenziamento qualitativo e quantitativo del servizio pubblico , ´che dovrà essere stabilizzato e migliorato sia dal punto di vista sociale che da quelo ambientale´, e la creazione di un sistema di tariffazione integrato. ´La carta ?Pegaso´, con la quale ci si può muovere da una città all´altra della Toscana scegliendo ogni volta il mezzo più adatto ai propri orari e necessità, ha dimostrato che è possibile gestire i trasporti e le relative tariffazioni come una rete, con vantaggi per l´utente. Partendo da questa esperienza dovremmo sviluppare progetti analoghi fino ad arrivare ad una ?mobility card´ che consenta di usufruire di tutti i mezzi pubblici di trasporto in tutta la regione´.

Conti si è soffermato, nel suo intervento, sulle grandi infrastutture previste dal Piano per la cui realizzazione, ha detto, è necessario il coinvolgimento di tutti i soggetti pubblici e privati . ´Nessuno può farcela da solo ? ha concluso Conti ? l´Italia ha bisogno dell´Europa, il Governo delle Regioni, il pubblico del privato, e viceversa. Il Governo troverà in noi un interlocutore sempre disponibile a collaborare, e a fare intese, a patto che si rispettino sempre gli impegni presi in precedenza´.

25 miliardi di euro. A tanto ammonta il valore economico complessivo del Piano regionale della mobilità e della logistica. Ben 16 dei 25 miliardi corprirebbero il costo delle opere infrastrutturali previste, i restanti 9 sarebbero necessari per rinnovare e potenziare il trasporto pubblico e per intervenire sulla mobilità ciclabile. Ma come sarà possibile, di qui al 2015, rendere disponibile una cifra così ingente di risorse? L´assessore ai trasporti della Regione Riccardo Conti lo ho spiegato: ´La grande sfida della Toscana per una mobilità efficiente e sostenibile ? ha detto – potrà essere vinta solo con la piena partecipazione di tutti i soggetti interessati: le istituzioni, governo, Regione e enti locali in prima fila, le imprese, i cittadini. Fondamentale sarà soprattutto la capacità di saldare il contributo pubblico con l´investimento privato´. Conti ha poi spiegato come in realtà una bella fetta dei 25 miliardi si riferisce a interventi già definiti: ´Quasi la metà di queste risorse (oltre 12 miliardi) sono già previste negli strumenti finanziari della Regione e nell´accordo col governo sulle infrastrutture e a quasi 4 miliardi corrispondono, di qui al 2015, le risorse annualmente destinate al trasporto pubblico´. E il resto? ´Per il resto ? ha sottolineato l´assessore – occorrerà che nei prossimi anni  le un forte dinamismo da parte delle istituzioni nell´investire e una crescita di ruolo da parte delle imprese che dovranno assumere sempre di più un ruolo da protagoniste e che in molti casi potranno impegnarsi fianco a fianco con il settore pubblico. Non ho alcuna pregiudiziale anche su una possibile integrazione di risorse attraverso forme di pedaggiamento, che però dovranno avvenire, eventualmente, solo dopo che le arterie siano state potenziate e utilizzando soluzioni tecnologiche in grado di salvaguardare la popolazione residente e i pendolari´.

Ma accanto  a queste forme ?speciali´ di tariffazione, eventualmente ipotizzabili su superstrade come la Firenze-Pisa-Livorno, l´assessore ha parallelamente indicato anche altre misure a vantaggio del cittadino: è il caso della defiscalizzazione degli abboinamenti a bus e treni, alla possibilità cioè di detrarre nella dichiarazione dei redditi il costo sostenuto per gli spostamenti legati al lavoro e allo studio. ´Sarebbe un modo ? ha detto ? per incentivare ulteriormente l´uso dei mezzi pubblici´.

´La Toscana, come molte altre regioni ad alto reddito, accusa un deificit infrastrutturale, ma oggi abbiamo messo a punto un piano di investimenti straordinario, che non ha eguali nella storia della Regione´. Lo ha detto il presidente della Regione Toscana Claudio Martini, ´Penso, appunto, al Piano straordinario di investimenti e all´accordo firmato lo scorso 18 aprile con il Governo: un totale di 12 miliardi di euro per strade e ferrovie´.
´Risolvere i problemi legati alla mobilità ? ha continuato il presidente – è una priorità della Regione. La Toscana già da quattro anni ha ?preso il toro per le corna´ e sta lavorando per colmare questa carenza. Il Piano per la mobilità presentato oggi contiene proposte di cui lo stesso ministro Lunardi ha appena confermato il valore´.

Dopo aver ricordato le grandi opere in programma e la loro inclusione nell´intesa firmata con il Governo lo scorso 18 aprile, il presidente Martini ha voluto sottolineare l´apertura europea della Toscana, il suo ruolo propositivo e la disponibilità a collaborare a tutti i livelli per ottenere una velocizzazione nella realizzazione delle grandi infrastrutture. ´Questo Piano ? ha precisato Martini ? è un banco di prova per la nostra regione: dimostra la volontà di conciliare quantità e qualità degli interventi con i principi di sostenibilità ambientale e la volontà di prepararsi a rispondere alle esigenze future. Incoraggeremo qualsiasi intervento normativo, economico e organizzativo che possa servire a dare certezza delle risorse e velocizzare la realizzazione delle opere necessarie. Con il Governo abbiamo avuto ed avremo divergenze di opinione, ma certo non per ostacolare l´inizio dei lavori. Al contrario vogliamo dimostrare che le cose possono essere fatte bene e in tempi brevi. Avere messo d´accordo 60 comuni su un progetto come quello del Corridoio Tirrenico è un aiuto alla realizzazione dell´opera, non un ostacolo. Siamo orgogliosissimi di essere toscani, ma non per questo vogliamo essere separati né antagonisti nei confronti dello Stato´. Condizione indispensabile per riuscire a concretizzare gli impegni presi è, secondo Martini, la creazione di un rete di rapporti intensi e costruttivi tra tutti i livelli istituzionali.

Un occhio al 2015, quando il traffico potrebbe rischiare la paralisi, e l´altro al 2003 visto ´il deficit strutturale che già esiste oggi´. Un occhio alla Toscana, l´altro all´Italia e all´Europa ´perché per lavorare in modo efficace occorre comunque raccordarsi alla programmazione nazionale e sovranazionale´. E quindi sinergie, cabine di regia, un piano di lungo periodo e strette collaborazioni. Trenitalia, e Salt, le società che forniscono infrastrutture e servizi anche alla Toscana, si sono dette ampiamente d´accordo sull´impostazione e disponibili fin d´ora a raccogliere la sfida contenuta nel nuovo piano della mobilità e della logistica della Toscana.

´Deviando il traffico merci dai nodi e investendo sulle infrastrutture potremmo aumentare del 40 per cento la capacità di trasporto dei passeggeri a livello locale´ ha sottolineato l´amministratore delegato di Trenitalia, Roberto Renon. ´Sicurezza, puntualità e maggiore qualità, che possiamo garantire anche attraverso la carta dei servizi, ? ha aggiunto ? sono punti chiave del nostro impegno. Le istituzioni sono soggetti con cui dobbiamo collaborare, ma nel caso della Regione Toscana sono oramai anche nostri clienti´. Gli investimenti di Trenitalia sono in crescita: nel 2002 in tutta la penisola sono stati 5.400 milioni di euro, nel 2005 saranno 9.900.

Sulle sole autostrade gestite in Toscana dalla Sat ? poco meno del 70 per cento, 295 chilometri in tutto – circolano ogni giorno quasi 43 mila veicoli, con punte di 86 mila, che percorrono in media 81 chilometri. ´L´influenza di Firenze sul dato complessivo ? ha spiegato Antonio Bargone, in rappresentanza di Autostrade s.p.a.? è molto elevata: costituisce un forte polo di attrazione e un nodo critico. E´ lì dunque che dobbiamo da subito intervenire´. ´Un´efficiente rete di trasporti ? ha proseguito – è anche una condizione essenziale per garantire le potenzialità produttive della regione. Nello sviluppare le infrastrutture dobbiamo comunque avere come punti fermi la tutela dell´ambiente, la sicurezza, un servizio con costi sempre accessibili e che sia efficiente´. Sul tracciato del corridoio tirrenico alla Sat è stata chiesto di verificare la compatibilità tecnica ed ambientale dei  progetti presentati.

Congratulazioni al piano toscano e alla strategia complessiva a cui è agganciato anche da Francesco Baudone, presidente della Salt (Società autostrade ligure toscana). ´Nell´asse verticale che collegherà l´Europa del nord al Mediterraneo, confidando che l´Italia sappia mantenere al di sotto delle Alpi l´altro asse, quello che unirà Madrid a Kiev ? ha detto Baudone ? la Toscana rappresenta un punto di cerniera importante. L´autostrada certo da sola non porta sviluppo, ma è complementare allo sviluppo. Dobbiamo adoperarci perché funzionino attorno porti, interporti e viabilità ordinaria, gli uni interconnessi agli altri. Il privato è pronto a far la sua parte´. 

MT – clickmobility.it

 

 

 

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