Milano. Bus ecologici: la riforma del tpl ne incentiva l´utilizzo

Milano. Bus ecologici: la riforma del tpl ne incentiva l´utilizzo

Nelle cinque aree critiche lombarde – Milano, Bergamo, Brescia, Como e Sempione – sempre meno gasolioFinanziamenti pari a 242 milioni di euro: la Regione assegna i contributi agli Enti locali

Nelle cinque aree critiche lombarde – Milano, Bergamo, Brescia, Como e Sempione – sempre meno gasolio
Finanziamenti pari a 242 milioni di euro: la Regione assegna i contributi agli Enti locali che hanno presentato piani di rinnovamento dettagliati e messo a gara il tpl

L´ecologia in vetta ai pensieri della Regione Lombardia, che punta con decisione all´ampliamento del parco autobus ecologici.
Autobus più confortevoli per i passeggeri ma soprattutto ecologici: la grande riforma del trasporto pubblico locale diventa occasione per perseguire con la massima decisione l´obiettivo di ridurre le fonti di inquinamento atmosferico.
D´ora in avanti, nelle cinque aree critiche della Lombardia, (Milano, Bergamo, Brescia, Como e Sempione: 136 comuni, 4 milioni di abitanti) sempre meno gasolio: i nuovi autobus utilizzati per il trasporto urbano e acquistati con il contributo della Regione dovranno essere a metano.

E´ il dato più eclatante di un vasto piano di rinnovamento del trasporto pubblico locale lombardo, per il quale la Regione mette a disposizione degli enti locali 242 milioni di euro.
L´80% per cento di questo stanziamento è destinato all´ammodernamento del parco autobus. Il rimanente servirà per apportare migliorie a tram, filobus e metro (13%), per la bigliettazione elettronica e la diffusione di impianti di distribuzione del metano per autotrazione (5%) e per l´ammodernamento degli impianti a fune (2%). Con le risorse regionali, gli enti locali potranno finanziare l´acquisto di circa 2400 nuovi autobus, su un totale di 6100 circolanti, (altri 1500 bus negli ultimi tre anni sono già stati sostituiti con contributi regionali). Lo prevede il testo di un apposito Accordo con gli Enti locali (province e comuni capoluogo), approvato dalla Giunta su proposta dell´assessore alle Infrastrutture e Mobilità, Massimo Corsaro. In base a tale Accordo, la Regione assegnerà i contributi agli Enti locali che presentino precisi piani di rinnovamento e di acquisto e che effettuino le gare per l´affidamento dei servizi di trasporto pubblico locale.
I nuovi autobus dovranno essere alimentati a metano, gpl, idrogeno o gasolio ecologico (cioè a basso tenore di zolfo). Naturalmente potranno anche essere elettrici, cioè ad emissione nulla.

Nelle 5 aree critiche della Lombardia, come detto, sarà finanziato esclusivamente l´acquisto di autobus a metano per i servizi urbani (ma anche la conversione da gasolio a metano), in quanto questo combustibile garantisce attualmente il minor impatto ambientale.
La tendenza ad eliminare il gasolio è evidente nelle più avanzate esperienze europee ed americane. Los Angeles prevede l´eliminazione del gasolio entro 10 anni.

La Francia ha un programma che impone che il 20% dei nuovi autobus, su tutto il territorio nazionale, sia a metano. Stessa linea di condotta in Olanda, che perà alza la quota dei mezzi a metano al 50% del parco circolante.
In Inghilterra il metano è favorito anche nel trasporto privato: chi adotta questo carburante, non paga il ticket d´ingresso a Londra. In Spagna, infine, devono essere a metano i mezzi in dotazione alla nettezza urbana.

Fuori dalle cinque aree critiche e comunque per le tratte extraurbane sarà finanziato anche l´acquisto di nuovi mezzi a gasolio ecologico, come pure l´adozione sui mezzi circolanti di particolari sistemi di filtraggio funzionanti con gasolio ecologico.  Anche questa soluzione offre buone garanzie di abbattimento delle emissioni.

´Manteniamo gli impegni assunti con il Libro azzurro per la Mobilità e per l´Ambiente – commenta il presidente Roberto Formigoni – anticipando le scadenze previste dalle norme europee. Abbiamo sempre detto che il diritto alla mobilità e la salvaguardia dell´ambiente sono due linee strategiche fondamentali, per nulla in contraddizione tra di loro. Questo provvedimento è nella logica della mobilità sostenibile: rende il servizio più efficiente per i cittadini, puntando anche all´economicità, e nello stesso tempo consente di abbattere decisamente le emissioni inquinanti, in particolare le polveri sottili, che notoriamente sono il nostro nemico più insidioso´. ´La politica della Regione Lombardia in campo ambientale – aggiunge Formigoni – si muove su due percorsi convergenti: da una parte il progressivo alleggerimento della pressione del traffico inquinante (blocchi auto, abolizione dell´olio combustibile, ecc.), dall´altra un articolato piano di incentivi per rinnovare mezzi e impianti (auto, bus, caldaie, ecc.). Senza dimenticare la spinta alla ricerca e all´innovazione, per esempio, in questo provvedimento, la particolare attenzione a sperimentare autobus a idrogeno´. ´E´ questa un´azione nuova e importantissima, di carattere strutturale, – conclude Formigoni – che coinvolge anche le aziende di trasporto chiamate ad adeguamenti organizzativi, e che contribuirà efficacemente a rendere più respirabile l´aria nella nostra regione´.

´Questo intervento – spiega l´assessore Massimo Corsaro – renderà le gare per l´affidamento di trasporto pubblico locale anche più appetibili per le imprese: potendo contare sui nostri contributi per l´acquisto di nuovi veicoli – per gli autobus a metano stiamo pensando anche di aumentare il contributo regionale dal 50 al 70% -, esse saranno in grado di presentare le loro offerte assicurando un´elevata qualità di servizio per gli utenti lombardi. D´altro canto l´impegno della Regione verso gli enti locali è condizionato all´effettivo avvio delle procedure concorsuali per l´affidamento dei servizi; e l´erogazione dei fondi avverrà solo dopo l´aggiudicazione dei servizi stessi. Sono, queste, condizioni che abbiamo voluto, a riprova della determinazione e della serietà con cui perseguiamo il nostro programma di radicale miglioramento del trasporto pubblico, in questo caso quello su gomma, che interessa attualmente 128 aziende e 16mila addetti, che sviluppa un volume di traffico di 600milioni di passeggeri all´anno e 278 milioni di chilometri percorsi´.

I piani presentati da Province e Comuni dovranno anche prevedere:

  • la sostituzione dei mezzi di età superiore a 15 anni
  • un parco circolante con un´età media non superiore a 8,5 anni per quelli urbani, e 9,5 per quelli extraurbani
  • almeno il 50% degli autobus urbani e il 40% di quelli extraurbani dovrà essere privo di barriere archiettoniche e quindi adatto al trasporto di disabili (piani ribassati e dispositivi per il carico di sedie a rotelle)
  • i nuovi mezzi dovranno essere dotati di impianti di condizionamento o climatizzazione ed avere una rumorosità ridotta (massimo 79 decibel per i bus più potenti).

Manuela Michelini – clickmobility.it

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