Presentati i risultati dell´indagine conoscitiva che la Provincia di Genova ha promosso nell´ambito del progetto Agenda 21 sulla qualità della vita I genovesi preferiscono la macchina e ´rimandano´ il trasporto
Presentati i risultati dell´indagine conoscitiva che la Provincia di Genova ha promosso nell´ambito del progetto Agenda 21 sulla qualità della vita
I genovesi preferiscono la macchina e ´rimandano´ il trasporto collettivo. E´ quanto emerge dai dati dell´indagine conoscitiva che la Provincia di Genova ha promosso nell´ambito del progetto Agenda 21, un´iniziativa con la quale si mira a sensibilizzare l´opinione pubblica verso la necessità di equilibrare sviluppo e rispetto per l´ambiente e che ha visto l´adesione di 64 comuni di tutto il territorio.
Dalle oltre mille interviste effettuate su un campione di persone eterogeneo emerge che i genovesi sono poco soddisfatti sia delle opportunità di lavoro che offre il contesto in cui vivono sia delle possibilità di partecipare alle scelte politiche, ma anche come ancora oggi il 33.6% di loro preferisce spostarsi abitualmente in auto, il 23.8 in autobus, il 12.6 a piedi, il 9.7 in moto e poco meno del 5% con il treno. La grande maggioranza, il 58%, per spostamenti non superiori ai 10 chilometri.
´Sono numeri significativi – commenta l´assessore all´Ambiente, Renata Briano – che mostrano come ancora debba farsi molto per creare una cultura tesa a privilegiare strumenti come il car sharing´.
E´ molto interessante, poi, proprio il dato inerente il trasporto collettivo, il cui malfunzionamento è imputato dai più a concause esterne quali ad esempio i molti cantieri sparsi un po´ per tutta la città. Nel tragitto casa-scuola (riferito a ragazzini sotto i 14 anni) prevale di gran lungo la percentuale di coloro che lo coprono a piedi (41%), seguita a ruota da chi si muove in autobus (29%) e chi invece va a scuola o l´asilo abitualmente in macchina (26.4%). Tra questi ultimi la scelta per il mezzo privato è giustificata dalla mancanza di collegamenti adeguati e non come avviene nel resto d´Europa da esigenze di sicurezza.
Note dolenti, invece, a proposito del lavoro. I genovesi intervistati, infatti, ritengono che la città offra poche opportunità per trovare un´occupazione all´altezza con le proprie aspirazioni. Le interviste hanno poi anche spaziato a sondare la conoscenza o meno dei genovesi dei prodotti sostenibili. Qui i risultati sono molto significativi. Il 60% degli intervistati, infatti, ha detto di farne uso, mentre tra i ´non acquirenti´ l´8.3% ne ha denunciato i prezzi troppo elevati ed il 7.9% ha confessato di non averne fiducia. In assoluto, però, i più diffusi sono emersi essere quelli biologi, che solo il 6.2% del campione ha dichiarato di non avere mai acquistato. Abbastanza sorprendente la performance dei prodotti con marchio Ecolabel, acquistati frequentemente da un non disprezzabile 10%. A livello di singolo prodotto i più ´in voga´ sono la frutta e la verdura biologica, comprate dal 22.4% dei genovesi, la carta igienica e quella da cucina e poi anche lampadine, saponi, detergenti, caffè, tè, latte. Snobbati, invece, vernici e derivati del legno.
Sempre nell´ambito del progetto Agenda 21, la Provincia lancia gli acquisti ´verdi´, vale a dire di tutti quei prodotti eco-compatibili, derivanti dal riciclaggio, ma non solo. ´E´ una sfida – spiega l´assessore al Bilancio, Angelo Bobbio -. Quella di rivedere tutte le procedure di appalto per l´acquisto di beni e servizi che abbiano determinate caratteristiche ambientali. E così la carta riciclata piuttosto che il legno non derivante dalle foreste vergini o ancora preferire asfalto fatto con il recupero dei materiali inerti´.
Manuela Michelini – clickmobility.it