L´Ente continua ad investire in qualità La novità più rilevante? Un parco automezzi tutto nuovo. La conferma rappresenta uno dei dati più rilevanti messi in luce dal rapporto annuale sulla qualità
L´Ente continua ad investire in qualità
La novità più rilevante? Un parco automezzi tutto nuovo. La conferma rappresenta uno dei dati più rilevanti messi in luce dal rapporto annuale sulla qualità del sistema dei trasporti pubblici nella provincia di Padova.
´E´ un dato molto importante ? ha sottolineato il presidente della Provincia, Vittorio Casarin ? perché rinnovare i mezzi significa lavorare per la sicurezza degli utenti e, oggi, il 90 per cento dei nostri pullman è nuovo´.
Un dato su tutti: su 235 mezzi a disposizione della Sita, la maggiore azienda di trasporto pubblico provinciale, ben 217 sono stati acquistati di recente e, nel complesso, l´intero parco mezzi ha un´età media inferiore ai 6 anni, quando la media nazionale è pari a più del doppio.
I cittadini, e sono più di 35.000 quelli che ogni giorno utilizzano i mezzi pubblici provinciali, dimostrano di apprezzare la politica di gestione del servizio e promuovono pienamente la puntualità, il confort e la sicurezza delle tre aziende, o sia Sita, APS e Bonaventura, che gestiscono il trasporto.
´Questi controlli ? ha detto l´assessore provinciale ai Trasporti Mario Verza ? servono per verificare il rispetto dei parametri di qualità fissati nell´accordo sottoscritto dalla Provincia nel 2001, ma il vero obbiettivo è farli diventare uno stimolo positivo per migliorare il nostro servizio´. In effetti, rispetto agli anni passati, ci sono stati notevoli passi in avanti in ogni ambito che era stato indicato come critico, ´e va considerato ? ha aggiunto Verza ? che per ammissione della stessa consulting che ha realizzato gli studi di qualità, la Provincia di Padova applica standard di controllo molto severi´.
Dalle verifiche emerge, poi, un fatto importante. Molto spesso, infatti, viene indicata come nota dolente del servizio pubblico, la puntualità dei mezzi nel compiere il proprio percorso. Ebbene, nel 29% dei casi, a causare ritardo è il traffico, nel 7,5% le deviazioni e nel 4% i lavori stradali. Ad avvalorare questa tesi c´è anche il fatto che si registrano i maggiori ritardi sulle tratte più lunghe, tra città e città o nel collegamento con i grandi centri urbani della provincia: molto spesso, quindi, il problema risiede non tanto in pecche del servizio pubblico quanto, piuttosto, nei problemi della viabilità cittadina.
´Certo – confermano in Provincia - rimane comunque lavoro da fare: nota dolente, infatti è stata indicata la comunicazione, l´incapacità delle aziende di fornire risposte rapide ai propri utenti, ma anche l´onerosa inciviltà di chi sporca ed imbratta i sedili e, tuttavia, si respira un diffuso sentimento di soddisfazione, per un servizio all´altezza e per l´atteso acquisto di 36 nuovi autobus a settembre. Si continua quindi ad investire in qualità´.
Manuela Michelini – clickmobility.it