Milano. Tariffazione integrata nell´area milanese: l´assessore Corsaro spiega l´avvio del progetto

Milano. Tariffazione integrata nell´area milanese: l´assessore Corsaro spiega l´avvio del progetto

Illustrata indagine origine-destinazione al convegno ´Lombardia in Movimento´Ogni giorno si spostano 7,5 mln di persone Obiettivo primario il biglietto unico. Al convegno ´Lombardia in Movimento´ l´assessore  regionale alle Infrastrutture e

Illustrata indagine origine-destinazione al convegno ´Lombardia in Movimento´
Ogni giorno si spostano 7,5 mln di persone

Obiettivo primario il biglietto unico. Al convegno ´Lombardia in Movimento´ l´assessore  regionale alle Infrastrutture e Mobilità, Massimo Corsaro,  spiega la tariffazione milanese del futuro progettata per realizzare un biglietto unico valido per tutti i mezzi di trasporto prima a Milano e provincia poi con estensione all´intera regione.

´Sulla base delle prime analisi,  – ha spiegato  l´assessore Massimo  Corsaro – sarà accelerato il progetto di tariffazione integrata per l´area milanese, già avviato con il Comune e la Provincia di Milano e le aziende di trasporto interessate, progetto che si appoggerà per le analisi quantitative proprio sui dati dei passeggeri estratti dall´indagine. L´obiettivo è quello definire un unico biglietto o abbonamento, differenziato per zona, valido in tutti i mezzi pubblici (treno, autobus extraurbano, metropolitana, mezzi di superficie) che gravitano sulla provincia di Milano per poi estenderlo a tutta la Regione. Un sistema, quindi, che incentivi l´utilizzo del trasporto pubblico per l´accesso a Milano, favorendo l´interscambio tra trasporto privato e pubblico prima dell´ingresso in città´.

´In questo senso – ha detto ancora Massimo Corsaro – nella realizzazione dei nuovi interventi autostradali (Pedemontana, Brebemi, Tangenziale Est-Esterna di Milano), la cui urgenza è ribadita dal quadro di congestione stradale che emerge dall´indagine, si terrà conto della necessità di parcheggi di interscambio e, più in generale, di nodi di scambio con i sistemi a guida vincolata di accesso alle aree urbane´. Per il trasporto ferroviario regionale l´offerta sarà resa più appetibile sulle relazioni che attualmente non sono sufficientemente coperte, con il passaggio all´orario ´cadenzato a rete´, cioè un sistema in cui siano ottimizzati e ridotti i tempi di interscambio tra reti diverse. Sarà anche studiata un´opportuna estensione dell´offerta alle fasce di morbida per allargare l´utilizzo del treno a fasce di utenza non strettamente pendolare´. Infine, data la forte concentrazione degli spostamenti nell´ora di punta (22% tra le 7 e le 9) e in particolare della mobilità scolastica (50% tra le 7 e le 8), la Regione proporrà ai Provveditorati agli studi di spostare e differenziare gli orari di inizio delle lezioni con l´obiettivo di diminuire i picchi dell´ora di punta, contribuendo alla riduzione di congestione e inquinamento.

Il convegno è stato l´occasione propizia per illustrare l´indagine origine-destinazione che non sembra avere eguali in Italia e all´estero per dimensioni, completezza e dettaglio delle informazioni richieste. A darne conferma è lo  stesso assessore  Corsaro, durante una pausa dei lavori.
´Con questo lavoro – ha sottolineato Corsaro – siamo in grado di conoscere per tutte le aree territoriali regionali quanti sono gli spostamenti, le fasce orarie in cui si generano, i motivi che li determinano e le modalità di trasporto utilizzate per compierli. Con tutte queste informazioni è stata realizzata una banca dati sulla domanda di mobilità utile alla Regione Lombardia e agli operatori dei trasporti per valutare le priorità di intervento e quantificarne gli effetti´.

Nel corso del 2002 sono stati intervistati 750 mila cittadini lombardi e 50 mila non residenti che ogni giorno arrivano in Lombardia. I risultati d´insieme forniscono il quadro generale e la dimensione, fino a oggi sconosciuta, della mobilità regionale: 5,7 milioni di lombardi si spostano ogni giorno per complessivi 15 milioni di spostamenti, 2,65 spostamenti e 1 ora e 12 minuti in media per ciascuna persona che si sposta. Le prime analisi su scala regionale evidenziano comunque aspetti importanti.
L´auto rimane il mezzo di trasporto più utilizzato per la mobilità extraurbana (82%), con una congestione stradale nell´ora di punta più evidente in alcune province (Milano, Varese, Lecco, Como). In questo senso il dato che più sorprende è che solo l´1,5% degli automobilisti interscambia con  il trasporto collettivo. Il treno invece è competitivo rispetto all´auto nella mobilità tra capoluogo e capoluogo: cattura infatti il 33% degli spostamenti, ma ha un ´mercato´ limitato ai pendolari (studenti, impiegati), cioè il 75% dei viaggiatori, e alle motivazioni ´sistematiche´ lavoro e studio (80%). Il sistema ferroviario, poi, è troppo ´milanocentrico´: il 60% delle relazioni ferroviarie gravitano su Milano.
Quali azioni da subito? In primo luogo mettere a disposizione di tutti i dati dell´indagine.

´Questa ricerca – ha detto il Presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni in chiusura dei lavori della prima giornata del convegno – è un atto significativo di governo. E´ un segnale di attenzione alla mobilità, un´esigenza particolarmente sentita dai lombardi. In Regione Lombardia – ha continuato il Presidente – abbiamo come obiettivo la centralità della persona e la sussidiarietà. Questa indagine, che fa parte dello sviluppo sostenibile della Regione Lombardia esplicitato nel ´Libro Azzurro dell´Ambiente´, 62 progetti che stiamo realizzando, ha lo scopo di orientare i trasporti verso una mobilità più sicura, efficiente e rapida´. Dal prossimo 14 aprile le Amministrazioni locali, i gestori dei servizi di trasporto, gli studi di progettazione e le università potranno richiedere direttamente dal sito web della Direzione Generale Infrastrutture e Mobilità (www.trasporti.regione.lombardia.it) i dati principali.

Manuela Michelini – clickmobility.it

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