Firenze. Crisi strutturale del Tpl: le imprese toscane allarmate

Firenze. Crisi strutturale del Tpl: le imprese toscane allarmate

´Il sistema è al collasso´ sottolineano Massimo Roncucci (Cispel Asstra Toscana) e Fabio Maddii (Anav Toscana) Tpl in crisi. A denunciarlo sono anche le imprese toscane del trasporto pubblico locale

´Il sistema è al collasso´ sottolineano Massimo Roncucci (Cispel Asstra Toscana) e Fabio Maddii (Anav Toscana)

Tpl in crisi. A denunciarlo sono anche le imprese toscane del trasporto pubblico locale che spiegano nel dettaglio come la crisi del settore sia all´origine dello stato di  agitazione che  coinvolge in tutta Italia il settore.
Massimo Roncucci, coordinatore Cispel ASSTRA Toscana, Fabio Maddii, presidente di ANAV Toscana, e altri presidenti delle imprese toscane di trasporto tra cui Aldo Frangioni (ATAF Firenze) Ivo Lucchesi (COPIT di Pistoia), Alberto Banci (CAP di Prato e CPT di Pisa), hanno lanciato un grido d´allarme per la mancanza di risorse per il rinnovo economico del secondo biennio del contratto nazionale di lavoro, che si sta prolungando da oltre due anni.

I presidenti delle aziende toscane non sanno come trovare le risorse aggiuntive: aumentare le tariffe di molto o tagliare i servizi sono due strade che devono essere assolutamente evitate e il ´Governo e la Regione Toscana devono rispondere a questa esigenza del settore´. L´appello porta la firma di Massimo Roncucci e Fabio Maddii, a nome rispettivamente delle aziende pubbliche e private di trasporto.
´La trattativa deve essere nazionale, non dobbiamo cedere ad accordi regionali, che non risolvono la situazione.´ – Roncucci ha spiegato che in molte province sono già usciti i bandi per le gare, ma in esse non sono previsti i costi del nuovo contratto, che in tutta la Regione Toscana porterebbe ad una spesa aggiuntiva di 10 milioni di euro annui´, che raddoppiano se consideriamo il debito pregresso del 2002 e 2003.

´Il trasporto pubblico locale toscano, infatti rischia molto a causa dell´inadeguatezza dei finanziamenti, commisurati agli obblighi di servizio e che rappresentano ben il 50% delle entrate delle imprese di trasporto pubblico locale, nazionali e toscane. Queste risorse sono aumentate dal ?96 ad oggi solo del 6 %, nonostante il costo della vita sia salito del 17 % ed oggi il rinnovo economico del contratto rappresenta un ulteriore onere di cui le aziende non possono farsi carico.
Questi i motivi che stanno ritardando la contrattazione a livello nazionale e che hanno portato le organizzazioni sindacali a dichiarare un altro sciopero del settore per il 15 dicembre prossimo´.

´Il DPEF conteneva una proposta che era stato promossa dalle aziende di trasporto, quella cioè di inserire un aumento dell´accisa sulla benzina di 3 centesimi di euro al litro, per strutturare un fondo destinato agli investimenti e alle necessità d´esercizio del settore, che avrebbe portato in Toscana 49 milioni di euro. Questa proposta è stata stralciata sia nel maxi-decreto 269, ormai convertito in legge, che nella Legge Finanziaria 2004 in approvazione. Le associazioni di trasporto toscano, insieme all´assessore regionale ai trasporti, ai sindaci, ai presidenti di provincia,  hanno firmato il 3 novembre scorso, un documento per invitare i parlamentari toscani a farsi portavoce di questa richiesta del sistema, ma per ora il Governo non l´ha recepita, nonostante sia forse l´unica strada percorribile per garantire un servizio pubblico fondamentale, come quello del trasporto´.

Documento sottoscritto dalle associazioni di categoria del Tpl

Man. Mich. – clickmobility.it

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