Verso l´accordo di programma tra Regione, enti locali e associazioni di categoriaPrevisti un sistema di blocchi graduali al traffico ed incentivi per l´acquisto di nuovi veicoli Punta ad un´inversione di
Verso l´accordo di programma tra Regione, enti locali e associazioni di categoria
Previsti un sistema di blocchi graduali al traffico ed incentivi per l´acquisto di nuovi veicoli
Punta ad un´inversione di tendenza netta il nuovo piano anti-smog presentato dall´assessore all´ambiente Tommaso Franci. Dalla strategia basata sull´emergenza si passa con convinzione alla strategia preventiva, cercando di eliminare progressivamente quei segmenti del parco veicolare che risultano essere i più inquinanti.
La Regione compie un altro passo avanti nella strategia complessiva per il miglioramento della qualità dell´aria nelle aree urbane andando dritta verso la firma di un accordo di programma con enti locali e associazioni di categoria. Un documento che descrive nel dettaglio le misure per il contenimento dei livelli di concentrazione di PM10 oltre a tutta une serie di azioni, misure, interventi a breve e medio termine, e risorse per ridurre le emissioni di inquinanti nell´atmosfera.
I punti fondamentali dell´accordo prevedono da un lato l´adozione di provvedimenti di limitazione alla circolazione graduali e progressivi (fino al divieto di circolazione totale), per i mezzi maggiormente inquinanti, e dall´altro la programmazione di incentivi per il rinnovo di questo segmento del parco veicolare e motoveicolare.
SCHEDA Blocchi del traffico, eco-incentivi, piste ciclabili, rischi per la salute
I Comuni destinatari degli interventi previsti dall´accordo sono quelli nei quali, in base alle rilevazioni delle concentrazioni medie annuali di polveri fini effettuate tra il 2000 e il 2002 (e confermate dai dati raccolti fino al 31 agosto 2003), c´è stato il superamento dei valori limite previsti dalle direttive comunitarie per il 2005.
Si tratta degli otto Comuni della cosiddetta area omogenea fiorentina (Bagno a Ripoli, Campi Bisenzio, Calenzano, Lastra a Signa, Sesto Fiorentino, Scandicci e Signa, oltre a Firenze) e dei Comuni di Livorno, Cascina, Piombino, Lucca, Prato, Montelupo Fiorentino, Pisa, Grosseto e Santa Croce sull´Arno.
Sulla base dell´accordo in esame, a partire dal prossimo ottobre, è prevista la limitazione progressiva alla circolazione dei veicoli non catalitici e dei diesel immatricolati prima del 1993, compresi i veicoli leggeri a benzina o diesel adibiti al trasporto merci (con capacità di carico inferiore o uguale a 35 quintali e immatricolati prima del 1994), e dei motocicli e ciclomotori a due tempi non omologati ai sensi della direttiva 97/24/CE. I provvedimenti si articoleranno in fasi successive di limitazione della circolazione fino al divieto totale a partire dall´autunno 2006.
Si prevede infatti che nell´area omogenea fiorentina, attraverso la sostituzione anticipata del parco veicoli immatricolati prima del ´93 con veicoli nuovi, è possibile ridurre entro il 2005 invece che nel 2010 dell´87 per cento le emissioni di Pm10 rispetto allo stesso gruppo di veicoli attualmente in uso e del 56 per cento rispetto al parco-veicoli complessivo.
I Comuni si impegnano anche a rinnovare il parco autobus delle aziende di trasporto pubblico locale ed extraurbano (usufruendo dei finanziamenti regionali previsti a tale scopo) e a prendere accordi con associazioni e cooperative di taxisti per incentivare la progressiva sostituzione dei veicoli con altri a più basso inquinamento. Verrà inoltre dato maggiore impulso alla mobilità ciclistica attraverso l´ampliamento della rete ciclabile.
Gli incentivi per la sostituzione dei veicoli inquinanti con mezzi a basso inquinamento (metano o GPL) saranno stabiliti dall´Accordo di programma e andranno ad aggiungersi agli incentivi statali già previsti. Si propone che le amministrazioni comunali partecipino nella stessa misura della Regione che nel nuovo Piano Regionale di Azione Ambientale prevede lo stanziamento di 3.5 milioni di euro l´anno per tre anni.
´Questo è il passaggio da una logica di provvedimenti di allarme a misure strutturali che coinvolgono i segmenti di veicoli responsabili in misura maggiore dell´inquinamento nelle aree urbane ? afferma l´assessore Franci. Un tassello importante che va però inserito in una più ampia strategia che preveda un intervento sulla mobilità da una parte e, dall´altra, una incentivazione alla conversione a metano degli impianti termici e alla sostituzione di quelli scarsamente efficienti. Il tutto nell´ottica della promozione della eco-efficienza in tutti i settori´.
´Vorrei precisare ? ha aggiunto Franci – che gli incentivi che verranno messi a disposizione e indicati nella proposta di accordo saranno rivolti soltanto a coloro che decideranno di passare da veicoli che utilizzano combustibili tradizionali a mezzi a metano e gpl. E´ inutile girarci intorno: il traffico veicolare è la fonte più rilevante di inquinamento atmosferico nelle aree urbane ed è in primo luogo su questo che dobbiamo attivarci. Senza comunque tralasciare il contributo derivante da altre fonti, come il riscaldamento civile, per le quali sono previste misure e azioni. Nei posti dove incide anche la componente industriale, come nella città di Piombino, si stanno definendo linee di intervento per gli impianti industriali interessati´.
Manuela Michelini – clickmobility.it