Roma: crescita continua per Trenitalia nel Lazio

Roma: crescita continua per Trenitalia nel Lazio

I passeggeri sono raddoppiati in dieci anni e si pensa ad un nuova società pubblica per gestire le piccole stazioni La crescita dei passeggeri, avviata nel 1994 con la nascita

I passeggeri sono raddoppiati in dieci anni e si pensa ad un nuova società pubblica per gestire le piccole stazioni

La crescita dei passeggeri, avviata nel 1994 con la nascita delle FM (oggi ridenominate FR, Ferrovie Regionali), continua senza sosta. I passeggeri sono sostanzialmente raddoppiati dal 1994 al 2002 (+97%), con una cresciuta del 10% anche nel 2002. Nel corso di quest´anno si prevede un ulteriore aumento del 5%, arrivando a 300.000 passeggeri annui trasportati nella regione  (erano 145.000 nel 1993).

I dati sono stati presentati nel corso di una conferenza stampa congiunta degli assessori ai trasporti di Roma e del Lazio, alla quale ha partecipato anche il direttore regionale di Trenitalia Enrico Sciarra.

Un elemento importante è che la crescita degli ultimi due anni è avvenuta senza un aumento del corrispettivo pagato dalla Regione, grazie al recupero di efficienza di Trenitalia che ha potenziato l´offerta, a parità di corrispettivo. Ma questo potenziamento non spiega tutto l´aumento. Ad una crescita dell´offerta corrisponde infatti un aumento più che proporzionale dei passeggeri trasportati che vedono il servizio trasformarsi da ferroviario a metropolitano, con frequenze elevate (anche ogni sette minuti, come sarà sulla FR3 dal prossimo dicembre) e, soprattutto, garantite durante tutta la giornata, senza il rischio di ´perdere il treno´ e senza dover necessariamente attenersi ad un orario, proprio come avviene con le metropolitane. In questo senso l´esperienza del Lazio appare particolarmente significativa, perchè dimostra come la domanda potenziale di servizi ferroviari suburbani per le grandi aree urbane sia enorme.

Emblematico è il casodella FR3. La ferrovia S.Pietro-La Storta era un trenino non elettrificato a singolo binario con frequenze orarie, sostanzialmente snobbato da romani, malgrado il percorso urbano, e poco usato dai residenti lungo la direttrice per Viterbo. Nel 1999 è stato realizzato il raddoppio e l´elettrificazione dei 15 km di linea, in parte trasferita sottoterra, sono state rifatte 7 stazione e costruite ex-novo altre tre. L´aumento dei passeggeri è stato del 300% ed è previsto un ulteriore +20% nel 2003. Il tutto per una spesa di 180 milioni di euro e un anno e mezzo di lavori. Con la stessa cifra non si costruiscono neanche due chilometri di metropolitana tradizionale e occorrono cinque anni di cantieri.

La conferenza stampa ha anche consolidato il nuovo corso nei rapporti tra Comune di Roma e Regione Lazio, che coinvolge anche la Provincia, dopo anni di incomprensioni e litigi che hanno danneggiato solo gli utenti dei servizi. Uno degli effetti di questo nuovo dialogo è la proposta di costituire una società mista tra i tre enti per la gestione delle stazioni ferroviarie minori, oggi affidate ad RFI, che rappresentano il vero punto di debolezza del sistema di trasporto su ferro della regione, come testimoniato dalle continue lamentele dei comitati dei pendolari. Secondo Di Carlo (assessore alla mobilità del Comune) le stazioni rappresentano l´elemento essenziale nella percezione del servizio: ´se la stazione e sporca e inefficiente e insicura, il servizio è inefficiente e insicuro´.

Giulio Gargano (assessore ai trasporti della Regione) ha anche presentato alcuni dati relativi agli investimenti sulle ferrovie regionali. Sul materiale rotabile è in corso un piano di rinnovo di 200 milioni di euro, di cui il 25% a carico della Regione, che prevede la consegna di 36 nuove locomotive (più adatte al servizio metropolitano) e 18 nuovi convogli TAF (che si aggiungono ai 35 già in circolazione), nonchè la ristrutturazione completa di 115 vagoni (arredi, aria condizionata, ecc.). Sulle infrastrutture è invece stata annunciata la prossima firma di un protocollo d´intesa tra i tre enti (Regione, Provincia e Comune), per  il raddoppio della Cesano-Bracciano (proseguimento della FR3 Roma-Cesano), della Lughezza-Guidonia (prolungamento della FR2, in corso di trasformazione nell´ambito dei lavori per l´alta velocità Roma-Napoli) e della Campoleone-Nettuno (FR8).
Anche la Linea concessa per Ostia (Roma Lido) sarà potenziata con 11 nuovi treni che la trasformeranno definitivamente in vera e propria metropolitana.

Infine le tariffe. Dopo i recenti aumenti delle tariffe regionali e del Comune di Roma, ferme dal 1994, è stato sottolineato che l´aumento medio è largamente inferiore all´inflazione programmata nel periodo (+56%) e all´aumento dei costi di gestione delle automobili, ´il diretto concorrente del trasporto pubblico´, come ha affermato Di Carlo. Peraltro le tariffe ferroviarie nelle altre regioni sono mediamente analoghe a quelle del Lazio dove, però, consentono di usare liberamente anche i servizi extraurbani su gomma e i servizi urbani di Roma, ad un prezzo complessivamente sensibilmente inferiore.

Simone Gragnani – clickmobility.it

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