Diminuisce la media di viaggi per abitante. Solo la metropolitana tiene testa adeguatamente all´auto Trasporto pubblico al capolinea. L´auto privata sbaraglia i mezzi pubblici e solo la metropolitana si conferma
Diminuisce la media di viaggi per abitante. Solo la metropolitana tiene testa adeguatamente all´auto
Trasporto pubblico al capolinea. L´auto privata sbaraglia i mezzi pubblici e solo la metropolitana si conferma mezzo competitivo. I dati emergono netti da uno studio effettuato da Legambiente e proposto nell´ambito di Ecopolis lunedì 24 novembre.
I dati raccolti mettono in evidenza come in tutti i grandi centri, tranne Bari, diminuisce la media di viaggi per abitante all´anno, mentre in quasi tutti i piccoli e medi centri urbani i mezzi pubblici sono quasi paragonabili a dei soprammobili. Non crescono velocità media e chilometri di corsie preferenziali, né la percentuale di mezzi alimentati con fonti energetiche alternative e a basso impatto inquinante, resta invece alta la spesa media a chilometro per carburanti tradizionali.
Solo la Metropolitana riesce a tenere adeguatamente testa all´automobile privata, ma è ancora poco diffusa nei grandi centri urbani: solo Roma, Milano e Napoli dispongono di una rete Metro degna di nota, mentre Catania e Genova hanno solo un breve tratto di linea.
Si dimostrano ancora insufficienti le politiche di programmazione volte ad incentivare l´uso del mezzo pubblico e a limitare il traffico privato, primo grande ostacolo ad una reale competitività del Trasporto Pubblico nelle città, come ad esempio l´aumento delle Zone a Traffico Limitato e delle isole pedonali.
Il Tpl versa in gravi difficoltà e i dati raccolti lo evidenziano. Paragonandolo all´auto privata è chiaro che, nel complesso, i cittadini sono spesso messi in condizione di preferire quest´ultima in città e questo perché generalmente i pregi dell´uso del Trasporto Pubblico non superano i difetti dell´uso dell´auto privata.
´Per cambiare tendenza – sottolineano a Legambiente – bisognerebbe programmare di più e meglio le politiche di disincentivo all´uso dell´auto in favore del mezzo pubblico, rendendo quest´ultimo più veloce e capillare, incentivando, ad esempio, in modo considerevole i provvedimenti restrittivi al traffico privato nei centri urbani aumentando il numero e l´estensione delle corsie preferenziali e, nel contempo, le ZTL e le isole pedonali. Non è certo un caso, infatti, che la Metropolitana, che è uno di quegli esempi di mezzo pubblico i cui pregi superano i difetti dell´uso dell´auto privata, in quanto garantisce più velocità e comodità negli spostamenti urbani rispetto alla macchina, segni un costante aumento di utenza, anche se, purtroppo, sono solo Roma, Milano e Napoli che, ad oggi, possono vantare una buona copertura di rete di Metropolitane´.
Da un confronto degli ultimi due anni, sempre dai dati raccolti da Legambiente nel 2003, si nota come il numero di passeggeri trasportati annualmente aumenta in modo significativo in soli 5 comuni (Aosta, Cosenza, Latina, Perugia, Reggio Calabria) mentre rimane sostanzialmente stabile in 65.
In alcuni centri, soprattutto i più piccoli, il trasporto pubblico continua ad essere formalmente o virtualmente assente e in ben 45 comuni (47 lo scorso anno) la media dei viaggi per abitante effettuati con trasporto pubblico è comunque inferiore ad uno alla settimana.
Tra le 13 grandi città con oltre 200.000 abitanti, laddove il trasporto pubblico urbano rappresenta, generalmente, una praticabile alternativa a gran parte del traffico privato, Roma e Milano si posizionano nettamente al di sopra di tutte le altre, con prestazioni superiori ad un viaggio/abitante al giorno. Bari è l´unica ad avere incrementato in maniera decisa il numero totale di passeggeri rispetto al 2001(+12%), mentre i due cali più consistenti si registrano a Catania (-8%) e Venezia (-6%).
Manuela Michelini – clickmobility.it