Genova. Il Consiglio regionale approva Piano di investimenti nel settore dei trasporti pubblici locali

Genova. Il Consiglio regionale approva Piano di investimenti nel settore dei trasporti pubblici locali

Finanziamenti per 51 milioni di euro Approvato con 19 voti a favore e 10 contrari  il ´Piano di intervento per gli investimenti nel settore dei trasporti pubblici locali per gli

Finanziamenti per 51 milioni di euro

Approvato con 19 voti a favore e 10 contrari  il ´Piano di intervento per gli investimenti nel settore dei trasporti pubblici locali per gli anni 2003 e 2004´.
Il provvedimento prevede finanziamenti per 51 milioni di euro.

Il dibattito ha fornito l´occasione per discutere della situazione del trasporto in Liguria e dello sciopero dei dipendenti dell´Amt. Nella discussione sono intervenuti: Ubaldo Benvenuti (Ds) Vincenzo Nesci (Rifondazione); Rinaldo Magnani (Per la Liguria), Nicolò Alonzo (Ds), Giancarlo Mori (La Margherita – Liguria Democratica), Giandomenico Barci (CDU-PPE), Fabrizio Moro (FI), Angelo Barbero (Forza Italia).

L´assessore a Infrastrutture Trasporti e Protezione Civile Vittorio Adolfo ha spiegato nel dettaglio che il riparto vuole dare una risposta concreta alle esigenze di rinnovo del parco automezzi e riguarda il parco rotabile per 5 milioni di euro destinati al cofinanziamento dei treni regionali, mentre 46 milioni di euro serviranno per l´acquisto di 300 nuovi autobus.

L´impegno di finanziare la metropolitana resta e verrà concretizzato nel prossimo riparto quando il metro genovese arriverà a De Ferrari e da lì inizierà la sua discesa verso Brignole.

´Nel campo dei trasporti i campanelli d´allarme sono diventati campane – spiega Rinaldo Magnani – occorre una vera politica in questo campo che è  stato troppo a lungo trascurato mentre la Liguria dovrebbe svolgere un ruolo di punta´.

Ubaldo Benvenuti (Ds) ha criticato il fatto che il piano assegni un tanto di fondi fra le aziende in percentuale del numero di mezzi di cui dispongono senza distinguere fra pensati e leggeri e fra quelli ecologicamente compatibili, come i filobus, e gli altri. Benvenuti e, dopo di lui Giandomenico Barci (CDU-PPE) e Fabrizio Moro (FI) hanno preso le distanze dallo sciopero ´selvaggio´ denunciando il rischio di delegittimazione del sindacato confederale.
Vincenzo Nesci (Rifondazione) ha ribadito che va difeso il diritto alla mobilità dei cittadini, mentre il capogruppo di Forza Italia Angelo Barbero ha affermato che la situazione finanziaria dell´Amt dimostra il fallimento totale dei vertici aziendali designati dal centro sinistra.

Man. Mich. – clickmobility.it
(23-12-2003)

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