Roma. ´L´ennesimo blocco dei mezzi pubblici di Milano è una manifestazione inconcepibile´ Mingardi, presidente di Asstra, prende la parola sugli scioperi milanesi

Roma. ´L´ennesimo blocco dei mezzi pubblici di Milano è una manifestazione inconcepibile´ Mingardi, presidente di Asstra, prende la parola sugli scioperi milanesi

´I gravissimi fatti di Milano dimostrano una indifferenza incosciente sullo stato effettivo in cui si trova il trasporto pubblico´ sottolinea Mingardi ´Pensare di riaprire la negoziazione nazionale è semplicemente inconcepibile´

´I gravissimi fatti di Milano dimostrano una indifferenza incosciente sullo stato effettivo in cui si trova il trasporto pubblico´ sottolinea Mingardi
´Pensare di riaprire la negoziazione nazionale è semplicemente inconcepibile´

´L´ennesimo  blocco dei mezzi pubblici di Milano è una manifestazione inconcepibile da parte di chi sicuramente non ha mai conosciuto la realtà dei licenziamenti collettivi e non ha mai rischiato la perdita del posto di lavoro´.
Enrico Mingardi, presidente di ASSTRA, torna a proporre il pensiero dell´associazione che rappresenta le aziende del trasporto pubblico locale.
´I problemi veri sono quelli dei lavoratori della Parmalat – spiega senza ombre di dubbio -. Ma tutto questo sembra non interessare gli organizzatori di queste sedicenti manifestazioni spontanee. In ballo non c´è  solo il sistema delle relazioni industriali e la tenuta del settore ma anche i principi fondamentali della democrazia e del rispetto dei cittadini´.

Quello stilato di suo pugno è un comunicato breve ma deciso.
´Finiamola una buona volta  con la farsa degli 800 euro  al mese, soprattutto quando lo stipendio medio di un autoferrotranviere è di circa 1700 euro netti mensili per 14 mensilità (pari a circa 4 milioni netti di vecchie lire al mese) e i Contratti di Formazione e Lavoro,  riguardano il 4% dell´intera forza lavoro del settore (circa 120.000 persone)´.

´I gravissimi fatti di Milano dimostrano una indifferenza incosciente sullo stato effettivo in cui si trova il trasporto pubblico e dimenticano che il contratto appena concluso è stato possibile solo quando ed in quanto il governo ha deciso di coprirne i costi con un decreto che aumenterà l´accisa  sulla benzina. Pensare di riaprire la negoziazione nazionale per il contratto siglato il 20 dicembre scorso e di farlo chiamando al tavolo anche quei sindacati che rappresentano una parte minima dei lavoratori (a malapena l´1% degli addetti) e che oltretutto concepiscono le relazioni industriali solo come una prova di muscoli, è semplicemente inconcepibile´

Manuela Michelini – clickmobility.it
(13-01-2004)

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