Targhe alterne tutto l´anno: coro di ´no´ alla proposta del ministro dei Trasporti Lunardi

Targhe alterne tutto l´anno: coro di ´no´ alla proposta del ministro dei Trasporti Lunardi

La ricetta ipotizzata per combattere il caro-petrolio e l´inquinamento Politici, amministratori pubblici, associazioni di consumatori bocciano la proposta del ministro Non ha raccolto grandi consensi la proposta di ´istituzionalizzare´ le

La ricetta ipotizzata per combattere il caro-petrolio e l´inquinamento Politici, amministratori pubblici, associazioni di consumatori bocciano la proposta del ministro

Non ha raccolto grandi consensi la proposta di ´istituzionalizzare´ le targhe alterne lanciata dal ministro dei Trasporti, Pietro Lunardi, attraverso le pagine del quotidiano romano Il Messaggero. Viabilità a targhe alterne tutto l´anno? ´Non se ne parla proprio´ hanno commentato politici, amministratori pubblici, ma soprattutto le associzioni dei consumatori.

Cittadinanzattiva e Movimento difesa dei cittadini hanno avanzato a tambur battente una controproposta i cui ingredienti sono: maggiori investimenti per il trasporto pubblico e forti riduzioni di bollo e RC auto.

´Alcune intenzioni del Ministro Lunardi sulla sicurezza stradale sono buone ma si può essere d´accordo con la sua proposta delle targhe alterne tutti i giorni solo a tre precise condizioni ? hanno dichiarato in una nota congiunta Antonio Longo, presidente del Movimento Difesa del Cittadino e Giustino Trincia, vicesegretario generale di Cittadinanzattiva ? e cioè una contestuale riduzione del bollo auto e dell´assicurazione RC Auto di almeno il 30/40%, ed un forte investimento per il potenziamento dei trasporti pubblici nelle città e su rotaia, contrariamente a quanto accade in Italia da troppi anni. Altrimenti, la proposta Lunardi è fuori dalla realtà e finirebbe ancora una volta per colpire duramente i cittadini consumatori, a tutto vantaggio delle solite casse dello stato e delle tante Compagnie di Assicurazioni. Per quanto riguarda i possibili aumenti tariffari delle FS per il 2005 è un po´ da irresponsabili alludere a possibili aumenti dopo il generale aumento di prezzi e tariffe degli ultimi tre anni che nel caso del trasporto ferroviario si è già pesantemente manifestato nel settore del trasporto ferroviario locale, con aumenti di circa il 10%´.

´Spingere sui sindaci per imporre la circolazione a targhe alterne. Tutti i giorni – ha spiegato il ministro al Messaggero -. Solo a Roma in un anno si spendono 26 miliardi di vecchie lire in carburante, questo spreco va combattuto spingendo la gente a viaggiare insieme o a utilizzare i mezzi pubblici´.
La proposta ha suscitato da subito una vociante discussione da nord a sud. Se Rosa Russo Jervolino, primo cittadino partenopeo non si sente di escluderla a priori ha sottolineato che ´l´iniziativa è inapplicabile a Napoli´. L´assessore alla Mobilità del Comune di Bologna, Maurizio Zamboni, ha dichiarato che l´inizitiva non offrirebbe ´garanzie sul piano strutturale´. Il sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza, entra nel merito della proposta parlando di ´idea bizzarra´ sottolineando che si deve perseguire l´obiettivo dell´incentivazione all´uso dei mezzi pubblici. Un ´no´ secco arriva dal primo cittadino di Bari, Michele Emiliano che spiega come possa essere utile ´prima di tutto una buona attività di programmazione, sostenuta da adeguati finanziamenti da parte dello stesso ministero´.

A Legambiente parlano di ´buona intenzione ma di cattiva soluzione´ ´L´idea di ridurre il traffico e i consumi di carburaqnte è giusta. Completamente sbagliata la soluzione – spiega Roberto Della Seta, presidente nazionale di Legambiente -. Quella delle targhe alterne non può che essere una soluzione tampone in attesa di provvedimenti più stabili ed efficaci. Non si può infatti dire che il pari e dispari sia un intervento strutturale. Cosa può allora incidere sull´abbattimento dei consumi petroliferi, dello smog, degli ingorghi urbani? Una politica che mette al centro la mobilità collettiva della città, che privilegi il trasporto pubblico a scapito di quello privato, che punti su metropolitane, ferrovie, bus in sede protetta, parcheggi di scambio fuori dal centro e via dicendo. Insomma, – incalza il presidente dell´associazione ambientalista ? tutto il contrario di quello che il governo propone con le grandi opere: autostrade, trafori, ponti sullo stretto. Una politica che chiama altro traffico e altri consumi´. Legambiente ricorda anche di aver appoggiato la proposta Lunardi di far pagare un pedaggio sulle statali: ´poi di quella idea ? dice ancora Roberto Della Seta ? non se ne è fatto ancora nulla. Ora si parla di targhe alterne per 365 giorni l´anno. E noi speriamo che l´idea di ridurre i consumi petroliferi non sia un altro fuoco di paglia, una chiacchiera estiva. Serve consequenzialità, Lunardi corregga dunque il tiro e punti ad azioni più incisive. Coi soldi del ponte potremmo riempire i grandi centri di metrpolitane leggere. Un modo certo per frenare l´elevatissimo numero di auto´.

Manuela Michelini – clickmobility.it
(02-09-2004)

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