Francavilla al Mare. L´assessore regionale Amicone illustra le linee del nuovo piano integrato dei trasporti

´Occasione unica per l´Abruzzo´ l´assessore presenta relazione sul Prit al convegno di Francavilla Si chiude oggi a Francavilla al Mare il convegno ´Piano Regionale Integrato dei Trasporti: strategie e programmi´,

´Occasione unica per l´Abruzzo´ l´assessore presenta relazione sul Prit al convegno di Francavilla

Si chiude oggi a Francavilla al Mare il convegno ´Piano Regionale Integrato dei Trasporti: strategie e programmi´, prima uscita ufficiale per la presentazione del nuovo piano integrato dei trasporti.

Quella del Prit ´E´ un´occasione unica per l´Abruzzo, nel dotarsi finalmente di un Piano regionale integrato dei trasporti (Prit) – sottolinea  l´assessore regionale ai Trasporti, Mario Amicone -´.
Grazie al Piano integrato dei trasporti si avvia un primo confronto di lavoro con Enti, aziende e quanti direttamente coinvolti in questo importante comparto, spiega l´aasessore Amicone ´Diamo inoltre risposta a chi, strumentalmente fa finta di non conoscere i tempi ed i complessi problemi legati al mondo dei trasporti ed alla elaborazione di un documento di programmazione, molto complesso oltre che importante ed avvolgente´.

Secondo Amicone ´le procedure da attivare vanno correttamente inquadrate nella logica di un piano-processo proiettato temporalmente al 2015. Durante questo lasso di tempo è necessario raggiungere il massimo di interazione tra governo politico e destinatari delle scelte, al fine di raccogliere le istanze ed i desiderata che possano meglio focalizzare le politiche e le priorità di intervento ed attuare in pieno il principio della sussidiarietà nella programmazione e nella gestione degli interventi´.

Con il Prit la Regione Abruzzo ha voluto interpretare appieno il nuovo ruolo, configurato dal Piano generale dei trasporti – lo scenario di riferimento generale – di Ente programmatore e gestore, unitamente agli enti locali, della mobilità merci e passeggeri attraverso modalità di interesse regionale e realizzazione o potenziamento delle infrastrutture.

´I punti forza del Piano – ha concluso l´assessore – devono essere tradotti in previsione di interventi attraverso una fase valutativa che esamini i pro ed i contro per la collettività, ovvero costi ambientali, benefici sociali ed economici in senso lato e non solo gli elementi relativi alla fattibilità economica in senso stretto, cioè costi di investimenti e di esercizio previsti e gli introiti da tariffazione o altri rientri economici.Sono certo che il Piano saprà fornire quel contributo sperato ed atteso per lo sviluppo economico generale della nostra regione, che si tradurrà concretamente in termini di velocità della mobilità, integrazione, intermodalità, equilibrio territoriale e di contributo alla concorrenzialità e competitività delle nostre aziende´.

Man. Mich. – clickmobility.it
(27-02-2004)

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