Analisi dell´incidentalità stradale

Dai dati raccolti emergono una serie di considerazioni interessanti, che suggeriscono per il futuro interventi mirati alla riduzione dell´incidentalità. Le analisi del SISS, Sistema Integrato della Sicurezza Stardale, confermano una

Dai dati raccolti emergono una serie di considerazioni interessanti, che suggeriscono per il futuro interventi mirati alla riduzione dell´incidentalità. Le analisi del SISS, Sistema Integrato della Sicurezza Stardale, confermano una ripetitività dell´evento incidente che induce a concentrare gli sforzi su quelli che ormai sono riconosciuti come fattori strutturali di rischio.

* PATENTE A PUNTI: confronto 2002-2003
Confrontando i dati d´incidentalità tra le due annualità (2002 e 2003) e per mese dell´anno, si evidenzia una sensibile diminuzione del numero d´incidenti con lesioni, nel semestre successivo alla data di applicazione della patente a punti (01 luglio 2003).
Mediamente rispetto al medesimo periodo del 2002, il 2° semestre 2003 ha fatto registrare una diminuzione percentuale del numero d´incidenti con lesioni pari al 26%.
Complessivamente, nell´anno 2003 si è registrata una diminuzione in percentuale del numero d´incidenti con lesioni rispetto all´anno 2002, pari a circa il 10%.

* VEICOLI A DUE RUOTE: categoria di veicoli ad elevata incidentalità
I conducenti dei veicoli a due route (motocicli, ciclomotori e velocipedi) sono, insieme ai pedoni, utenti deboli della strada e come tali rappresentano una categoria molto importante su cui intervenire per ridurre l´incidentalità stradale.
In Provincia di Milano il 55% degli incidenti stradali coinvolge veicoli a due ruote. Nel 2003, i 13.986 incidenti hanno fatto registrare 115 morti e 15.447 feriti, con un tasso di lesività pari a 110 feriti ogni 100 incidenti ed un tasso di mortalità pari a 0,8 morti ogni 100 incidenti.

* PEDONI: utenti ad elevato rischio
Emerge inoltre la necessità di maggior tutela per l´utenza debole: la mortalità negli incidenti che coinvolgono i pedoni è molto alta, probabilmente facilitata dalla velocità dei veicoli, la promiscuità dei flussi, specialmente nei centri urbani od in prossimità d´intersezioni. I pedoni sono coinvolti in incidenti stradali nel 10% dei casi (2.591 incidenti su 25.651) e contribuiscono al 24% della mortalità (52 morti su 221) in Provincia di Milano.
La fascia oraria a maggior incidentalità per i pedoni è tra le ore 17,00 e le ore 18,00 (381 feriti e 292 incidenti), mentre tra le ore 18,00 e le ore 19,00 si ha la punta dei morti (10).
Il rapporto di mortalità nel caso d´incidente tra veicoli e pedoni è pari al doppio di quello riscontrato nel caso d´incidente tra veicoli.

* GIORNO: più incidenti il venerdì
L´indicazione della frequenza settimanale conferma come giorno maggiormente sinistroso il venerdì che ha fatto registrare il maggior numero di incidenti (4.227) e feriti (5.465); il sabato detiene il triste primato della mortalità (43 morti).
Il confronto sull´andamento del numero d´incidenti negli ultimi tre anni (2001, 2002 e 2003) evidenzia una sostanziale ripetitività del fenomeno nell´arco della settimana, con una sensibile diminuzione del numero d´incidenti registrata nell´ultimo anno.

* ORA: più incidenti nella fascia oraria 17.00-18.00
Particolarmente significativo è il fenomeno nell´analisi durante la giornata. Il valore massimo di incidenti/feriti si ha nella fascia oraria 17.00-18.00 (2.220 incidenti e 2.940 feriti) dove è presumibile una concentrazione di cause, quali il numero di spostamenti, il passaggio giorno/notte, la massima diversificazione degli spostamenti. I morti sono distribuiti nelle diverse fasce orarie con una punta nella fascia oraria 18.00 – 19.00 (17 morti).
Confrontando il numero d´incidenti degli ultimi tre anni, per fascia oraria, si evidenzia la sostanziale ripetitività del fenomeno nell´arco della giornata.

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