Firenze. E´ il traffico il responsabile principale dell´inquinamento atmosferico: i risultati dello studio condotto in otto comuni toscani

Firenze. E´ il traffico il responsabile principale dell´inquinamento atmosferico: i risultati dello studio condotto in otto comuni toscani

Il trasporto pubblico rappresenterebbe la porzione del traffico meno inquinanteI dati diffusi nel corso del workshop organizzato dalla Regione sulla gestione della qualità dell´aria Qualità insoddisfacente per l´aria toscana. I

Il trasporto pubblico rappresenterebbe la porzione del traffico meno inquinante
I dati diffusi nel corso del workshop organizzato dalla Regione sulla gestione della qualità dell´aria

Qualità insoddisfacente per l´aria toscana.
I dati diffusi ieri nel corso del workshop organizzato dalla Regione sulla gestione della qualità dell´aria hanno confermato che, almeno in due centri abitati importanti come Firenze e Livorno, il responsabile principale dell´inquinamento atmosferico è il traffico veicolare.

Nel capoluogo toscano le auto sono le maggiori responsabili delle emissioni di monossido di carbonio (66%), ossidi di azoto (58%) e ossidi di zolfo (55%) oltre a contribuire per il 28% alle emissioni di PM10.
E ancora in fatto di dettagli lo studio evidenzia che i veicoli commerciali producono circa il 38% delle polveri fini, i ciclomotori il 49% dei composti organici volatili, come il benzene, mentre il trasporto pubblico rappresenterebbe la porzione del traffico meno inquinante.
´Questi risultati ? ha detto l´assessore regionale all´ambiente Tommaso Franci ? confermano che le scelte che stiamo portando avanti, attraverso il sistema dei blocchi per i veicoli più inquinanti e quello degli incentivi per accelerare la loro sostituzione, si stanno rivelando giuste. Lo studio, oltre a consentire di individuare con precisione quali sono le fonti più inquinanti, ha evidenziato un altro dato interessante. Infatti rinnovando il parco veicolare secondo i criteri previsti dall´accordo di programma sottoscritto dai 16 Comuni toscani anziché con le modalità previste dalle leggi attuali, si arriverebbe a dimezzare la quantità di PM10 nel 2005 anziché nel 2010 ´.

Anche a Livorno il traffico veicolare è una tra le fonti principali di inquinamento atmosferico: sarebbe infatti responsabile del 99% di benzene presente nell´aria, del 62% di monossido di carbonio e del 12% di PM10. Importante la quota proveniente delle attività industriali che producono il 96% di ossidi di zolfo, il 69% di ossidi di azoto e il 77% di PM10. I motorini contribuiscono all´86% delle emissioni di benzene, al 41% di monossido di carbonio e al 35% di composti volatili organici.
´A Livorno- ha aggiunto Franci ? oltre al traffico occorre tenere sotto controllo l´inquinamento prodotto dalle attività produttive, soprattutto per quanto riguarda le polveri fini. In questo caso è necessario studiare interventi ad hoc che consentano di limitarne la produzione´.

Per Lucca invece resta da  segnalare che lo studio  ha riguardato soltanto l´inquinamento prodotto dagli impianti di riscaldamento delle abitazioni. La combustione del legname sarebbe responsabile dell´88% della produzione di PM10 e del 77% di composti organici volatili. Le stufe a gas producono invece l´85% degli ossidi di azoto.

´Questi studi ? ha concluso l´assessore ? sono strumenti importanti soprattutto per orientare i futuri interventi ed investimenti. La Regione, dopo le risorse messe a disposizione per il 2002-2003 con il Programma regionale di tutela ambientale, prosegue nel suo impegno con quelle del Piano Regionale di Azione Ambientale per il triennio 2004-2006 che ammontano a circa 34 milioni di euro per lo sviluppo dei quadri conoscitivi e per le azioni a promozione dell´eco-efficienza´.

Manuela Michelini – clickmobility.it
(31-03-2004)

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