Roma. Ricerca sulla mobilità urbana:  è ancora l´automobile il mezzo preferito. Aumenta l´utilizzo dei mezzi del Tpl

Roma. Ricerca sulla mobilità urbana:  è ancora l´automobile il mezzo preferito. Aumenta l´utilizzo dei mezzi del Tpl

Indagine a quattro mani Asstra e Isfort Cresce l´utilizzo e l´affezione ai mezzi pubblici. Nonostante lo scettro della preferita resti saldo all´automobile, gli italiani dimostrano di utilizzare sempre di più

Indagine a quattro mani Asstra e Isfort

Cresce l´utilizzo e l´affezione ai mezzi pubblici. Nonostante lo scettro della preferita resti saldo all´automobile, gli italiani dimostrano di utilizzare sempre di più i mezzi pubblici. A confermarlo sono i dati dell´ultima indagine sui ´comportamenti e le aspettative di mobilità  urbana in Italia´ realizzata ASSTRA, l´Associazione nazionale delle imprese del trasporto pubblico locale, ed ISFORT, l´Istituto Superiore per la Ricerca ed i Trasporti, Su tutti, a dimostrazione della tesi, emerge la percentuale di crescita nell´utilizzo dei trasporti pubblici passati negli ultimi tre anni dal 25,9% al 29,1%, soprattutto nelle cità con maggior numero di abitanti.

L´indagine riguarda sia l´offerta che la domanda di trasporto. Per quanto riguarda l´offerta, è stato fotografato ed analizzato lo stato dell´arte dei servizi di trasporto pubblico locale in ambito urbano e regionale (quantità, qualità, tipologia dei servizi, politiche per i trasporti sostenibili in Italia, confronto con le metropoli europee). Per quanto riguarda la domanda, l´indagine ha messo a fuoco con un campione vastissimo comportamenti, aspettative e giudizi della gente rispetto ai trasporti ed alle politiche per i trasporti nei Comuni con oltre 100 mila abitanti.

L´Italia esce comunque sconfitta nel confronto con le altre grandi città europee, portando in dote un uso ancora troppo elevato dell´automobile identificato dal rapporto auto ogni mille abitanti. Uno sguardo alle maggiori città italiane mette in mostra la presenza a Roma di 761 auto ogni mille abitanti, seguita a ruota da Milano, che ne conteggia 635. Il confronto non regge con l´Europa dove a Londra la percentuale è decisamente inferiore ed assestatasi sulla presenza di 333 auto ogni mille abitanti, mentre a Parigi si fissa sulle 451.

L´indagine è stata messa a punto elaborando sul territorio 15mila interviste.
Mettendo in conto elementi quali la congiuntura economica decisamente poco favorevole, e provvedimenti quali la chiusura dei centri storici e l´utilizzo delle targhe alterne nel 2003 i numeri dimostrano che è il 23,2% degli italiani, che abitano nei comuni con più di 100mila abitanti, ad essersi riversato sui mezzi pubblici mentre nel 2000 era solo il 21,7%.
La percentuale sale al 29,1% nei comuni dove gli abitanti superano le 250mila presenze, un dato confortante soprattutto se messo a confronto con i dati del 2000 che vedevano una percentuale pari al 25,8%.

L´auto resta regina incontrastata nelle città più grandi, anche se i numeri riportano una lieve discesa di affezione passata dal 61,9 al 59,2%.
Tra l´altro le città più pericolose risultano essere proprio quelle in cui ci si sposta soprattutto in macchina: 70 incidenti mortali per milione d´abitanti in Europa e 130 incidenti mortali per milione d´abitanti negli Stati Uniti.  

Proprio durante la giornata dedicata alla sicurezza stradale il presidente dell´Asstra Enrico Mingardi aveva spiegato come risulti necessario puntare soprattutto al trasporto pubblico ´fare in modo che possa costituire una alternativa vera e desiderabile per spostarsi in città, soprattutto agli occhi dei giovani´. In occasione della presentazione dell´ultimo rapporto balza agli occhi anche il costo ´usare l´auto costa 316 euro al mese, mentre per il trasporto ne sono sufficienti 26´.

Tornando ai numeri del rapporto emerge netto come fra il 2000  e il 2003 il trasporto pubblico locale abbia visto un chiaro aumento del numero dei passeggeri per chilometro del 10% e degli spostamenti del 3,6%, mentre  moto e scooter hanno perduto  il 7,6%.

In Italia oltre ad un problema d´ordine culturale è sin troppo evidente la carenza di infrastrutture.
Comunque chi decide di usare il mezzo pubblico affida le proprie preferenze al bus o al tram (67,6% un punto in più rispetto al 2000). Il 13% di preferenze viene assegnato alla metropolitana (nel 2000 era il 10,9%).
Calano  pullman delle aziende, treni e taxi.
I dati raccolti mettono in evidenza l´utilizzo marginale di treni e metropolitane, il cosiddetto ´ferro´. Anche qui i numeri la dicono lunga. Esaminiamo i dati su Roma dove solo il 28,6% utilizza il ´ferro´, una percentuale esigua soptrattutto se confrontata con il 65,1% di Londra, il 65,9% di Parigi e oltre l´80% di Vienna.
Numeri poco confortanti che trovano una ragione anche nell´inferiorità chilometrica della metropolitana. Se Milano, che ha la rete più lunga in Italia, vanta 69,3 chilometri il confronto non regge con i 211 di Parigi ed i 402 di Londra.

DAI BISOGNI DEI CITTADINI ALLO SVILUPPO DEL TRASPORTO PUBBLICO E LA GESTIONE AMBIENTALE DELLA MOBILITÀ (pubblicata a cura di ASSTRA-ISFORT)

Indagine sui comportamenti e le aspettative di mobilità urbana in Italia

 

Man. Mich. – clickmobility.it
(15-04-2004)

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