Approntate due fasi per elaborare il documento: prima la raccolta dei dati e poi l´elaborazione Il futuro della bicicletta riparte dal Piano provinciale della viabilità ciclabile.L´Ente ha avviato una capillare
Approntate due fasi per elaborare il documento: prima la raccolta dei dati e poi l´elaborazione
Il futuro della bicicletta riparte dal Piano provinciale della viabilità ciclabile.
L´Ente ha avviato una capillare attività di controllo per verificare quanto, a livello di piste ciclabili, hanno fatto o stanno facendo le amministrazioni locali piacentine.
L´iniziativa rientra nell´impegno della Provincia volto a promuovere l´uso della bici, per tutelare l´ambiente e la sicurezza stradale.
La redazione del Piano prevede un lavoro a priori articolato in due fasi.
Un primo passaggio prevede la raccolta della documentazione, attuata grazie all´aiuto delle amministrazioni comunali (che hanno redatto questionari sulla vocazione storico-culturale e turistico-ricreativa dei percorsi).
A seguire la fase di elaborazione cartografica digitale dei dati disponibili.
In particolare, sono stati tracciati tutti gli itinerari di mountain bike e per il cicloturismo, per i quali non c´era una cartografia digitale esistente.
I questionari, suddivisi in tre sezioni (quantità e tipologie, contesto progettuale e sistema ambientale, caratteristiche e stato di conservazione), hanno prodotto un panorama della situazione sul territorio provinciale che vede l´assenza di una ossatura di tracciati principali e secondari, ma anche la presenza di alcuni assi preferenziali, in cui i percorsi si sviluppano quasi naturalmente, lungo il fiume Po, la via Emilia e le principali strade provinciali che si snodano seguendo le maggiori valli.
Sono emerse grandi differenze a livello provinciale non solo per le scelte politiche dei comuni, ma anche per il differente sviluppo altimetrico e geografico del territorio. Dei 77,50 Km indicati come piste ciclabili e ciclopedonali, 20 appartengono al percorso turistico ´Via Po´ e complessivamente il 96% sono in territorio pianeggiante. Sono 13 i comuni che hanno al loro interno tracciati identificati come piste ciclabili, per un totale di 15,50 Km percorribili, mentre 17 sono i comuni interessati da piste ciclopedonali, per un totale di 44,50 Km.
La ricerca ha indicato i comuni di Caorso, Cortemaggiore, Fiorenzuola e Piacenza come ´virtuosi´ dal punto di vista della collocazione dei percorsi in progetti più complessi di valorizzazione ? tutela del territorio.
In questi ultimi quattro anni le piste sono state triplicate rispetto a quanto realizzato nel trentennio precedente, ed hanno raggiunto il numero di 124 (il 72% in aree urbane, il 28% in aree extraurbane). Tuttavia, nei vari comuni sono in fase di ideazione (ultimo aggiornamento dicembre 2003) numerosi nuovi tracciati, per un totale di 129,4 Km, distribuiti sul territorio per il 94% in pianura, per il 6,6% in collina ed per il 2,3% in montagna.
Il censimento dell´intera rete è stato realizzato dal Servizio Programmazione territoriale ? Urbanistica in collaborazione con gli architetti Eleana Gropelli e Nadia Losi.
Man. Mich. – clickmobility.it
(26-05-2004)