Sulla carta i primi risultati successivi all´introduzione delle limitazioni sul traffico e gli incentivi comunaliLa capitale è la città italiana con il più alto numero di autocarri merci fino a
Sulla carta i primi risultati successivi all´introduzione delle limitazioni sul traffico e gli incentivi comunali
La capitale è la città italiana con il più alto numero di autocarri merci fino a 3,5 tonnellate e la più alta percentuale di veicoli a basso impatto ambientale
Sono i numeri a mettere in luce la realtà romana al capitolo veicoli commerciali e a basso impatto ambientale.
La realtà è stata messa su carta nel rapporto sul trasporto merci a Roma, dopo l´introduzione delle limitazioni di traffico e degli incentivi da parte dell´amministrazione comunale, curato dall´Osservatorio sulla mobilità per conto del Campidoglio.
Presentato ieri nella Sala Rossa dagli assessori a Trasporti e Ambiente, Mario Di Carlo e Dario Esposito, lo studio prende in esame l´evoluzione del parco veicolare di autocarri nel biennio 2000-2002 alla luce delle limitazioni di traffico e delle erogazioni dei contributi stanziati dal Comune di Roma per l´ammodernamento dei mezzi.
Roma è risultata la seconda città italiana con il maggior numero di veicoli commerciali leggeri ed ecologici: nella capitale infatti ci sono infatti 49 autocarri ogni mille abitanti ed il 66% di questi è in linea con le direttive europee in materia di rispetto dell´ambiente, a fronte di una media nazionale pari al 43%.
Scorrendo i risultati dello studio, a Roma circolano circa 125 mila veicoli adibiti al trasporto merci con peso a pieno carico fino a 3,5 tonnellate, pari al 5% del parco totale nazionale. Roma precede di parecchie lunghezze Milano e Torino che registrano ognuno 57 mila automezzi pari rispettivamente al 2% del tortale nazionale che ammonta a 2.470.000 unità.
´I risultati ottenuti sono la conseguenza di politiche come il divieto d´accesso alla Ztl di mezzi non conformi alle direttive Ue – ha spiegato l´assessore Di Carlo – e il divieto di circolazione all´interno dell´Anello Ferroviario per gli autoveicoli più inquinanti, in vigore dal 1° gennaio 2003´.
A Roma i mezzi che trasportano merci si muovono pieni per un terzo, con un volume di traffico ancora ingombrante. Entrando nel dettaglio sarebbe sufficiente un unico viaggio laddove ora ne vengono effettuati tre ´Con il nostro blocco alla circolazione di mezzi inquinanti, abbiamo limitato il proliferare di lavoratori improvvisati, dediti al trasporto con mezzi vetusti e che portavano ad un ribasso della remunerazione per la prestazione fornita – fa notare l´assessore Di Carlo -´.
Ottimizzare il movimento delle merci è possibile, sostiene l´assessore, partendo dal realizzo di una centrale radio che possa razionalizzare gli spostsmenti. Novità che vedono allo studio anche la messa a punto di un ´Piano merci´.
Dei provvedimenti ha parlato anche l´assessore Esposito, definendoli efficaci ´Se nel 2000 i veicoli euro tre erano zero, alla fine del 2002 se ne contavano 26.242. Questa amministrazione ha accelerato sul fronte delle tecnologie più avanzate, chiedendo contemporaneamente un forte impegno ai cittadini romani´.
Considerando il biennio in esame – 2000-2002 – i mezzi alimentati a benzina sono raddoppiati dalle 21.852 unità del 2000, alle 40.536 del 2002, mentre quelli a gasolio sono aumentati di 13 mila unità dai 71.434 del 2000 agli 84.405 del 2002.
Dettagli sullo studio presenti sulle pagine dell´ Osservatorio sulla mobilità della Sta
Manuela Michelini – clickmobility.it
(26-05-2004)