Bologna. Assetto istituzionale e normativo, politiche tariffarie e sistemi di finanziamento al centro delle giornate del terzo Forum Mobilità e Territorio

Bologna. Assetto istituzionale e normativo, politiche tariffarie e sistemi di finanziamento al centro delle giornate del terzo Forum Mobilità e Territorio

Gli interventi…L´album fotografico…Di scena ad ´Europolis 2004 ? I saloni delle tecnologie per vivere la città ?´ il confronto sul Tpl promosso dall´associazione FOR.M.A.T.Bilanci, riforma, gestione, investimenti, liberalizzazione del settore

Gli interventiL´album fotografico
Di scena ad ´Europolis 2004 ? I saloni delle tecnologie per vivere la città ?´ il confronto sul Tpl promosso dall´associazione FOR.M.A.T.
Bilanci, riforma, gestione, investimenti, liberalizzazione del settore al vaglio dei tanti interventi, succedutesi nelle sessioni di lavoro mercoledì 4

Tre anni di lavoro ed una consapevolezza ben radicata: l´iniziativa del Forum è attuale ed opportuna. Lo è soprattutto in un momento come questo in cui il settore del trasporto pubblico è stato messo alle corde ed una soluzione ´miracolistica´, come ha sottolineato mercoledì Maurizio Agostini, presidente di Atc Bologna, ´è impensabile´. Lo è quando la necessità di stabilire e comprendere l´assetto istituzionale e normativo, capace di traghettare verso la crescita il settore, non può sostituirsi a null´altro. Dal  Forum Mobilità e Territorio arrivano le giuste intuizioni per diradare la nebbia del disagio, che avvolge il Tpl, grazie ad armi quali il confronto, il dibattito, la volontà di comprendere,  per regalare una boccata d´ossigeno ad un comparto che rischia l´asfissia letale.
Giunto alla terza edizione il Forum è tornato a Bologna il 4 e il 5 febbraio, in occasione di Europolis 2004, in una sala gremita di presenze, per riaffermarsi come momento di approfondimento annuale sulle tematiche del ´sistema mobilità´. Quest´anno il Forum è stato promosso da FOR.M.A.T., neonata associazione di persone, voluta da quattro presenze di spicco del settore: Bruno Soresina (ATM Milano), Maurizio Agostini (ATC Bologna), Renzo Brunetti (ATAF Firenze) e Raffaele Morese (Trambus Roma).

Bilanci, riforma, gestione, investimenti, liberalizzazione del settore sono passate al vaglio dei tanti interventi, succedutesi nelle sessioni di lavoro.
Ed è proprio la riforma ad aver raccolto  il maggior grado di attenzione, ma anche di dibattito, rilevando punti di vista diversi. Una  riforma che, sottolinea Federico Bona Galvagno del Dipartimento Politiche Comunitarie ? Presidenza del Consiglio dei Ministri ? ´deve costruire operatori forti´. ´La riforma dei servizi pubblici locali in atto si applica anche al Tpl. Noi abbiamo dato un indirizzo comune poi dovranno esserci discipline di settore diverse ? spiega Bona Galvagno, che produce un breve excursus passando attraverso la Legge Burlando, la revisione dell´articolo V della Costituzione, ed una risorsa attuale quale l´affidamento dei servizi, soffermandosi sugli affidi diretti e in house ´da mettersi in pratica nel massimo rispetto delle norme stabilite dalla Comunità Europea, il Governo non ha inventato nulla di nuovo´. La scelta di affidare i servizi ´in house´ ´può sostituirsi agli altri sistemi percorsi dalla legge in caso di ipotesi del tutto eccezionali, quando le altre soluzioni appaiono inutili ed arrivare ad una gara è inopportuno perchè si sa, già a priori, che potrebbe non presentarsi alcun operatore´. Una riforma, sottolinea ancora Bona Galvagno che ´così come è passata ha già tutto e non fa saltare i principi di concorrenza´. ´Guai a confondere concorrenza e liberalizzazione ? fa notare il capo Ufficio legislativo -. La prima è terreno dello Stato, la seconda è la politica con cui si decide di gestire un settore. E in fatto di liberalizzazione arriva tutto dalla Comunità Europea´.

Il confronto si è acceso con gli interventi degli assessori ai Trasporti dell´Emilia Romagna e della Toscana, Alfredo Peri eRiccardo Conti, che non hanno nascosto la contrarietà alle decisioni di Palazzo Chigi  ´Abbiamo costituito le Spa, le Agenzie della Mobilità, a fine 2003 pubblicato i bandi, entro la fine del 2004 arriveremo a mettere a gara i servizi di trasporto, nel frattempo il problema del Tpl è esploso e la Legge Finanziaria dice ´fermi tutti´. Non ci capisco più nulla ? fa sapere senza troppi fronzoli l´assessore Peri ? I francesi non vogliono sentir parlare di liberalizzazione, in Italia abbiamo fatto delle scelte, messo a punto percorsi precisi e ora mi si dice ´abbiamo scherzato´. In Emilia Romanga mi dite l´appalto in house come lo applichiamo?´.

Il confronto bolognese ha tentato di dare una risposta alla  connotazione del Tpl ´E´ un servizio pubblico locale oppure no?´ si sono chiesti in molti. ´Da tre anni siamo in attesa di un regolamento europeo ? rimarca Renzo Brunetti, direttore generale di ATAF ? Al nord, è risaputo, sono favorevoli al declassamento del servizio pubblico, nell´area centrale e meridionale esiste una forte contrarietà´. Il dibattito, di fronte ad una platea davvero numerosa, si è arricchito dell´intervento del vice-presidente della Regione Emilia Romagna, Flavio Delbono, e di quello  ´d´oltralpe´ del presidente del gruppo francese Transdev, Philippe Segretain. ´Voi avete carte straordinarie in Italia ed ´assi´ da giocarsi al meglio: le caratteristiche del territorio, il ruolo delle Regioni, le intenzioni politiche, tutti aspetti qualitativi importanti. Noi veniamo in Italia ad imparare l´e-procurement e a studiare le vostre norme´.  Al capitolo concorrenza Segretain ha portato l´attenzione sulla sentenza Altmark, spiegando che in Francia attendono il testo ´attraverso il quale la Commissione dirà come interpretare la norma´. Ma Segretain si dice certo che il futuro del settore non può che ripartire dalla necessità di affrontare tematiche dando risposte a domande quali: chi pianifica, chi investe in infrastrutture e materiale rotabile, chi assume il rischio commerciale´. Alle esperienze straniere ha guardato anche Federico Bona Galvagno sottolineando le scelte del mercato renano ´Una soluzione percorribile potrebbe essere sicuramente quella di puntare sul modello societario misto, portando le aziende pubbliche un po´ di più verso il privato, creando soggetti che sappiano essere molto più competitivi. Un  modello di partenariato pubblico/privato credibile, a patto che il  privato sia un socio operativo forte, capace di conquistare fette di mercato anche all´estero ad esempio nei dieci nuovi Stati aderenti all´U.E.´.

Le difficoltà della riforma del settore sono tornate prepotentemente anche fra le righe dell´intervento di Saverio Gaboardi, presidente dell´Anfia. ´Oggi la riforma si è incartata, e presenta grandi difficoltà anche a livello europeo. E´ una sorta di ammalato che va seguito di mese in mese, misurando frequentemente la temperatura´. La condivisione di un argomento importante come quello della revisione del settore, vede in prima linea anche i rappresentanti dell´Anfia ´Il vero bacino di trasporto è la Provincia ? sottolinea Gaboardi ? che spiega come in Italia sia necessario gestire ´il diverso´. ´La situazione trasportistica milanese è diversa da quella di Caltanisetta, non possiamo negarlo, per questo la riforma deve essere messa in pratica progressivamente´. Altro scoglio da superare il finanziamento del Tpl ´In Italia è discontinuo ? aggiunge Gaboardi ? quindi devono essere trovate soluzioni ad hoc´. Soluzioni percorribili in fatto di finanziamento ma anche di politiche tariffarie, due componenti essenziali per rilanciare il settore. ´In Germania gli introiti tariffari coprono il 48% dei costi di esercizio, in Francia sono pari al 45%, mentre a Londra arrivano al 90% – sottolinea Gaboardi che pone a confrono riforma e mezzi ? Dalla legge 194/98 ad ora è stato finanziato l´acquisto di 17mila autobus: 9.400 sono stati acquistati e 7.600 sono ancora da acquistare´. Su dove le Regioni ´debbano prendere le risorse´ si interroga Riccardo Conti, assessore ai Trasporti della Toscana ´Ci vuole una regola ben precisa, il nostro è un paese che ha bisogno di un indirizzo, con una politica sulla mobilità e sulle aree urbane´. Del settore del Tpl Raffaele Morese (Trambus Roma) parla come di un comparto ´senza mercato e senza parametri´ ´Non possiamo invocare il mercato ma spingere almeno perchè le aziende acquisiscano una capacità di marketing´. Perplessità e risultati del percorso di questi anni emergono anche dall´intervento di Maurizio Agostini ´Dalla legge Burlando in poi abbiamo ricevuto diversi input: trasformatevi in Spa, mettete a gara il servizio, demandate alle Regioni….e dopo sette anni quali risultati? Il settore non ha più  i finanziamentie e nell´emergenza si è tornati allo Stato´.

Manuela Michelini ? clickmobility.it
(06-02-2004)

chi fosse interessato al testo integrale degli interventi può contattare la Readazione al numero 010 98106111

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