Trento. Misure più severe per combattere l´inquinamento. ´Tre anni per sostituire i vecchi diesel´ spiega l´assessore provinciale all´ambiente Gilmozzi

Trento. Misure più severe per combattere l´inquinamento. ´Tre anni per sostituire i vecchi diesel´ spiega l´assessore provinciale all´ambiente Gilmozzi

Illustrate le nuove proposte sviluppate dall´Appa e dal  Gruppo MobilitàL´assessore si confronta sulle tematiche ambientali con i Comuni: la tendenza è quella di colpire i mezzi più inquinanti e di

Illustrate le nuove proposte sviluppate dall´Appa e dal  Gruppo Mobilità
L´assessore si confronta sulle tematiche ambientali con i Comuni: la tendenza è quella di colpire i mezzi più inquinanti e di privilegiare gli  eco-compatibili

Arriva fra le pieghe dei nuovi provvedimenti sviluppati dall´Agenzia provinciale per la protezione dell´ambiente e dal Gruppo Mobilità l´azione sinergica per combattere l´inquinamento atmosferico.
Ad illustrare i buoni propositi è l´assessore provinciale all´Ambiente Mauro Gilmozzi che enumera, per filo e per segno, le proposte.

Al capitolo misure a carattere di emergenza, ricalibrate e più efficaci, troviamo il  blocco totale della circolazione, entro tre anni, per tutti i veicoli diesel e benzina non catalizzati con livelli di emissioni superiori a quelli previsti dalla direttiva Euro I, ed ancora l´adesione al Progetto Metano statale con ampliamento della rete distributiva sul territorio provinciale. Il tutto proposto accanto ad un´intensa azione volta a responsabilizzare i cittadini sul risparmio energetico e sull´uso dei mezzi di trasporto pubblici o alternativi all´automezzo privato.

Di grande interesse anche l´Accordo di programma tra Provincia, Comuni, Consorzio dei Comuni trentini, enti pubblici e privati, aziende, istituti bancari, imprese e associazioni di categoria per l´adozione di iniziative rivolte a contenere, anche con una serie di incentivi, le emissioni inquinanti derivanti dal traffico attraverso il rinnovo del parco dei veicoli e motoveicoli più inquinanti.

Il pacchetto di interventi è stato sottoposto ieri  ai rappresentanti dei trenta Comuni classificati come zone di risanamento nella zonizzazione provinciale per fronteggiare l´emergenza inquinamento.

Per quanto riguarda l´inquinamento da circolazione veicolare, si tratta ? come ha spiegato Gilmozzi ? di misure analoghe a quelle già presentate in varie realtà extraprovinciali e che, nella proposta avanzata all´Appa, si distinguono in misure permanenti, da attuare cioè per tutto il periodo ´sensibile´ in cui c´è un rischio maggiore di superamento prolungato dei limiti di legge, e provvedimenti di emergenza ad efficacia immediata, che mirano a ripristinare le condizioni di accettabilità della qualità dell´aria nel breve periodo.

´La tendenza ? ha spiegato Gilmozzi – è di colpire i mezzi più inquinanti e di privilegiare quelli maggiormente eco-compatibili´.

Il Piano d´azione per la stagione invernale 2004-2005 ha una prospettiva triennale: nei due inverni successivi al prossimo, infatti, verranno progressivamente ridotte le fasce di non applicazione delle misure di blocco della circolazione ed estese le categorie di veicoli da bloccare. ´Entro tre anni ? ha ribadito Gilmozzi ? dovremo arrivare alla tolleranza zero nei confronti degli automezzi più inquinanti´.

Il superamento delle soglie di inquinamento tali da richiedere la messa in atto dei provvedimenti di emergenza verrà determinato, come per il passato, sulla base dei monitoraggi effettuati dalla rete provinciale di controllo della qualità dell´aria gestita dall´APPA, e scatta dopo cinque giorni consecutivi di superamento delle soglie di legge in vigore per l´anno 2005 da parte dei seguenti inquinanti atmosferici: Biossido di Azoto, Biossido di Zolfo, Monossido di Carbonio, Particelle Sottili PM10.
Per quest´ultimo inquinante, in particolare, nell´arco della stagione invernale 2003/2004 sono stati superati i limiti previsti dalle normative, limiti soggetti ad un´ulteriore riduzione per l´effetto dei nuovi valori imposti dalla Comunità Europea che entreranno in vigore il 1° gennaio 2005.

Rispetto allo scorso anno, sono state apportate alcune correzioni: il periodo di rilevamento, infatti, andrà dalle ore 12 alle ore 12 del giorno successivo ed i dati saranno comunicati ai Comuni in tempo reale, consentendo alle amministrazioni comunali di emettere le ordinanze nello stesso giorno in cui si verificano gli sforamenti dei livelli massimi d´inquinamento.
 Misure che i Comuni coinvolti nel Piano d´azione hanno condiviso ma che verranno messe a punto, nella loro articolazione concreta, entro due settimane, quando l´Appa avrà raccolto le puntuali indicazioni dei Comuni stessi.

´Entro fine ottobre, primi giorni di novembre ? ha affermato l´assessore Gilmozzi ? il Piano sarà pronto´.
A riepilogo degli effetti delle misure proposte per l´inverno 2004/2005 la seguente tabella riporta i totali dei veicoli coinvolti dai provvedimenti di restrizione della circolazione: nei 30 comuni in cui si applicheranno tali provvedimenti, verranno bloccati 43.006 veicoli, pari al 24,35% del parco, per una riduzione delle potenziali emissioni da polveri sottili PM10 pari al 47,36%: si è usato il termine ´emissioni potenziali´ per indicare che il metodo utilizzato presenta alcune ovvie semplificazioni.

Tipologia veicolo

Numero

di unità

Percentuale

Sul parco

Percentuale

sulle emissioni

vetture diesel

3.767

2,13%

9,48%

vetture benzina

34.016

19,26%

18,21%

veicoli commerciali leggeri

4.178

              2,37%

10,75%

veicoli commerciali pesanti

1.045

0,59%

8,92%

Totale

       43.006 

            24,35%

               47,36%

 

 

Dal Gruppo di Lavoro della Mobilità è emerso che, in generale, è necessario adottare delle misure di base di tipo strutturale, unificate e coordinate tra i principali Comuni, di disincentivo all´uso del mezzo privato (estensione delle aree pedonali e delle zone di sosta a pagamento, sosta gratuita a disco orario) e di incentivo all´impiego del veicolo privato in modo collettivo (car-pooling, car-sharing) e del trasporto pubblico. Poiché inoltre si è rilevato che una quota rilevante delle emissioni primarie di PM10 sul territorio provinciale è dovuta ai veicoli commerciali (leggeri e pesanti), si ritiene che è da incentivare il rinnovo del parco circolante relativo a queste categorie di veicoli. A tal fine si istituiranno degli appositi tavoli di lavoro con le categorie economiche.
Fondamentale, per consentire alle misure previste dal Piano d´azione di risultare efficaci, risulta essere l´informazione della popolazione, che dovrà essere informata con largo anticipo delle misure che si adotteranno il prossimo inverno per abbattere le emissioni da traffico: ciò sarà realizzato mediante la diffusione di materiale informativo ed una campagna stampa che proseguirà anche nei prossimi anni.
    

Manuela Michelini – clickmobility.it

(06-10-2004)

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