´Manca il consenso della Regione, violato il principio di leale collaborazione´ si legge nella sentenza´Avevamo posto un problema di correttezza costituzionale, ora si può arrivare ad un progetto condivisio, efficiente
´Manca il consenso della Regione, violato il principio di leale collaborazione´ si legge nella sentenza
´Avevamo posto un problema di correttezza costituzionale, ora si può arrivare ad un progetto condivisio, efficiente e sostenibile´ sottolinea l´assessore regionale Peri
Accolto dalla Corte Costituzionale il ricorso presentato dalla Regione Emilia-Romagna in merito al metrò di Bologna.
´Non spetta allo Stato, e per esso al Cipe, approvare il progetto preliminare della linea 1 della metropolitana ad automazione integrale di Bologna in assenza del consenso, ai fini dell´intesa sulla localizzazione, della Regione Emilia-Romagna´.
La Corte Costituzionale con sentenza n. 233, redatta dal giudice Ugo De Siervo e pubblicata venerdì 16 luglio, annulla la delibera del Comitato interministeriale per la programmazione economica del 1 agosto 2003 relativa al metrò di Bologna.
Il tutto accogliendo il ricorso per conflitto di attribuzioni, presentato nel dicembre scorso dalla Regione Emilia-Romagna.
´Guardando al merito della sentenza – commenta l´assessore regionale a Mobilità e trasporti, Alfredo Peri – non c´è molto da dire, non sono molte le interpretazioni possibili. Con il ricorso abbiamo posto un problema di correttezza delle procedure e di legalità costituzionale degli atti, che la Corte ha nettamente accolto, con buona pace di tante malevole interpretazioni che della vicenda si sono date´.
La sentenza della Consulta – sottolineano in Regione – richiama una precedente decisione (la n. 303 del 2003), nella quale la stessa Corte costituzionale aveva già sottolineato che ´non può essere riconosciuta efficacia vincolante a quel programma su cui le Regioni interessate non abbiano raggiunto un´intesa per la parte che le riguarda´.
I giudici riconoscono, invece, che la delibera del Cipe sul metrò di Bologna ´è stata adottata senza che si sia manifestato il necessario consenso´ della Regione Emilia-Romagna.
Ciò, spiega la Consulta, costituisce ´sicura violazione del principio di leale collaborazione´ tra lo Stato e le Regioni, ´la cui osservanza è tanto più necessaria in un ambito come quello di una procedura che integra l´esercizio in sussidiarietà da parte di organi statali di rilevanti poteri in materie di competenza regionale´.
´Per quello che riguarda il merito – sottolinea l´assessore Peri -, e cioè sulla necessità che Bologna si doti di un sistema rapido di massa, confermiamo la nostra posizione di tre anni fa, e cioè l´assoluta urgenza di arrivare ad un progetto condiviso, efficiente e sostenibile´.
´Proprio nei giorni scorsi, in occasione della visita del Ministro Lunardi all´aeroporto di Bologna, abbiamo chiesto che venga al più presto convocato un incontro tra ministro, presidente della Regione, sindaco di Bologna e presidente della Provincia, nel quale definire procedure e risorse per ciò che rimane una priorità nazionale: il nodo infrastrutturale di Bologna. Il ministro ? prosegue Peri ? ha dichiarato la sua disponibilità e stiamo definendo la data della riunione, che si terrà comunque entro la fine di luglio´.
´D´altra parte lo stesso presidente Berlusconi, nell´Intesa generale quadro firmata con il presidente Errani, si è impegnato a ritenere il nodo bolognese una assoluta priorità nazionale. Ciò che accade adesso ? conclude l´assessore ? non potrà che essere coerente con questi impegni´.
´La sentenza comunicata dalla Consulta che boccia la delibera Cipe sul finanziamento della metropolitana bolognese conferma la correttezza della posizione mantenuta in questi anni dalla Provincia di Bologna sulla questione metrò – commenta la presidente della Provincia, Beatrice Draghetti -.
Come Provincia abbiamo sempre sostenuto la necessità di un´azione comune delle istituzioni per arrivare a un progetto consiviso per la metropolitana attorno alla quale si gioca una parte importante del futuro della viabilità per il nostro territorio.
Ora si riparte con chiarezza e sono sicura che potremo lavorare, con Comune e Regione, al progetto proposto dalla Provincia che continuiamo a ritenere più utile e congeniale alla città di Bologna´.
Man. Mich. – clickmobility.it
(19-07-2004)