Roma. Promozione a metà per le Ferrovie dello Stato: dopo anni di bilancio in rosso raggiunto un utile. Il giudizio della Corte dei Conti

Roma. Promozione a metà per le Ferrovie dello Stato: dopo anni di bilancio in rosso raggiunto un utile. Il giudizio della Corte dei Conti

Promozione con riserva ´la situazione della rete infrastrutturale continua – infatti – a richiedere adeguati interventi´ Le Ferrovie dello Stato superano l´esame della Corte dei Conti.Una promozione ma con riserva,

Promozione con riserva ´la situazione della rete infrastrutturale continua – infatti – a richiedere adeguati interventi´

Le Ferrovie dello Stato superano l´esame della Corte dei Conti.
Una promozione ma con riserva, come si legge nella relazione redatta dalla Corte ´la situazione della rete infrastrutturale continua – infatti – a richiedere adeguati interventi´.

Tre i punti essenziali attraverso i quali è stato effettuato il controllo di cui si è occupata la ´Sezione controllo Enti  – Pres. L. Schiavello ? Rel. A. De Girolamo ? Determinazione n.52/2004, del 14 luglio 2004 ? Relazione sul risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria di Ferrovie dello Stato S.p.A.? esercizi  finanziari 2001- 2002´.

Vediamo nel dettaglio i tre punti cardine:
       
       
1. Il biennio 2001-2002 segna il completamento del processo di ristrutturazione societaria del Gruppo FS, attuato in tempi rapidi in conformità delle Direttive governative del 30 gennaio 1997 (c.d. direttiva ´Prodi´) e del 18 marzo 1999 (c.d. direttiva ´D´Alema´) nonchè dei principi fissati dalla normativa comunitaria che imponevano una separazione ´almeno contabile´ tra la gestione dell´Infrastruttura e la gestione del servizio di trasporto.

2. Per i profili gestori, nel periodo in esame la Corte registra il conseguimento dell´utile da parte del Gruppo, dopo le rilevanti perdite del passato, sia pure progressivamente contenute nell´ultimo quinquennio. Il risultato raggiunto nel 2001 (28,7 milioni di euro di utile netto consolidato) è ulteriormente migliorato nel 2002 (76,5 milioni di euro). Nel 2003 l´utile si stabilizza ad un limite inferiore (30,5 milioni di euro). E´ da considerare che il pur apprezzabile traguardo si giova per il 2002 di componenti estranee alla gestione caratteristica (evidenziate in precedenza nella relazione) e del crescente utilizzo del Fondo di ristrutturazione previsto dalla legge n. 448 del 1998 (1 miliardo di euro nel 2001 e 1,8 miliardi di euro nel 2002). Il Fondo, previsto quale strumento temporaneo dall´art. 43 della ripetuta legge n. 448/1998 (in attesa della definizione degli assetti del settore ferroviario e di una valutazione basata su criterio di redditività del ramo d´azienda ´Gestione dell´Infrastruttura´ ai sensi dell´articolo 55 della legge 27 dicembre 1997, n. 449), è stato mantenuto in bilancio, per 19,2 miliardi di euro, anche per il 2002 ed è stato integrato ulteriormente con l´apporto di 8,8 miliardi di euro, con l´avallo dei periti incaricati della relazione estimativa di RFI ? in sede di conferimento della stessa alla nuova Capogruppo ? e del Ministero delle Infrastrutture e trasporti che ha approvato la perizia.
In crescita risultano gli investimenti del Gruppo.
Nonostante tale incremento, è indubbio che la situazione della rete infrastrutturale, quale risultante dai dati obiettivi (basti pensare ai 6.200 km di linea con doppio binario sui 16.000 km totali), continua a richiedere adeguati interventi.
Correlati e sostanzialmente positivi ? con le medesime riserve – sono per la Corte, anche i risultati delle più importanti Società del Gruppo, subentrate nei rispettivi rami d´azienda all´originaria S.p.A. Capogruppo, e cioè di Ferrovie dello Stato S.p.A. ? nuova Capogruppo – di RFI S.p.A. e di Trenitalia S.p.A.
Ferrovie S.p.A. operativa dal 1° luglio 2001, sta migliorando progressivamente l´utile, che è stato di 29,3 milioni di euro per il 2001, di 66,2 milioni per il 2002 e di 112,8 milioni di euro per il 2003. E´ da notare, peraltro, che i risultati positivi sono dovuti principalmente al miglioramento della gestione finanziaria ed al saldo delle componenti nette straordinarie, rimanendo negativo il margine di valore della produzione in tutti e tre gli esercizi.
RFI, gestore della rete infrastrutturale, dopo una perdita di 2,2 milioni di euro nel 2001 ? da imputarsi soprattutto, come già detto in precedenza al carico delle imposte dell´esercizio ? registra nel 2002 un utile di 2 milioni di euro, determinato principalmente da una diminuzione dei costi produttivi (e del costo del lavoro in particolare).
Trenitalia S.p.A., titolare dell´attività di trasporto passeggeri e merci, chiude entrambi gli esercizi con un utile netto, di 29,6 milioni di euro per il 2001 e di 30,7 milioni di euro per il 2002, pur in presenza di un calo della domanda in termini di viaggiatori km e di una leggera flessione in termini di unità di traffico trasportate rispetto all´anno precedente. I risultati utili sono da ricollegare ? oltre che ad una sostanziale stabilità dei valori della produzione ? alla riduzione di taluni dei costi produttivi. Tra questi merita segnalazione il costo del personale che si riduce notevolmente in termini assoluti e medio-unitari, anche per effetto degli esodi incentivati.
In costante crescita il peso degli ammortamenti e delle svalutazioni, che, in particolare per RFI, passano da 1,1 miliardi del 2001 a 1,8 miliardi del 2002. In aumento anche i valori per Trenitalia, da 462 milioni a 540,8 milioni del 2002.
Per il resto la Corte segnala che, dei vari settori produttivi affidati al Gruppo, la considerazione va rivolta maggiormente a quelli che più sono caratterizzati da rapporti con la clientela esterna (che non con società del Gruppo stesso) e cioè – oltre Trenitalia – Grandi Stazioni, Italcontainer, SOGIN, SITA etc.  E´ di tutta evidenza che, specialmente in vista della liberalizzazione dell´attività di trasporto, il futuro del Gruppo dipenderà in gran parte dall´andamento di tali gestioni (che, risultate in prevalenza in utile nel biennio, sono in perdita in taluni casi). E ciò in quanto il conseguimento di effettivi ricavi dal mercato esterno (e non da altre consociate) sarà condizionato dallo sviluppo e dal miglioramento che la Società saprà imprimere alle relative attività.

3. La Corte prende atto dei risultati positivi in materia di sicurezza di esercizio secondo i dati acquisiti e forniti dalla Società. Il numero di incidenti è in diminuzione e l´indicatore di sicurezza (incidenti tipici ´UIC´ per milioni di treni km) risulta pari nel 2002 allo 0,27 ed è sceso allo 0,20 nel 2003.
Appare in miglioramento, sulla base delle analisi e delle rilevazioni effettuate da Ferrovie dello Stato, la qualità del servizio.
In tale ambito va considerata con estrema attenzione l´evoluzione del progetto Alta Velocità/Alta Capacità – i cui tempi, peraltro, risultano notevolmente modificati, rispetto alle previsioni iniziali – per gli effetti positivi che avrà nello svolgimento del servizio e nei rapporti con la clientela. Il progetto, affidato a RFI ed alla controllata TAV S.p.A., è seguito costantemente dal Ministero vigilante ed il permanente interesse dello stesso legislatore è testimoniato dai recenti interventi previsti dalla legge 27 dicembre 2002, n. 289  (legge finanziaria 2003)  che ha stabilito, all´art. 75, il finanziamento da parte di ´Infrastrutture S.p.A.´ (ISPA) per il completamento della linea Torino, Milano, Napoli

 Relazione

Man. Mich. – clickmobility.it
(21-07-2004)

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