Elevare la qualità dell´offerta insediativa aumenta il livello delle esternalità ambientali: è il caso del modello insediativo diffuso e dei costi ambientali della mobilità. Una sperimentazione genovese prova a delineare
Elevare la qualità dell´offerta insediativa aumenta il livello delle esternalità ambientali: è il caso del modello insediativo diffuso e dei costi ambientali della mobilità. Una sperimentazione genovese prova a delineare nuove forme di servizi pubblici
A Genova è in esercizio un servizio di trasporto pubblico a chiamata, iniziativa finanziata dal Ministero dell´Ambiente e progettata dal Comune di Genova in collaborazione con l´azienda di mobilità urbana locale (AMT). Il servizio, denominato DrinBus, è in fase sperimentale ed è attivo tutti i giorni dalle 7.00 alle 20.00. La telefonata di prenotazione è gratuita e va effettuata con 30 minuti di anticipo sull´orario di partenza. La tariffa del servizio prevede un supplemento di 0,50 ? oltre il normale prezzo del biglietto (1 ?) e consente di utilizzare il bus per l´intera giornata. Il servizio è stato introdotto nelle zone di recente sviluppo insediativo della prima fascia collinare dove la domanda di mobilità è esclusivamente orientata, in assenza di un servizio di trasporto pubblico, all´utilizzo dell´auto privata.
Il progetto interessa due aree della città non servite da linee tradizionali: si tratta di due quartieri periferici (Pegli/Multedo e Quinto) caratterizzati da notevole peso insediativo e scarsa accessibilità per mezzi tradizionali.
Il servizio a chiamata avviato nel quartiere di Pegli e di Multedo si è rilevato funzionale alla ridotta dimensione della mobilità espressa dai residenti e alla diffusione degli spostamenti sul territorio. Proprio a partire da quest´ultima caratteristica della mobilità, il servizio a chiamata ha consentito l´estensione della copertura territoriale del trasporto pubblico: 53 nuove fermate ed il triplicamento della rete hanno conseguito un risultato di 13.000 passeggeri trasportati nei primi sei mesi di attivazione del servizio, pari a circa 90 passeggeri/giorno.
L´area relativa al quartiere di Quinto comprende un´ampia zona residenziale di recente sviluppo scarsamente servita dal trasporto pubblico. In questo caso l´incremento del servizio offerto è stato ottenuto con un raddoppio delle fermate disponibili all´utenza: 19 nuove fermate in aggiunta alle 20 già esistenti (5.400 passeggeri trasportati in sei mesi, 35 passeggeri/giorno).
L´evoluzione del tessuto urbano genovese, contraddistinto da una più diffusa distribuzione degli insediamenti (aumento del peso insediativo delle aree collinari, diffusione degli insediamenti in zone periferiche di minor pregio e accessibilità) hanno determinato la revisione delle modalità di offerta del trasporto. Il collegamento delle nuove aree alla rete di TPL e al servizio ferroviario, che in Liguria svolge un servizio quasi di tipo ´metropolitano´, doveva necessariamente avvenire secondo modalità innovative, funzionali alle caratteristiche delle aree da servire. L´asimmetria dello sviluppo edilizio rispetto alle urbanizzazioni (sezioni stradali insufficienti e inadatte a un servizio di linea) ha reso meno accessibile il trasporto pubblico ai ´nuovi residenti´ e sbilanciato lo ´split modale´ verso l´automobile. In questo scenario il nuovo servizio di trasporto pubblico si configura come alternativa all´uso dell´auto della quale ne conserva alcune peculiarità: la flessibilità dei percorsi, degli orari e i livelli di comfort.
Da una prima indagine (campione di 50 intervistati) si rilevano gli elevati livelli di soddisfazione da parte degli utenti (il 66% del campione lo ritiene ottimo e non si è registrato nessun giudizio negativo). Il servizio a chiamata viene utilizzato principalmente per soddisfare le esigenze di mobilità più erratiche (shopping, visite a parenti e amici) e soltanto in maniera marginale per studio e lavoro. Si rileva quindi che tale servizio è indirizzato prevalentemente verso quelle esigenze di mobilità caratterizzate da ´ritmi più lenti´. Infine il 79% del campione ha dichiarato che con il Drinbus ha ridotto i propri spostamenti in auto, giustificando in questo modo lo sforzo da parte del Ministero dell´Ambiente di indirizzare la popolazione verso modalità di trasporto più ´sostenibili´.
Gian Maria Honich e Valentino Zanin – Metismobility