Scheda: Protocollo d´intesa in tema di politica tariffaria per l´anno 2004-2005

                            Preso atto che                        Gli indirizzi di politica tariffaria assunti dalla Provincia autonoma di Trento per gli esercizi finanziari della passata legislatura, prevedendo un contenimento del livello di partecipazione

                   
         Preso atto che
                  
     Gli indirizzi di politica tariffaria assunti dalla Provincia autonoma di Trento per gli esercizi finanziari della passata legislatura, prevedendo un contenimento del livello di partecipazione dell´utenza alla copertura dei costi dei servizi, hanno contribuito sia a facilitare l´accesso ai servizi pubblici che a limitare il fenomeno inflativo manifestatosi successivamente all´introduzione dell´Euro (il grado di copertura dei costi con le tariffe nella scorsa legislatura ha segnato una non lieve regressione, dal 30,2% nel 1999 al 24,3% nel 2003).
     Tale politica deve ora essere rivista adottando strumenti di regolamentazione del sistema tali da garantire un recupero di efficienza sul piano della produzione ed erogazione dei servizi, ma anche un maggiore controllo delle dinamiche della domanda per mezzo di una maggiore responsabilizzazione dell´utenza nell´utilizzo dei servizi pubblici.
     Si ritiene, peraltro, opportuno improntare la politica tariffaria provinciale e, quindi, la commisurazione dello sforzo economico richiesto agli utenti dei servizi forniti dall´Amministrazione pubblica, alla valutazione delle effettive condizioni economiche, reddituali e patrimoniali dei medesimi, come precisato dall´articolo 6 della legge provinciale n. 3/1993 e alle dimensioni delle famiglie in modo da attuare un´attenta politica sociale.
     Per quanto concerne la famiglia, nei sistemi tariffari adottati in ambito nazionale, provinciale e comunale, esistono svariate tariffe che agevolano determinate categorie di utenti ma sono molto rare, invece, le tariffe adottate espressamente a sostegno del nucleo familiare in quanto tale, considerando, nella giusta modalità, le dimensioni del nucleo familiare.
     Si condivide che una parte rilevante della politica tariffaria è rivolta ad incidere sulla struttura dei costi dei servizi, ragione per la quale si ritiene importante aumentare la percentuale delle entrate tariffarie di copertura dei costi del servizio attraverso opportune politiche di reddito, di razionalizzazione nella gestione dei costi di servizio e di miglioramento del servizio erogato.

Visto

– il Documento preliminare per la formazione di un Protocollo d´intesa in tema di politica tariffaria, presentato dal Governo provinciale in data 1 giugno 2004, ai Comuni di Trento, Rovereto e Lavis, al Consorzio dei Comuni trentini, nonché alle tre segreterie generali delle confederazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil;
        
– l´´Intesa stralcio in tema di politica tariffaria nel trasporto pubblico per l´anno 2004-2005´, sottoscritta, in data 4 giugno 2004, da parte della Provincia, dei Comuni di Trento, Rovereto e Lavis, e delle segreterie generali di Cgil, Cisl e Uil, con la quale si è provveduto a delineare misure di adeguamento delle tariffe nel settore dei trasporti coerenti con la politica tariffaria definita dal sopra citato ´Documento preliminare´.

         Tutto ciò premesso
        
     considerate le valutazioni espresse e le istanze avanzate dalle confederazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil, in occasione della riunione di data odierna con l´amministrazione provinciale e la rappresentanza delle amministrazioni comunali trentine, fermo restando che gli eventuali aumenti tariffari decisi, in attesa della conclusione dei lavori del Tavolo per le politiche tariffarie, non dovranno superare i parametri del tasso di inflazione programmata,
                  
         si conviene di
                  
1. Istituire il Tavolo per le politiche tariffarie tra Provincia autonoma di Trento, Consorzio dei Comuni trentini (Comuni di Trento, Rovereto e Lavis) e Confederazioni sindacali che è chiamato a produrre, entro quattro mesi dal suo insediamento, una proposta tecnica complessiva che, tenuto conto degli obiettivi di politica equitativa e di politica per la famiglia e di un impegno a concertare misure organizzative tese a migliorare i servizi ed a razionalizzare i costi di produzione degli stessi, individui criteri e modalità per la revisione della politica tariffaria da attuarsi dall´anno 2005- 2006, anche attraverso l´omogeneizzazione delle strutture tariffarie, che rendano certi e trasparenti gli elementi di composizione della tariffa permettendo il confronto e la lettura dei dati di tutto il territorio.

2. Prendere atto, per l´anno 2004/2005, in attesa della definizione concertata di una politica tariffaria ai sensi del punto 1 del presente Protocollo d´intesa, delle politiche tariffarie attualmente vigenti nei principali servizi pubblici locali (servizio pubblico di acquedotto, di fognatura, di raccolta e smaltimento dei rifiuti , asili nido).

3. Effettuare una verifica periodica, di norma a cadenza annuale, al fine di esaminare l´efficacia degli interventi finalizzati al miglioramento dei servizi e al contenimento dei costi di gestione.

a) Sistema tariffario di competenza comunale

1. Servizi idrici: acquedotto, fognatura, depurazione:
    In attesa della definizione concertata della politica tariffaria, con riferimento al servizio pubblico di acquedotto, in base quanto disposto dalla Giunta provinciale d´intesa con la Rappresentanza Unitaria dei Comuni con deliberazione n. 110 del 15 gennaio 1999,  i Comuni provvedono, di anno in anno, ad un graduale e progressivo miglioramento del tasso di copertura dei costi.  Tale indirizzo vale pertanto anche per l´esercizio 2005.
     Con riferimento al servizio pubblico di fognatura, in base quanto disposto dalla Giunta provinciale d´intesa con la Rappresentanza Unitaria dei Comuni con deliberazione n. 2822 del 10 novembre 2000, i Comuni, con l´adozione della tariffa relativa al 2005, provvedono al completamento del percorso delineato a partire dall´esercizio 2001 verso la copertura dei costi.
     I Comuni inoltre si impegnano da subito, al fine del perseguimento dell´obiettivo di copertura dei costi di gestione, sia nella ricerca e relativa adozione di misure di recupero di efficienza, sia nel contenimento e nella gradualità degli aumenti tariffari gravanti sulle famiglie.

2. Raccolta e smaltimento dei rifiuti:
I Comuni che adottano ´la tariffa´ provvedono all´eventuale aggiornamento delle tariffe in quanto obbligati per legge al mantenimento della copertura dei costi del servizio.
I Comuni che applicano ´la tassa´ devono in ogni caso garantire la copertura minima di legge prevista nella misura del 50% dei costi.
I Comuni si impegnano a ricercare ed adottare misure di controllo e di recupero di efficienza gestionale al fine di contenere le tariffe applicate alle famiglie.

3. Asili nido:
I Comuni trentini si impegnano all´adozione di modalità omogenee nella determinazione della ricchezza familiare per la quantificazione della parte fissa delle tariffe applicate (retta mensile). In particolare, nella definizione delle tariffe degli asili nido, va tenuto altresì presente che il servizio rientra tra i progetti di riforma del sistema educativo e formativo provinciale, oltre che di sostegno alle politiche di accesso al lavoro e di aumento del tasso di occupazione femminile.

b) Sistema tariffario dei servizi educativi, dell´istruzione e della formazione
1. Prolungamento di orario nelle scuole dell´infanzia:
     Il concorso finanziario delle famiglie è così stabilito, in relazione alle ore richieste :
- 1 ora di prolungamento :   70 euro all´anno
- 2 ore di prolungamento : 140 euro all´anno
- 3 ore di prolungamento : 210 euro all´anno.
     Sono confermati anche nel 2004/2005 i casi in cui gli utenti possono accedere al servizio agevolato o gratuito.
        
2. Servizi di convitto e mensa nell´istruzione e nella formazione professionale
    - scuola materna e scuola dell´obbligo: 2.30 euro
    - scuole superiori: 2.75 euro
    - scuole elementari-medie-9° a.s., quota ridotta per 3/più figli: 1.53 euro
    - convitto allievi formazione professionale: 65 euro al mese
      studenti istruzione di secondo grado: 300 euro al mese

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