La discussione

Proposta di legge (Discussione e votazione): «Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 24 dicembre 1998, n. 45 e successive modificazioni: Norme per il riordino del trasporto pubblico regionale e locale

Proposta di legge (Discussione e votazione): «Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 24 dicembre 1998, n. 45 e successive modificazioni: Norme per il riordino del trasporto pubblico regionale e locale nelle Marche» Giunta (252)

PRESIDENTE. L´ordine del giorno reca la proposta di legge n. 252, ad iniziativa della Giunta.
Ha la parola il relatore di maggioranza, consigliere Tontini.

Presidenza del Vicepresidente
GILBERTO GASPERI

Roberto TONTINI. La presente proposta di legge è composta da un solo articolo il cui obiettivo è quello di modificare la precedente legge 45 sul trasporto pubblico locale, approvata da questa Regione in applicazione del decreto 422, il cosiddetto ´decreto Burlando´. Questo in quanto un articolo della scorsa finanziaria del Governo nazionale prevedeva una modifica al testo unico per l´assegnazione dei servizi pubblici locali, ricomprendendo in quella fase e in quella modifica al testo unico anche il trasporto pubblico locale e affermando che, a differenza di quanto scritto nel 422, per quanto riguarda l´assegnazione dei servizi pubblici locali potevano essere previsti alcuni criteri oltre alla esclusività dell´appalto attraverso la gara. Gli altri criteri erano casi eccezionali di assegnazione diretta a società pubblico-private qualora, all´interno della società pubblico-privata, il pubblico che si è scelto il partner privato attraverso gara o nel caso in cui la società ultima che si trovava ad avere assegnato il servizio, configurava la sua gestione così come l´avrebbe configurata una gestione diretta da parte del pubblico.
Questa modifica è stata approvata all´unanimità dalla Commissione ed oggi la portiamo in discussione al Consiglio.
Nel frattempo è subentrata una novità, poiché giovedì della scorsa settimana in Parlamento è stato discussa, nel maxiemendamento, anche l´approvazione del collegato ambientale, dove si dice che quell´articolo della finanziaria va ad essere modificato in quanto non si applica per il trasporto pubblico locale. Nonostante questo e tenuto conto che questo è stato approvato soltanto da un ramo del Parlamento e non sapremo se l´esito di questa decisione vedrà la sua conclusione come iter, con l´approvazione definitiva nell´altro ramo del Parlamento, e tenuto conto delle lunghe discussioni che in questi mesi si sono avute nella nostra regione, caratterizzate soprattutto dall´esigenza di cominciare a mandare avanti quel percorso, quel processo, che attraverso la gestione delle Province, la definizione dei piani di bacino deve passare ad una gestione moderna, più corretta ed appropriata di tutto il sistema del trasporto pubblico locale, siamo dell´opinione di riconfermare, nonostante questa ultima novità apportata, lo spirito della legge con l´auspicio che celermente si dia attuazione a livello provinciale all´applicazione della legge e al passaggio all´assegnazione dei servizi di trasporto pubblico con i nuovi criteri che qui sono previsti.

PRESIDENTE. Ha la parola il relatore di minoranza, consigliere Brini.

Ottavio BRINI. Dopo il rinvio dell´ultima seduta consiliare, oggi ritorna in aula questo argomento molto importante per il discorso dei trasporti. Eravamo già pronti nella precedente seduta a votare in modo favorevole e lo siamo oggi, ma su alcune cose dobbiamo ancora approfondire e riflettere.
L´impianto va bene, anche in prospettiva della legge che a livello nazionale dovrà essere chiarita sotto alcuni aspetti, ma su un argomento, sia in Commissione che in aula, vogliamo fare un approfondimento, e per questo abbiamo presentato un emendamento.
Due erano le ipotesi con cui è stato inserito l´argomento dei contratti di servizio stipulati a seguito dell´affidamento di cui al comma 1, dove si prevedeva l´obbligo di realizzazione del progetto di bigliettazione elettronica integrata, prevista dal piano del trasporto pubblico, mentre invece è poi passata, anche su nostra richiesta ? perché non è giusto obbligare le aziende a fare questo servizio ? la proposta di dire ´i contratti di servizio stipulati a seguito dell´affidamento di cui al comma 1 contengono i termini e le modalità di realizzazione del progetto di bigliettazione elettronica integrata prevista dal piano del trasporto pubblico di cui all´art. 13´.
Sostanzialmente eravamo d´accordo, infatti ci siamo sostenuti facendo solo alcune riflessioni. Una riguarda l´emendamento presentato. Se la Regione ha o aveva l´intenzione di obbligare le aziende ad avere questo servizio, era giusto che si facesse carico della spesa, poiché, essendo un servizio pubblico, è giusto che intervenga nel modo più adeguato per non creare ulteriori difficoltà alle varie aziende su cui anche oggi gravano grossi problemi, dando loro la possibilità di avere servizi più efficienti. A tal proposito abbiamo presentato un emendamento.
L´altra preoccupazione che anche il consigliere D´Angelo aveva manifestato con maggior vigore del sottoscritto era la necessità di capire se erano già stati individuati i modelli, perché in passato c´era stato un precedente che aveva creato qualche problema all´amministrazione pubblica. Chiedevamo quindi di verificare la possibilità di scelta delle macchine direttamente da parte della Regione. Questa è una richiesta che il gruppo di Forza Italia intende nuovamente porre all´attenzione del Consiglio regionale, perché su un problema così delicato, su cui in passato c´è stato qualche sbandamento, abbiamo posto al presidente e ai membri della Commissione di maggioranza, la necessità di verificare se vi fossero le condizioni, alla luce di quanto questa Giunta sta facendo con le Asl ? maggiore accentramento per quanto riguarda le gare ? di farlo direttamente, anziché farlo fare alle cinque società consorziate. Oggi infatti, per quanto riguarda le zone, le gare non si fanno più in sede locale, ma sopra una determinata somma queste gare vanno fatte in sede Asur. Riteniamo opportuno utilizzare la stessa procedura anche in questa circostanza, visto che già avete creato un precedente che, da quello che voi dite, sta anche dando dei risultati. Quindi non riusciamo a capire perché in questa fase volete passare alle cinque società consortili il controllo della gara. E´ un argomento che ci vede nettamente contrari per i due motivi che abbiamo detto: primo, la gara deve essere fatta dalla Regione Marche, perché non è sufficiente che la Regione dia l´indirizzo, ma la Regione deve fare la gara su indirizzi dati anche dalla Commissione. Non so se oggi ci sono le condizioni, ma occorre verificare e modificare le modalità della gara: non le cinque società consortili, ma l´ufficio della Regione Marche. Inoltre abbiamo presentato un emendamento nel quale indichiamo che il costo complessivo di questo progetto deve essere a carico della Regione e non 75% a carico della Regione e 25% a carico delle aziende.
Penso che anche il consigliere D´Angelo dirà qualche cosa, perché aveva approfondito ancor più di me i dubbi e le perplessità, quindi penso che anche oggi, con la sua coerenza di sempre, vorrà manifestare queste perplessità e questi dubbi che aveva manifestato anche in Commissione.
Il voto lo decideremo in base alla risposta che ci verrà data dall´assessore o dal presidente della Commissione.

PRESIDENTE. Ha la parola il consigliere D´Angelo.

Pietro D´ANGELO. Questo atto è importante, come è già stato detto. Va a incidere sul trasporto pubblico, che per i cittadini è un servizio di estrema importanza.
In riferimento alle affermazioni del collega Brini, dico che è vero, in sede di Commissione ho sollevato alcune perplessità relative ai partners privati che si assoceranno a quelli pubblici. Mentre il collega Brini chiede che sia fatta una modifica con emendamento, per coerenza io chiedo all´assessore ai trasporti di prendere un impegno affinché nella scelta dei partners privati da parte del pubblico ci sia una sorta di attenzione, perché è vero, in passato, soprattutto relativamente a questa materia dei trasporti, abbiamo avuto dei problemi. Quindi faccio solo una raccomandazione e chiedo vigilanza affinché non ci siano possibilità di scegliersi e comunque di condizionare tutto l´intervento previsto in questo atto.

PRESIDENTE. Ha la parola l´assessore Amagliani.

Marco AMAGLIANI. Sappiamo bene che in queste ore il Senato della Repubblica ha approvato il famoso collegato aziendale. Per la verità questa Regione ha aspettato per mesi che quella proposta di legge divenisse legge. Così non è stato e abbiamo ritenuto opportuno seguire la finanziaria, che prevedeva alcune possibilità che sono quelle che oggi vanno in aula. Riteniamo peraltro che attraverso questa scelta ci sia la possibilità di optare per la percorribilità del punto B, quindi affidamento a società a capitale misto pubblico-privato, evitando le gare, a condizione che il privato sia stato scelto attraverso gara ad evidenza pubblica. E´ del tutto evidente che non può che essere la società esistente, il consorzio pubblico, a mettere sul mercato quote di proprio capitale nei modi e nelle forme consentiti dalla norma.
Io prendo impegno a controllare tutto. La prima cosa da controllare è che le norme di questo Stato vengano rispettate sino in fondo, per cui, per quello che mi riguarda c´è l´impegno pieno in questo senso, sapendo che dopo questo passaggio la competenza piena passa alle Province come è giusto che sia, nel senso che noi stiamo chiudendo il contratto provvisorio con le aziende pubbliche e private, la Giunta regionale ha già adottato i criteri, per cui credo che nei prossimi giorni saremo in condizioni di firmare con le aziende stesse il contratto provvisorio che in qualche modo rimanda a loro l´autorizzazione piena fino al 30 giugno 2005. In questo arco di tempo il rispetto della norma che noi portiamo, quindi la modifica della legge 45.
Mi sembra che invece l´altra questione che veniva posta sia quella riguardante il 75% della bigliettazione automatica. Vorrei soltanto ricordarvi che quest´aula, approvando il piano triennale ha già approvato questa norma, per cui si prevede che il costo complessivo venga ripartito per il 75% con finanze regionali e per il 25% con finanze delle aziende. Non credo che sia opportuno ritornare su questa materia. Quest´aula ha stabilito che entro fine anno dovremo andare a una relazione in cui si stabilisca davvero quali sono i livelli di utenza all´interno di ogni provincia, in modo che il prossimo piano triennale possa basarsi anzi sul servizio reale svolto dalle varie società. Credo che la cosa che dovremmo fare è percorrere questa strada nella maniera più fruttuosa e più veloce possibile, perché questa è una delle condizioni per capire se poi la ripartizione chilometrica fra le province corrisponde esattamente ed effettivamente alle necessità.
Da questo punto di vista non posso accettare l´emendamento che è stato presentato, anche perché quest´aula, mi pare a larghissima maggioranza approvò il piano triennale che faceva questo tipo di previsione e debbo dire che è del tutto evidente che le aziende potrebbero anche ´tentare di…´, ma mi pare che non ci sia nemmeno una richiesta così forte, da parte delle aziende, sia pubbliche che private, di modificare quel comma. Credo che quell´emendamento non possa essere accettato, quindi chiedo un voto alla proposta di legge così com´è.

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione.
Articolo unico. Sono stati presentati due emendamenti, a firma, rispettivamente, dei consiglieri Brini e Tontini. Se passa il primo decade il secondo.
Ha la parola il consigliere Brini per illustrare il proprio emendamento.

Ottavio BRINI. Mentre prima si voleva obbligare le aziende ad installare queste macchinette, c´è un secondo passaggio in cui si dice ´si dà la possibilità´. In Commissione si è parlato del 75% a carico della Regione e del 25% a carico delle aziende. Siccome questa è una richiesta che fa la Regione alle varie aziende, riteniamo opportuno che sia la Regione a farsi carico di questa somma, per far sì che la stessa Regione faccia la gara e che quel 25% non sia un alibi per far fare la gara alla società consortile. Se non verrà accolto questo emendamento noi faremo una battaglia fino in fondo e voteremo contro.

PRESIDENTE. Ha la parola il consigliere Tontini.

Roberto TONTINI. Il consigliere Brini aggiunge, riprendendo l´emendamento approvato a maggioranza dalla Commissione, una parte in riferimento al fatto che tale operazione deve essere fatta a totale carico della Regione Marche. Quello che vorrei sottolineare, riconfermando quanto detto dall´assessore, è lo spirito del dibattito che c´è stato in Commissione, che ha portato all´approvazione dell´emendamento da me sottoscritto, con l´astensione dei colleghi della minoranza. Lo spirito era quello di rendere più flessibile l´emendamento e dare un forte indirizzo perché questo strumento della bigliettazione elettronica si realizzi, rimandandolo in termini di flessibilità, ai modi che saranno definiti attraverso la convenzione che assegna la gestione del servizio.
Vorrei sottolineare un fatto, sull´importanza di questa bigliettazione elettronica. Con l´attuazione di questa legge, la gestione di tale materia passa alle Province e in capo alla regione rimane la programmazione regionale. Lo strumento della bigliettazione elettronica è l´unico strumento reale e concreto che la Regione potrà avere per conoscere i reali flussi di trasporto pubblico locale nelle varie realtà, strumento indispensabile per poter poi programmare secondo quanto previsto dalle funzioni che rimangono in capo alla Regione.
L´emendamento rende più flessibile questo fatto e rimanda al piano triennale dei trasporti, che fissava 75-25 in termini di percentuali. La stessa definizione della convenzione con la Provincia avrà forse una flessibilità tale da consentire anche altre forme che potranno essere di intervento da parte delle stesse Province, non soltanto delle Regioni per quanto riguarda la realizzazione di questo atto. Siamo quindi in presenza di un emendamento che è stato reso più flessibile per venire incontro alla realizzazione di tutta l´operazione, che ci fa dire che non è opportuno ingessare con l´emendamento, quindi siamo per non approvare l´emendamento stesso.

PRESIDENTE. Ha la parola il consigliere Brini.

Ottavio BRINI. Siccome è una materia molto importante e delicata, per dare un segnale positivo ? ci auguriamo che la maggioranza faccia altrettanto, perché fare muro contro muro renderebbe le cose più difficili ? siamo disponibili a ritirare l´emendamento, purché si recepisca come raccomandazione.

PRESIDENTE. Ha la parola l´assessore Amagliani.

Marco AMAGLIANI. Questa raccomandazione è accettata, nel senso che è del tutto evidente che, nel momento in cui andremo a trasferire il contratto stesso, dovremo andare a un accordo con l´altra parte, quindi verificheremo lì la possibilità di raggiungere l´accordo, che dobbiamo raggiungere anche con loro.

Ottavio BRINI. Ritiro l´emendamento.

PRESIDENTE. Emendamento n. 2 a firma Tontini. Lo pongo in votazione.

Il Consiglio approva

Pongo in votazione il coordinamento tecnico.

Il Consiglio approva

Pongo in votazione l´articolo unico e, con esso, l´intero testo di legge.
Ha la parola il consigliere Ciccioli.

Carlo CICCIOLI. All´inizio non avevo dato molto peso a questa proposta di legge che, di fatto, è un cambiamento rispetto ai precedenti indirizzi, in quanto lascia una discrezionalità molto più ampia per quanto riguarda l´assegnazione della rete, del traffico, tanto è vero che tante altre Regioni italiane sulla scorta della nostra decisione si dovrebbero indirizzare ad approvare leggi analoghe.
Mi sento di dire che tutto sommato, da una situazione che era fortemente coartata da decisioni, si torna a un ambito in cui si può decidere con un raggio più forte di scelte.
Diamo voto favorevole, anche perché la proposta è stata oggetto di consultazione e di concertazione con tutti gli interessati, sia del pubblico che del privato.

PRESIDENTE. Ha la parola il consigliere Procaccini.

Cesare PROCACCINI. Oggi la Regione Marche adempie ad un compito non solo formale: quello di recepire il dettato del nuovo articolo 117 della Costituzione. Tuttavia questa possibilità può diventare una reale possibilità politica di cambiare il corso della gestione dei servizi, che da qualche anno a questa parte è stata di cosiddetto tipo economico, e comunque sulla strada della privatizzazione.
Questa possibilità che oggi viene iscritta, dell´affidamento di primo acchito a società pubbliche, secondo noi è una opzione da perseguire, perché il trasporto pubblico locale, sia quello urbano ma anche quello extraurbano, insieme ad altri servizi, costituisce uno dei servizi essenziali.
Esperienze di altri paesi del mondo, in particolare dell´Inghilterra, degli Stati Uniti e dell´America Latina, hanno dimostrato che la privatizzazione tal quale del trasporto pubblico locale ha portato alla triplicazione delle tariffe. Questo è avvenuto per il trasporto, è avvenuto per la gestione del ciclo delle acque, anzi la privatizzazione del ciclo delle acque, su cui i Comunisti italiani hanno presentato un sto di legge per la gestione pubblica, in alcuni paesi dell´America Latina ha portato alla triplicazione delle tariffe e contro la protesta popolare, contro quella privatizzazione sono stati indetti il coprifuoco e la legge marziale. Quindi parliamo di questioni che attengono alla necessità di una fruizione dei trasporti e di un servizio essenziale come i trasporti, on già di tipo economico ma di tipo sociale. Sappiamo che è ampia la forbice tra la necessità popolare di una diffusione dei trasporti intesa come servizi anche ai Comuni e le possibilità economiche. Dobbiamo fare delle scelte significative. Ecco perché noi diciamo che la migliore sintesi per giungere all´eliminazione degli sprechi che ci sono stati nel regime delle concessioni ? perché la legge regionale, ha tenuto conto dei ´decreti Burlando´ che avevano aspetti in larga parte negativi ? è quella del sistema di trasporto a contratto. Dentro questo nuovo sistema dovremmo fare anche una verifica, vale a dire che la scelta secondo noi irrinunciabile di una gestione pubblica dei trasporti, con società miste a maggioranza pubblica, deve costituire una fase transitoria di un consolidamento di società che possano essere immesse anche sul mercato futuro. Questo è essenziale, è nell´interesse anche dei privati, che oggi in larga parte, anzi in larghissima parte, nelle Marche, gestiscono il trasporto pubblico.
Se non si andasse alla formazione di società miste a direzione maggioritaria pubblica, gli stessi privati, rispetto all´ipotesi della gara, sarebbero spazzati via dal panorama delle Marche, dal panorama sociale e produttivo, perché non avrebbero più alcuna possibilità di far fronte, di concorrere o di competere con colossi nazionali e multinazionali.
La proposta e la scelta devono essere allora quelle della gestione pubblica per un fattore economico e per un fattore sociale. Chi dovesse perseguire fino all´ultimo la necessità della privatizzazione lo farebbe solo su una base ideologica, non suffragata dai fatti, perché la privatizzazione di altri servizi ha portato a minori risorse e a maggiori difficoltà sociali.
Il gruppo dei Comunisti italiani voterà questa legge, proprio perché la politica dovrebbe, nella prospettiva, orientare la nuova fase, quella della gestione pubblica.

PRESIDENTE. Ha la parola il consigliere Giannotti.

Roberto GIANNOTTI. Dichiaro la piena condivisione dei contenuti espressi dal collega Brini e dichiaro che l´atteggiamento del nostro gruppo è legato alla disponibilità espressa dall´assessore a valutare la raccomandazione attraverso la quale abbiamo mantenuto la richiesta contenuta nell´emendamento che abbiamo ritirato.
Per questo motivo il nostro gruppo voterà a favore di questo provvedimento.

PRESIDENTE. Pongo in votazione la proposta di legge.

Il Consiglio approva

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