Le attività, di mediazione culturale sulla strada sono partite subito. Da mercoledì 28 gennaio 2004 le cinque squadre, formate da un dipendente ctp e da due operatori culturali della CARITAS
Le attività, di mediazione culturale sulla strada sono partite subito.
Da mercoledì 28 gennaio 2004 le cinque squadre, formate da un dipendente ctp e da due operatori culturali della CARITAS hanno lavorato dalle ore 6.00 alle 9.00 lungo la tratta della linea M1 (Napoli-Modragone/Baia Domizia), percorso frequentato da molti immigrati di varia provenienza specie sul segmento Torre di Pescopagano/Pinetamare/Lago Patria.
La novità del primo giorno è stata accolta con sorpresa sia dagli operatori di esercizio in quel momento alla guida sia dai clienti locali che normalmente utilizzano i nostri servizi. Si è evidenziata subito la volontà di tutti a voler collaborare e partecipare in prima persona.
La prima settimana ha riguardato essenzialmente un´azione di informazione dei clienti.
Gli operatori dellactp in sinergia con gli operatori CARITAS hanno fornito tra l´altro: indicazioni utili, informazioni tecniche sui titoli di viaggio e sulle diverse tipologie di linea.
Si è inoltre ad esempio cercato di informare i clienti sulla necessità di lasciare libero quanto più possibile il corridoio centrale dell´autobus e la visuale dell´autista. L´impegno dei mediatori della CARITAS è stato determinante ed in alcuni casi risolutivo, quando si è trattato di far comprendere, nella lingua d´origine, il motivo dell´intervento.
È emerso anche che un´alta percentuale di immigrati, per le loro condizioni economiche, richiedono di poter usufruire di abbonamenti mensili con qualche agevolazione tariffaria.
Gli operatori ctp e gli operatori CARITAS propongono anche di potenziare le corse, in particolare sulla tratta Torre di Pescopagano-Licola.
Va detto che l´apporto degli operatori della CARITAS è rilevante e determinante perché facilitano la comunicazione rimuovendo il senso di insicurezza spesso presente a bordo degli autobus.
Altrettanto determinante è la presenza degli operatori della Ctpche svolgono attività di mediazione e di supporto fra i clienti abituali delle linee esercitate.
In conclusione si può dire che, nel bilancio dei primi giorni di attività, appare raggiungibile l´obiettivo del rispetto delle reciproche culture. Il gruppo di operatori impegnati nel progetto ha riconosciuto che la propria cultura è una possibilità tra le altre, che non esiste tra esse un ordine gerarchico e che una cultura non può essere giudicata da un´altra.