Roma. Presentato il 1° rapporto progetto ´Qualità ambientale nelle aree metropolitane italiane´ promosso dall´Apat

Roma. Presentato il 1° rapporto progetto ´Qualità ambientale nelle aree metropolitane italiane´ promosso dall´Apat

Il progetto pluriennale arriva a supporto della pianificazione e gestione dell´ambiente urbanoAll´evento partecipano gli assessori all´Ambiente ed alla Mobilità di alcune principali città italiane Otto città al microscopio. Il primo

Il progetto pluriennale arriva a supporto della pianificazione e gestione dell´ambiente urbano
All´evento partecipano gli assessori all´Ambiente ed alla Mobilità di alcune principali città italiane

Otto città al microscopio. Il primo rapporto progetto  ´Qualità ambientale nelle aree metropolitane italiane´ mette in evidenza la realtà di Milano, Torino, Genova, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Palermo andando a vagliare consumi energetici, emissioni in atmosfera, concentrazione di PM10 e rilevando dati preoccupanti.
Al capitolo trasporti, ad esempio, il rapporto mette in evidenza volumi di traffico in costante crescita. Volumi che raggiungono valori elevatissimi sia all´interno sia in prossimità delle aree metropolitane, aggravando la congestione e rendendo problematica l´ulteriore riduzione delle emissioni in atmosfera di inquinanti e l´inversione di tendenza delle emissioni di gas serra.
Il tasso di motorizzazione colloca l´Italia al secondo posto nelle statistiche europee tra i paesi con il maggior numero di autovetture per abitante ed al primo posto in un confronto internazionale sulle aree urbane. Nelle 8 principali  città italiane, dove risiede il 14% della popolazione, il numero di pedoni deceduti in seguito ad incidenti è pari al 23,2% del totale nazionale.

Lo sguardo alle 8 città mette in luce una serie di messaggi chiave. In fatto di dati demografici e distribuzione territoriale a Genova e Roma il 70% circa della popolazione è concentrata nel comune, mentre all´opposto per Firenze il comune ha solo il 25% della popolazione provinciale. Le altre città registrano valori compresi tra il 33 e il 53%.
La superficie comunale di Torino e Firenze è il 2% di quella provinciale, quella di Palermo il 3%, quella di Bologna il 4%, mentre dall´altro lato quella di Roma è ben il 24%. Valori intermedi per Milano (9%), Napoli (10%) e Genova (13%).

In fatto di consumi energetici e emissioni di gas serra gli stessi sono in aumento nelle due zone metropolitane (Torino e Bologna) per le quali si dispone di informazioni.
Rispetto alle emissioni comunali totali, il settore trasporti contribuisce in tutte e otto le città per più del 70% delle emissioni di PM10 primario1 e di ossidi di azoto, per più del 95% delle emissioni di benzene, per il 60-70% delle emissioni di composti organici (che, con gli ossidi di azoto, sono precursori dell´ozono), per più dell´85% delle emissioni di monossido di carbonio.
In tutti e otto gli agglomerati vi sono seri problemi di rispetto dei valori limite di concentrazione in aria di PM10, valori limite che entrano in vigore a partire dal 2005. Preoccupazioni destano pure le concentrazioni di ozono e biossido di azoto, i cui nuovi valori limite entrano in vigore nel 2010. Per tutti questi inquinanti è difficile ravvisare, sulla base delle informazioni disponibili, una chiara tendenza alla diminuzione delle concentrazioni.
Il benzene, le cui concentrazioni in aria mostrano una tendenza al decremento, mostra tuttavia alcune criticità in corrispondenza di siti stradali. Da valutare con attenzione è pure la tendenza all´aumento delle concentrazioni di idrocarburi policiclici aromatici registrata in una delle otto realtà urbane.

Acque, rifiuti, sostenibilità locale, natura…

La preparazione del ´Rapporto annuale di qualità dell´ambiente urbano´ è prevista fra le pieghe della missione del  Dipartimento Stato dell´ambiente e metrologia ambientale dell´APAT5. Questo compito è attribuito in particolare al Settore Fattori di inquinamento urbano del Servizio Inquinamento atmosferico ed ambiente urbano, che afferisce al citato Dipartimento dell´Agenzia. Stante la molteplicità dei temi sottesi e la complessità delle problematiche trattate, la realizzazione del Rapporto annuale va fatta ´coordinandosi con gli altri servizi e settori´.
Per strumentare adeguatamente la realizzazione del Rapporto, il Dipartimento Stato dell´ambiente e metrologia ambientale ha avviato a fine 2003 il progetto ´Qualità ambientale delle aree metropolitane italiane´. Si tratta di un Progetto intertematico pluriennale i cui obiettivi principali sono:
1. raccogliere ed elaborare un´informazione accurata, che rappresenti la realtà dei problemi ambientali degli agglomerati urbani nel suo evolversi;
2. individuare le cause per cui non in tutte le città si prendono i migliori provvedimenti ed identificare le possibili barriere;
3. proporre misure ed azioni specifiche per superare queste barriere ed acquisire una visione prospettica su cosa possa essere realisticamente perseguito nel medio termine.

Per saperne di più…

Manuela Michelini – clickmobility.it
(16-12-2004)

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