Trattamento economico di malattia degli autoferrotranvieri

INTERROTTA LA TRATTATIVA: L'ULTIMO CONFRONTO ASSTRA-SINDACATI HA PRODOTTO NUOVA FRATTURA

INTERROTTA LA TRATTATIVA: L'ULTIMO CONFRONTO ASSTRA-SINDACATI HA PRODOTTO NUOVA FRATTURA

I sindacati rispondono dichiarando uno sciopero nazionale di 24 ore per mercoledì 21 settembreAsstra chiede l'intervento della presidenza del Consiglio dei ministri

Nuova interruzione sul fronte della trattativa per il trattamento economico di malattia degli autoferrotranvieri.
Al termine delL'ultima giornata di confronto fra Asstra, L'associazione delle aziende di trasporto pubblico locale, e la rappresentanza sindacale di categoria, si registra ancora una volta il mancato accordo.

"Le organizzazioni sindacali hanno ritenuto di non poter accogliere la proposta presentata da ASSTRA per definire il trattamento di malattia degli autoferrotranvieri, una proposta che è condizionata dalle disponibilità economiche ipotizzabili per la copertura dei costi – hanno spiegato i vertici di Asstra -. Il sindacato ha concluso L'incontro minacciando L'indizione di un ulteriore sciopero a sostegno della rivendicazione, ASSTRA da parte sua ha sollecitato L'intervento della presidenza del Consiglio dei ministri per sbloccare la situazione fortemente condizionata dalle condizioni economiche del settore".

L'incontro si è tenuto per affrontare nuovamente la questione legata al trattamento di malattia degli autoferrotranvieri, dopo che il comma 148 della legge finanziaria 2005 ha equiparato il trattamento INPS per gli addetti del settore trasporti pubblici locali a quello dei lavoratori delL'industria.

L'impossibilità di trovare un accorso sulla vertenza ha già spinto le segreterie nazionali di  Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti a dichiarare un nuovo sciopero di 24 ore del tpl per mercoledì 21 settembre.

"Nel corso degli ultimi incontri si è verificato che la posizione di Asstra è ancora ferma sul tema della sostenibilità economica del trattamento di malattia – spiegano in un comunicato unitario le tre sigle sindacali -.
Le diverse proposte che sono state avanzate dalle controparti, tutte inaccettabili, tendono a trasferire sui lavoratori il costo della malattia e,  in nessuna occasione,  le controparti sono state in grado di produrre una proposta compiuta tale da far svoltare la trattativa verso la conclusione.
E’ molto grave che dopo tutti questi mesi, il Governo, le Regioni e i Comuni si siano  totalmente disinteressati del  problema contribuendo ad accrescere  un  conflitto sociale che ha già prodotto 3 scioperi nazionali.
Invitiamo tutti i soggetti interessati: controparti e Istituzioni,  a una  precisa assunzione di responsabilità  tale da consentire la conclusione della vertenza nazionale.
La compattezza della categoria in occasione degli scioperi proclamati  deve far riflettere tutti, è necessario ed urgente  il ripristino del tavolo negoziale e la risposta all’esigenza dei lavoratori a veder garantito il diritto alla retribuzione nel periodo di malattia".

Durante l’astensione dal lavoro saranno garantiti i servizi minimi indispensabili, secondo le fasce orarie garantite previste dagli accordi locali o dalla prassi vigente.
Le strutture territoriali provvederanno a comunicare alle aziende entro e non oltre il giorno 10  settembre  2005 eventuali modalità di applicazione difformi dalle vigenti fasce orarie o nei casi in cui esse non fossero assolutamente già previste.Manuela Michelini – clickmobility.it

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