TRENTO. ACCORDO DI PROGRAMMA SULLA QUALITÀ DELL'ARIA: ARRIVA IL CONSENSO DI TUTTE LE REALTÀ DEL TRENTINO

TRENTO. ACCORDO DI PROGRAMMA SULLA QUALITÀ DELL'ARIA: ARRIVA IL CONSENSO DI TUTTE LE REALTÀ DEL TRENTINO

Il programma pluriennale sugli interventi affronta, per la prima volta, il  problema inquinamento sotto il profilo strutturale degli interventi“Un patto tra cittadini, imprese, università, enti ed associazioni” spiega l’assessore Gilmozzi

Siglato il piano pluriennale per la qualità delL'aria.
Dopo il via libera arrivato lo scorso 29 ottobre con la delibera della giunta provinciale, l’Accordo di programma sulla qualità dell’aria ha da ieri  il consenso – seppur con qualche distinguo – di tutte le maggiori realtà territoriali del Trentino: Consorzio dei Comuni, le amministrazioni trentine interessate alle misure antitraffico, Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente, azienda provinciale per i servizi sanitari, Trentino Trasporti, Trentino Servizi, Itea, Università degli Studi di Trento, la maggioranza delle associazioni di categoria, istituti bancari, enti pubblici e privati. Le realtà citate hanno sottoscritto  quello che il presidente della Provincia autonoma di Trento Lorenzo Dellai ha definito “un’impegno comune di tutte le istituzioni” e che l’assessore provinciale all’ambiente Mauro Gilmozzi ha riassunto come un “patto con il territorio per migliorare la qualità dell’aria”.

Entrando nel merito si tratta di un  piano pluriennale che, per la prima volta, affronta il problema inquinamento (in particolare le polveri sottili, PM10) sotto il profilo strutturale degli interventi, diversificando le condotte a seconda delle fonti di inquinamento. L’accordo di programma individua precise azioni per contrastare l’inquinamento da PM10, tenuto conto che esso deriva sì da traffico (40%) ma anche da riscaldamento (40%), imprese ed altri fonti (20%).

Il tema della qualità dell’aria presenta un elevato tasso di problematicità e complessità. Il risanamento e il mantenimento di una buona qualità dell’aria implicano azioni, misure e comportamenti di breve, medio e lungo periodo. Se per il breve periodo ci si affida appunto al Piano d’azione, a medio e lungo periodo sarà l’Accordo di programma sulla qualità dell’aria a scandire tempi e forme di intervento.
Obiettivo generale dell’Accordo di programma è, in sintesi, la definizione di una strategia d’azione comune e di ampio respiro per il raggiungimento o il mantenimento – nel medio e lungo periodo – di elevati livelli di qualità dell’aria. Un obiettivo raggiungibile, considerando tra l’altro che in Trentino la qualità dell’aria è di molto migliorata negli ultimi trent’anni e che attualmente essa presenta parametri assai più positivi – come dimostrano i dati storici – rispetto a realtà territoriali limitrofe.

L’Accordo prevede una serie di impegni fondamentali per Provincia, Comuni e tutte le parti sottoscriventi.
Gli “assi” sui quali si muove sono cinque:

promozione dei veicoli a basso impatto ambientale;
promozione di impianti termici ad elevata efficienza energetica o che utilizzano fonti rinnovabili;
riduzione dell’impatto energetico e ambientale nell’edilizia;
controllo della circolazione stradale e intensificazione del trasporto pubblico;
campagna di sensibilizzazione e responsabilizzazione per l’adozione di buone pratiche e comportamenti sostenibili.
Oltre agli  incentivi per sostituire o trasformare il vecchio veicolo, lo stesso Accordo di programma affianca al Progetto Metano misure di sostegno e di finanziamento agevolato (che saranno definite entro l’autunno 2005) da parte di istituti bancari e società di leasing.
Tali misure riguardano la sostituzione o trasformazione dei vecchi veicoli e la sostituzione e/o adeguamento degli impianti termici.
Fulcro dell’Accordo è poi la campagna di informazione e sensibilizzazione della cittadinanza, a cui si affiancherà anche l’azione dei Comuni.
Sul fronte dell’inquinamento da traffico, l’Accordo distingue tra misure sui collegamenti interstatali (con l’individuazione del corridoio sensibile del Brennero, il raddoppio della ferrovia del Brennero), il traffico urbano e il traffico da collegamento interregionale, per il quale saranno necessari accordi con altre realtà regionali per il controllo e la mobilità.

Le misure Manu Mich. – clickmobility.it

Left Menu Icon