LOTTA ALLO SMOG: DELEGAZIONE ANCI INCONTRERÀ IL MINISTRO MATTEOLI DOPO-DOMANI

LOTTA ALLO SMOG: DELEGAZIONE ANCI INCONTRERÀ IL MINISTRO MATTEOLI DOPO-DOMANI

Il sindaco Albertini anticipa alcuni temi che saranno al centro dell'incontro di mercoledì

Saranno le strategie globali a risollevare le sorti delL'ambiente.
Gabriele Albertini, sindaco milanese, si dimostra convinto e anticipa alcune delle tematiche che saranno al centro dell’incontro tra la delegazione Anci e il ministro dell’Ambiente, Altero Matteoli, in programma il prossimo 16 febbraio a Roma.

“Serve una strategia globale che vada ben oltre ai provvedimenti tampone o alle semplici delibere comunali” sottolinea.
Albertini va così al nocciolo della questione, per trovare soluzioni radicali nella lotta allo smog.
“I più recenti studi e analisi – sottolinea – hanno evidenziato come gli sforzi, il profondere di risorse ed energie di Milano per arginare lo smog siano inutili se non si inquadra il problema come un fenomeno riguardante tutta la Pianura Padana: quattro regioni, 18 milioni di abitanti, milioni e milioni di autoveicoli. I limiti imposti dall’attuale legislazione non solo rischiano di bloccare Milano, ma tutto il Nord Italia. Un effetto domino che finirebbe per paralizzare l’economia dell’intero Paese. A problemi di così ampia scala, dove è la stessa caratteristica geografica a inficiare ogni sforzo, servono risposte a tutto campo: interventi legislativi, tecnici, fiscali”.

Ma se il problema inquinamento di tutto il “catino padano” rappresenta uno dei temi “caldi” dell’incontro, il sindaco di Milano si sofferma su due altri punti cardine delle proposte milanesi e dell’Anci.
“Una risposta deve venire dall’applicazione delle nuove tecnologie. L’adozione di carburanti e combustibili a basso impatto ambientale sono un passo fondamentale. Ogni agevolazione nel loro impiego e utilizzo è una priorità. Ma Milano, da sola, non può sostenerne gli oneri. Ancor più difficile per le altre grandi città o per i piccoli comuni. Il mercato deve essere incentivato e orientato con contributi o sgravi fiscali”.

Terzo punto riguarda invece il parco circolante.
“Accorciare il ciclo di rottamazione, prevedere incentivi per il rinnovo, soprattutto dei veicoli commerciali diesel non catalizzati – conclude Albertini – garantirebbe un abbattimento di circa un terzo dell’inquinamento atmosferico totale. I tecnici su questo non hanno dubbi e i politici non possono non tenere in considerazione questi dati che riguardano la salute dei cittadini. E’ un’opzione tecnicamente percorribile in breve tempo, offre risultati immediati e di notevole portata. Per i veicoli immatricolati prima del 1993, i più inquinanti, si potrebbero restringere ulteriormente le fasce orarie per la loro circolazione”.M. Gio. M. – clickmobility.it

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