Le città italiane attendono ancora di confrontarsi seriamente con il Governo sugli stanziamenti da assegnare alla lotta allo smog” sostiene l'Anci
Oggi sono gli incentivi per L'acquisto dei ciclomotori, la settimana scorsa era L'inadeguatezza del "decreto antismog" approvato dal Senato. Per L'Anci la storia non cambia e cataloga i due provvedimenti sullo scaffale "inadeguati".
"Mentre tutte le città italiane attendono ancora di confrontarsi seriamente con il Governo sugli stanziamenti da assegnare alla lotta allo smog, il Ministro Matteoli firma un accordo con l’Ancma relativo allo stanziamento di 25 milioni di euro per l’acquisto di ciclomotori ‘euro2’ – sostengono L'associazione dei Comuni italiani -. Un accordo che non prevede nemmeno la rottamazione dei vecchi ciclomotori ‘euro0’, altamente inquinanti".
L'Anci si domandano quale sia "la ratio di simili iniziative grazie alle quali il parco dei ciclomotori che viaggiano nelle nostre città aumenterà, lasciando sostanzialmente immutato il numero di mezzi inquinanti ancora in circolazione".
Nel sottolineare che l’accordo siglato ieri prevede la messa a disposizione di fondi assolutamente insufficienti a risolvere il problema, l’ANCI ricorda che, come ha più volte affermato il sindaco di Roma Walter Veltroni "solo per consentire il ricambio dei ciclomotori inquinanti che circolano nella Capitale (circa 150.000) sarebbero necessari 50 milioni di euro. Il raffronto fra questa cifra e quella messa a disposizione del Ministro Matteoli fa capire la portata minima della iniziativa".
"E se a questo si aggiunge che essa non porterebbe automaticamente alla riduzione del numero di ciclomotori inquinanti, viene da domandarsi quale sia l’utilità di azioni di questo genere. Non sarebbe forse più utile prevedere, come l’ANCI ha sempre richiesto, un pacchetto complessivo di azioni da mettere in campo, riconducendo in questo ambito tutte le somme disponibili, anzichè disperderle in mille rivoli, spesso (come in questo caso) di scarsa utilità?".
L'Anci si interroga commentando anche L'approvazione al Senato, della scorsa settimana,del cosiddetto ‘decreto antismog’.
"Un provvedimento totalmente inadeguato a fornire risposte al problema dello smog nelle città, che si va sempre più aggravando" ricorda Leonardo Domenici, presidente Anci -.
Il testo – sottolinea Domenici – non raccoglie neanche una delle proposte avanzate nelle sedi istituzionali dall’ANCI, volte a potenziare il trasporto pubblico, ammodernare il parco dei veicoli (pubblici e privati) circolanti e migliorare le infrastrutture per la mobilità".
I Comuni si sentono abbandonati "si è solo perso tempo in riunioni inutili, con rassicurazioni dimostratesi infondate da parte del Governo".
Il decreto varato la scorsa settimana "non fa altro che mettere nero su bianco ciò che il Ministro Matteoli prospettò all’ANCI a metà febbraio. In quella stessa occasione, il Ministro ammise che servivano fondi aggiuntivi, non essendo altrimenti risolvibile il problema smog nelle città".
"La risposta del Governo – conclude Domenici – é invece tutta in questo provvedimento che non prevede nulla di aggiuntivo per il 2005, nonostante la situazione si stia ulteriormente aggravando in tutte o quasi le grandi e medie città. Solo nel 2006 sarebbero invece previsti finanziamenti per 140 milioni, a fronte della quantificazione delle somme necessarie per affrontare seriamente il problema, fatta da ANCI, pari a 500 milioni di euro l’anno per quattro anni".M. Gio. M. – clickmobility.it