Le conclusioni del  Workshop “Trasporto pubblico: strumenti e strategie”

PERUGIA. TRASPORTO: LE AZIENDE EUROPEE DICHIARANO GUERRA ALLE AUTO E SI ALLEANO CON L'UTENZA

PERUGIA. TRASPORTO: LE AZIENDE EUROPEE DICHIARANO GUERRA ALLE AUTO E SI ALLEANO CON L'UTENZA

Le aziende si pongono un obiettivo primario: potenziare il trasporto collettivo per limitare l'uso dell'autoCostruire “Un modello unitario di comunicazione europea” spiega Marcello Panettoni

Una guerra a tutti gli effetti quella dichiarata alle auto dalle aziende di trasporto europee.
A convegno i giorni scorsi a Perugia in occasione del Workshop “Trasporto pubblico: strumenti e strategie”  organizzato dal Comitato Unione Europea dell’UITP, dall’Asstra e da Apm, le aziende si sono espresse senza mezzi termini contro le auto alleandosi con L'utenza.

Guardare la città attraverso il finestrino di un autobus e non attraverso il cruscotto di una vettura è diventato L'obiettivo primario delle aziende europee del tpl, unite dalla volontà di potenziare il trasporto collettivo per far circolare nelle città il minor numero di auto possibile.

Alla tavola rotonda perugina si sono seduti i massimi esperti del settore inglesi, tedeschi, italiani e francesi che hanno lanciato una sfida per raggiungere L'obbiettivo.
Le tante realtà chiamate a raccolta hanno messo in chiaro la necessità di “fare leva sugli utenti – elettori”, incidere sulle loro esigenze e dare voce alle richieste "per costringere chi governa e chi amministra ad investire maggiormente sul trasporto pubblico che rappresenta un’opzione indispensabile per incrementare la vivibilità delle città, diminuire l’inquinamento atmosferico, garantire la sicurezza, praticare il risparmio energetico".

“Perché le nostre indicazioni siano ascoltate – ha detto il presidente di Asstra e di Apm Marcello Panettoni – bisogna costruire un modello unitario di comunicazione a livello europeo. Occorre far capire che il trasporto pubblico nei centri urbani rappresenta un grande fattore di coesione sociale, un elemento di sviluppo anche economico e occupazionale, una garanzia per la sicurezza dei cittadini e un elemento fondamentale per corrette politiche ambientali. Dobbiamo quindi avere due livelli di comunicazione: uno rivolto alle istituzioni e l’altro all’utenza. Il messaggio non deve essere costruito per segmenti di mercato. Il sistema di trasporto collettivo si deve rivolgere a tutti senza distinzione di reddito o di posizione sociale. Deve garantire la mobilità a tutti. Solo così si può eliminare quella contraddizione tra auto private, traffico intenso e miglioramento della qualità della vita, che rappresenta il problema centrale di tutte le città”.Manu Mich. – clickmobility.it

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