Il taglio di 6 milioni di euro danneggia le aziende e pregiudica i servizi”La situazione sta diventando insostenibile” sottolinea l'assessore provinciale ai trasporti Quinto Piol
Situazione insostenibile per il tpl. Sotto i riflettori finiscono i "mancati" finanziamenti ed è la Provincia a sollevare la questione.
Con L'ultima legge finanziaria la Regione ha tagliato per 6 milioni di euro il fondo destinato al trasporto locale, fondo per altro rimasto inalterato dal 1996.
Questo provvedimento ha creato una situazione di grande difficoltà finanziaria per le aziende di trasporto pubblico che operano nel Veneto.
Le società concessionarie del servizio hanno promosso un ricorso al Tar del Veneto contro la Regione e gli enti locali affidatari del servizio.
La Regione non ha dato ancora alcuna risposta alle pur numerose prese di posizione da parte degli enti locali.
Ed è questa situazione che ha condotto la Provincia di Belluno, esaminata la situazione in una riunione di giunta, a produrre una delibera ad hoc chiedendo alla Regione una "sollecita adozione di tutti i provvedimenti necessari per dare certezza sia giuridica che finanziaria L'affidamento dei servizi minimi di trasporto pubblico locale, incrementando le risorse assegnate".
"La situazione sta diventando insostenibile – afferma L'assessore provinciale ai trasporti Quinto Piol – è incredibile come invece di adeguare un fondo il cui importo è bloccato da oltre sette anni, la Regione lo abbia addirittura ridotto sensibilmente. Pur in questa situazione di incertezza anche di carattere giuridico i servizi vengono assicurati grazie al senso di responsabilità delle amministrazioni provinciali e comunali e delle aziende di trasporto".
La questione è stata affrontata, oltre che dagli enti locali, in un incontro della terza commissione delL'Urpv (Unione regionale province del Veneto) il cui presidente Luca Zaia ha scritto alla Regione già il 25 maggio scorso, "rilevando la necessità che la Regione provveda con urgenza ad incrementare il fondo destinato a finanziare i servizi in quanto:
– il corrispettivo chilometrico assegnato alle imprese di trasporto risulta inferiore rispetto a quanto previsto nelle altre Regioni;
– il fondo in parola, rimasto invariato dal 1996 al 2004 con un tasso di inflazione, da allora, del 20% circa, è stato ridotto di 6 milioni di euro per il 2005, con grave pregiudizio per la tenuta del bilancio delle imprese;
– è necessario finanziare con oneri a carico dei bilanci provinciali numerosi servizi aggiuntivi per far fronte alle accresciute esigenze di mobilità".
In conclusione, scrive ancora Zaia, "si ritiene che la Regione debba affrontare con più decisione i problemi del trasporto pubblico, assegnando maggiori risorse e coinvolgendo le Province nelle scelte di fondo in maniera più responsabile, in quanto queste ultime si trovano di fatto a sopportare i problemi finanziari delle proprie Società affidatarie dei servizi".
La presa di posizione di Zaia, sottolinea L'assessore Piol, "ci dovrebbe tranquillizzare, visto che è diventato vice presidente della Regione, anche se fino a oggi, risultati non ne vediamo".M. Gio M. – clickmobility.it