Il Comune adotterà misure per il miglioramento dei trasporti pubblici e i controlli delle emissioni
Realizzato studio sulla qualità delL'aria nel 2004.
I dati sono stati presentati a Ca’ Farsetti dall’assessore comunale all’Ambiente, Laura Fincato, dalla dirigente del Servizio Ambiente, Anna Bressan, dal direttore dell’Arpav – Agenzia regionale per l’ambiente del Veneto, Renzo Biancotto.
“La realizzazione di questo studio – ha detto l’assessore Fincato – ci permette di avere un quadro completo della situazione dell’aria nel territorio comunale. Solo modificando i nostri comportamenti e il nostro modo di vivere possiamo tentare di migliorare l’aria e così la salute e la sicurezza dei cittadini.
In fatto di migliorie il Comune adotterà tutta una serie di provvedimenti per ridurre l’inquinamento dell’aria dal miglioramento dei trasporti pubblici ai controlli delle emissioni delle industrie e degli impianti di riscaldamento.
Il rapporto, realizzato dal Comune di Venezia e dall’Arpav, è il risultato delle rilevazioni fatte nelle nove stazioni di monitoraggio collocate in terraferma e una a Sacca Fisola.
Il primo dato che emerge riguarda l’emissione del Pm10: il 30% viene prodotto dal trasporto su strada, il 26% dall’industria, il 12% dagli impianti di riscaldamento, il 14% dalle centrali elettriche, il 14% dalle imbarcazioni e dagli aerei e il 4% da altre fonti.
Questo 30% è composto per il 54% dalle emissioni prodotte dal traffico della rete stradale urbana, per il 26% dal traffico della tangenziale e per il 20% da quello della viabilità extraurbana.
“Questo dato è significativo – ha spiegato l’assessore Fincato – perché mette in evidenza la necessità di concordare misure per il controllo del traffico non solo con i Comuni della Provincia di Venezia, ma anche con quelli limitrofi di altre province, come Mogliano, e con la Società Autostrade, per la tangenziale”.
Ma vediamo nel dettaglio i dati più importanti:
– la concentrazione del biossido di zolfo è inferiore rispetto ai valori limite annuali;
– il biossido di azoto si mantiene al di sotto del valore limite in tutto il territorio, tranne che in via Circonvallazione;
– il monossido di carbonio è inferiore ai valori limite ma è più elevato nelle aree immediatamente esposte al traffico veicolare.
Per quanto riguarda l’azoto è da notare che nel 2004 non è mai stata superata la soglia di allarme.
“Il dato deve essere interpretato tenendo presenti anche le condizioni meteorologiche – ha precisato il direttore dell’Arpav, Biancotto – temperatura e radiazione solare in particolare. Allo stesso modo le targhe alterne sono una misura che si adotta spesso sulla base del tempo atmosferico e che sono efficaci, anche se in misura ridotta, perché riducono comunque la quantità di poveri nell’aria”.
Il rapporto M. Gio M. – clickmobility.it