Accordo innovativo tra Comune e FS sugli scali ferroviari dismessi

MILANO. FIRMATO ACCORDO COMUNE-FS: RIASSETTO URBANISTICO E POTENZIAMENTO DEL SISTEMA FERROVIARIO

MILANO. FIRMATO ACCORDO COMUNE-FS: RIASSETTO URBANISTICO E POTENZIAMENTO DEL SISTEMA FERROVIARIO

Impegni reciproci delle parti sul futuro del nodo ferroviario, in particolare degli impianti dismessiVerde, servizi e residenze nelle nuove aree

Il potenziamento del sistema ferroviario passa attraverso il nuovo accordo, siglato ieri da Comune e FS.
Nella cornice solenne della sala Alessi, il Comune di Milano e il Gruppo Ferrovie dello Stato hanno firmato un importante accordo quadro riguardante le aree di proprietà delle Ferrovie sul territorio di Milano.
Obiettivo dell’intesa sono il riassetto urbanistico e il potenziamento del sistema ferroviario.

L’accordo definisce, complessivamente,gli impegni reciproci dei due enti sul futuro del nodo FS, in particolare degli impianti dismessi delle Ferrovie e delle grandi aree di prossima dismissione ancora esistenti all’interno del tessuto edificato.
Sulla base degli strumenti urbanistici in vigore, del Documento di inquadramento delle politiche urbanistiche comunali, del Piano regolatore e del Piano della mobilità, attraverso i Piani integrati di intervento, l’amministrazione comunale promuoverà la riqualificazione delle aree ferroviarie assegnando nuove destinazioni urbanistiche, mentre Ferrovie dello Stato – attraverso RFI, la società dell’infrastruttura del Gruppo FS – destinerà i proventi della valorizzazione immobiliare al miglioramento del sistema ferroviario, finanziando, per esempio, il secondo Passante, razionalizzando la rete merci, realizzando la ristrutturazione della cintura Sud, destinata a funzionare in futuro anche come metropolitana urbana.

L’accordo di Milano dovrebbe fare da battistrada per future intese del Gruppo FS con gli altri grandi comuni italiani. Come è avvenuto negli anni ‘80 per il primo Passante ferroviario, completato nell’ambito urbano, nasce per gli scali dismessi delle FS un Piano direttore che individuerà, su proposta di RFI, le aree e le stazioni oggetto di riassetto e di trasformazione urbana.
“Abbiamo inventato un meccanismo virtuoso – ha osservato l’assessore ai Trasporti Giorgio Goggi – che mentre genera le risorse per i nuovi collegamenti FS e metropolitani, produce riqualificazione della città e del paesaggio”.

A firmare il contratto per il Comune di Milano hanno pensato il Sindaco Gabriele Albertini, l’assessore allo Sviluppo del Territorio Gianni Verga e l’assessore ai Trasporti Giorgio Goggi, per Ferrovie dello Stato il presidente e amministratore delegato del Gruppo Elio Catania, per RFI l’amministratore delegato Mauro Moretti e per Ferrovie Real Estate l’amministratore delegato Rosario Gaetano.

Entro 30 giorni dalla sottoscrizione dell’accordo verrà costituito un gruppo di progetto, con rappresentanti del Comune e del Gruppo FS, che provvederà, nel giro di sei mesi, a elaborare il Piano Direttore ed entro 12 mesi i master plan riguardanti le aree ferroviarie già dismesse o mature per la trasformazione, come gli scali Farini e Porta Romana. Per le altre aree, (tra cui parti di Milano Certosa, del raccordo Milano Greco e Martesana, di Porta Garibaldi, della Centrale, di Lambrate, di Milano Smistamento, di Porta Genova, di Rogoredo e San Cristoforo) sarà invece messo a punto un programma temporale di “rilascio” alla città, sulla base del Piano Industriale di RFI.

Se per il gruppo FS l’accordo costituisce la premessa fondamentale per migliorare il nodo ferroviario milanese, oggi interessato, oltre che dall’Alta Velocità/Alta Capacità, da altri importanti interventi – come il completamento del Passante verso Rogoredo, il raddoppio della Milano Mortara, il potenziamento della tratta Porta Garibaldi-Greco, il collegamento Milano Centrale-Malpensa, la realizzazione del secondo Passante e delle linee di gronda merci esterne – per il Comune la firma dell’intesa con FS può innescare un importante processo di riqualificazione ambientale che porterà, vista anche la superficie degli scali dismessi, rilevanti benefici alla città, valorizzando grandi aree fino ad oggi inutilizzate.

In concreto più verde, più servizi, più zone attrezzate, più spazi da riservare a nuova edilizia pubblica, alle funzioni collettive, ai parcheggi. E nel contempo, solo se si pensa al secondo Passante, in un’evoluzione positiva del trasporto pubblico. Tutto questo in un quadro coerente con le previsioni del Piano regolatore, del Piano della Mobilità, con l’insediamento della Fiera a Pero Rho e i grandi progetti legati alle future trasformazioni del Polo espositivo urbano, al programma integrato d’intervento Garibaldi-Repubblica, al tracciato del secondo Passante ferroviario.

“Applicheremo il “Metodo Milano” – ha sottolineato l’assessore allo Sviluppo del Territorio Gianni Verga – che è già riconosciuto, non solo a livello nazionale, come il “metodo giusto”. “E’ infatti il metodo – ha concluso Verga – impiegato nell’operazione Fiera che ha consentito di unire la qualità della progettazione urbanistica ed edilizia con un notevole introito di risorse derivanti dalla valorizzazione immobiliare”.

La riorganizzazione del sistema ferroviario – attraverso l’Alta velocità/Alta capacità, la razionalizzazione degli impianti merci, il miglioramento delle infrastrutture e nuove stazioni urbane sulla cintura sud – andrà quindi armonizzata con il futuro assetto della città e dell’area metropolitana, tenuto conto che Milano, nodo ferroviario di rilevanza internazionale, collocato sui corridoi europei Barcellona-Kiev e Rotterdam-Genova, ha scelto la mobilità su ferro come uno degli indirizzi strategici della propria pianificazione.

“Grazie all’accordo quadro appena concluso – ha detto Elio Catania, presidente e amministratore delegato di Ferrovie dello Stato – ampie zone che si trovano nel cuore delL'area metropolitana, e che non sono più funzionali all’attività delle FS, tornano ad essere patrimonio dei milanesi e del vissuto quotidiano della città. Inoltre, con L'intesa di oggi, la rete ferroviaria di Milano potrà segnare un ulteriore miglioramento delL'efficienza e quindi del servizio offerto."

“La firma di questo accordo segna un ulteriore importante passo per dotare Milano e il suo hinterland di un’infrastruttura ferroviaria che risponda in pieno alla richiesta di mobilità dei cittadini – ha sottolineato Mauro Moretti, amministratore delegato di RFI, la società dell’infrastruttura del Gruppo Ferrovie dello Stato –. Nel contesto del potenziamento e della riorganizzazione delle infrastrutture ferroviarie del nodo di Milano infatti è prevista la realizzazione di una ulteriore linea di attraversamento in sotterranea della città (secondo passante) per collegare la cintura sud (linea per Mortara) con le linee provenienti dall’ovest e dal nord. Come per l’attuale Passante la nuova linea assolverà anche funzione di ferrovia urbana, integrando il già notevole sistema della metropolitana milanese”.

Rosario Gaetano, amministratore delegato di Ferrovie Real Estate (la società immobiliare del Gruppo FS), ha invece sottolineato che “il percorso di valorizzazione delle aree già pronte per il “rilascio” alla città (Scalo Farini e Porta Romana) potrà essere avviato in tempi rapidi – non appena definite con la Città le linee guida per la trasformazione urbanistica – coinvolgendo, attraverso partnership di sviluppo, i migliori operatori del settore che verranno prescelti con procedure pubbliche e trasparenti”.Manu Mich. – clickmobility.it

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