MODENA. IN CONSIGLIO COMUNALE AL VIA IL CONFRONTO SUL NUOVO PIANO DELLA MOBILITÀ URBANA

MODENA. IN CONSIGLIO COMUNALE AL VIA IL CONFRONTO SUL NUOVO PIANO DELLA MOBILITÀ URBANA

Una mobilità decisamente "sostenibile" quella che emerge a chiare lettere dal nuovo piano urbano elaborato dalla giunta comunale.Il futuro della mobilità modenese riparte dal documento che, da ieri al prossimo

Una mobilità decisamente "sostenibile" quella che emerge a chiare lettere dal nuovo piano urbano elaborato dalla giunta comunale.
Il futuro della mobilità modenese riparte dal documento che, da ieri al prossimo giugno, sarà oggetto di consultazioni fra gli abitanti del circondario urbano.
In prima linea ci sono elementi di attenzione alla riduzione delL'inquinamento  atmosferico, del rumore, degli incidenti e lo stress causato da eccessivi tempi di percorrenza per recarsi al lavoro, a scuola, ecc.
Sostenibilità come impegno affinchè tutti gli interventi riorganizzativi così come tutte le nuove opere programmate e da programmare rispondano ai requisiti di compatibilità con le qualità più complessive dell’ambiente urbano.

Per oltre tre mesi il piano sarà oggetto di incontri, dibattiti, di Consigli circoscrizionali aperti, di procedure ad evidenza pubblica per consentire
Il piano porta con se tre priorità  strategiche individuate dai tecnici del settore pianificazione territoriale, trasporti e mobilità.
Nove sono invece gli obiettivi operativi da perseguire per un totale di oltre 600 milioni euro di investimenti pubblici che, nei prossimi dieci anni, dovranno assicurare a Modena un incremento di quasi otto punti percentuale del trasporto pubblico accompagnato da una più generale ridistribuzione modale del muoversi in città con un più 1,1% per pedoni e bici ed un significativo meno 8,8% per le auto.
Il tutto, nell’ipotesi di realizzazione della metrotramvia ancora in attesa delle necessarie certezze finanziarie nazionali.

“Abbiamo pensato ad un piano capace di forti scelte di indirizzo, ma anche di importanti interventi operativi per oltre 600 milioni di euro di investimenti pubblici in dieci anni – spiega  Daniele Sitta, assessore alla programmazione e gestione del territorio, mobilità e trasporti  -".

Tre, dicevamo le priorità. La prima punta al massimo utilizzo del trasporto collettivo in sede propria per persone. Per i collegamenti extraurbani significa puntare soprattutto sul trasporto ferroviario mentre per il centro urbano migliorare l’efficienza del servizio di trasporto pubblico mediante infrastrutture per soluzioni in sede propria.  
Priorità assoluta anche per le piste ciclabili con una estensione della rete che sfiora i 50 chilometri per un totale, a lavori ultimati, di 157 chilometri con per una copertura spostamenti – compresa la pedonalità – che passa dal 12,6 al 13,7%.
Infine il piano punta al potenziamento della viabilità ed in particolare in quei tratti dove oggi si registrano situazioni di congestione, diversamente non affrontabili in modo significativo con il trasporto collettivo o l’estensione della rete ciclabile.

Nove gli obiettivi:

intercettare alla fonte il pendolarismo tra Modena e i principali centri della provincia e dell’area metropolitana  
realizzare un servizio di trasporto pubblico locale in area urbana ad alta efficienza con tre linee di forza – due di metrotramvia e una di filovia
intercettare il pendolarismo verso Modena con parcheggi scambiatori il più possibile in prossimità della tangenziale, in corrispondenza dei capolinea delle linee di trasporto pubblico locale con frequenza 5 minuti
potenziare e qualificare la rete di ciclabili urbane, suburbane ed extraurbane ed aumentare i punti di parcheggio e nolo delle biciclette
spostare quote consistenti di merci su ferrovia grazie al nuovo scalo merci di Cittanova creando, allo scopo, anche transit point nei villaggi industriali con ricevimento delle merci 24 ore su 24 e soluzioni di servizio ai commercianti del centro storico con magazzini decentrati e fornitura “just in time” con mezzi elettrici o ecologici
completare l’anello della tangenziale con l’eliminazione di tutti i punti semaforizzati e realizzazione di nuovi accessi alla città
decongestionare la viabilità di adduzione esterna alla tangenziale
fluidificazione e messa in sicurezza del traffico in area urbana grazie a nuovi attraversamenti ferroviari e collegamenti
nuovo piano della sosta per un centro storico con meno auto e più cittadini.
“Modena ha bisogno di una mobilità più efficiente e, insieme, sempre più sostenibile – ha concluso Sitta -. Servono scelte coraggiose e condivise e le indicazioni avanzate dal Piano vanno in questa direzione con importanti obiettivi da raggiungere come il potenziamento del sistema ferroviario per merci e persone, la realizzazione di tratte importanti di trasporto pubblico locale in sede propria, il superamento dei punti di congestione viaria dentro e fuori la tangenziale, l’estensione e la qualificazione della rete delle piste ciclabili, la messa in sicurezza dei tratti più pericolosi e la promozione del centro storico con meno auto e più cittadini”.Manuela Michelini – clickmobility.it

Left Menu Icon