La Regione offre un rapporto attento chiarendo bisogni e negatività del settore  

BOLOGNA. PRESENTATO IERI IL IV RAPPORTO ANNUALE DI MONITORAGGIO SUL TPL

BOLOGNA. PRESENTATO IERI IL IV RAPPORTO ANNUALE DI MONITORAGGIO SUL TPL

Evidenziati dati, analisi e tendenze registrate nel periodo 1999-2004 per valutare l'efficacia delle politiche adottate e delle azioni attuate, individuare correttivi delle strategie, misure e piani di intervento, promuovere la diffusione e condivisione delle buone pratiche

Trasporto pubblico locale a tutto tondo.
Ieri la Regione ha presentato il IV Rapporto annuale di monitoraggio sul Tpl.
Ad emergere netti dal documento sono elementi quali i maggiori contributi regionali, L'aumento dei livelli di servizio, la maggior sicurezza del livello di mobilità bilanciata da altri elementi quali la risposta delL'utenza inadeguata L'offerta, L'aumento del numero delle autovetture private in un panorama urbano dove resta critico il livello d'inquinamento atmosferico.

Il volume contiene i risultati del monitoraggio al 2004 ed evidenzia dati, analisi e tendenze registrate nel periodo 1999-2004 per valutare L'efficacia delle politiche adottate e delle azioni attuate, studiare e individuare correttivi delle strategie, misure e piani di intervento, oltre a promuovere la diffusione e condivisione delle buone pratiche. Nello specifico, il monitoraggio del Trasporto pubblico locale autofilotranviario emiliano-romagnolo prende a riferimento il periodo 1999-2004 con aggiornamenti disponibili al 2005."I dati che emergono dal Rapporto – ha sottolineato L'assessore regionale alla Mobilità e Trasporti Alfredo Peri – evidenziano problematicità esistenti. Mi riferisco, in particolare, al costante aumento delle auto private; un aumento, negli ultimi cinque anni, del 15%".
La Regione corre ai ripari cercando di contrastare questa tendenza sostenendo e diffondendo il trasporto pubblico.
Una scelta capace di dare opportunità diverse ai cittadini che devono muoversi. "Abbiamo aumentato il livello dei contributi, con 210 milioni di euro nel periodo 1999-2004 – prosegue L'assessore Peri -. Nonostante questo, a oggi non siamo ancora riusciti a spostare utenti dal mezzo privato a quello pubblico come vorremmo. A un'offerta che è aumentata, non corrisponde dunque un adeguato aumento dei passeggeri. Tutto questo però ci invita a non demordere, a continuare in questa direzione. Credo, inoltre, che occorra lavorare molto sulla regolamentazione: nuove regole, nuovi comportamenti, nuove modalità di circolazione in città. Il che significa anche qualche divieto in più sulla circolazione delle auto private".

Ma vediamo un po' più da vicino le tendenze del periodo compreso fra il 1999 e il 2004.
In sintesi dal rapporto emerge:

– L'incremento dei contributi di esercizio regionali (+ 4,7%);
– la crescita dei livelli di servizio (+ 6,9% km al servizio pubblico);
– il grande impegno per lo sviluppo degli investimenti a supporto di autobus, delle tecnologie e dei sistemi per il miglioramento della mobilità urbana e delL'ambiente, con un monte contributivo regionale superiore ai 210 milioni di euro;
– una maggiore efficienza organizzativa nelle imprese di trasporto (+ 2,4% ore di guida per addetto);
– un miglioramento a livello della sicurezza, con un calo degli incidenti (-5,2%) e del livello di letalità degli stessi (-11%);
– il riconoscimento delle aggregazioni locali d'impresa nei 6 dei 9 bacini provinciali in cui le gare per L'affidamento dei servizi si sono già concluse, a dimostrazione della buona organizzazione delle aziende di trasporto.

Nonostante la Regione abbia investito per la crescita del settore restano sul tappeto elementi di difficoltà, ben delineati nel rapporto, in pratica:
– permane una situazione di relativa criticità dei dati ambientali, in relazione al livello di concentrazione nei centri urbani del PM10, che nel primo semestre del 2005 ha superato i livelli obiettivo fissati dalla normativa nazionale e comunitaria su base annua (80 giorni di superamentro contro un limite massimo di 35giorni/anno);
– meno passeggeri trasportati rispetto alla potenziata offerta di trasporto: c'è sì un aumento complessivo (+2%), ma anche un calo (-5,3%) per ogni ora di servizio. In relazione al giudizio sulla qualità del trasporto, molti cittadini fanno riferimento alla scarsa comodità dello spostamento, in termini di orari e di vicinanza delle fermate;
– la diminuzione della "velocità commerciale" (ovvero, la velocità dei mezzi): (-1 chilometro orario nel periodo 2001/04) a cui corrisponde mediamente un maggior costo del trasporto di 3 milioni di euro L'anno;
– un aumento delle autovetture private (+15,6%), in una dinamica di forte crescita di consumi del gasolio. In Emilia-Romagna, il numero di auto per abitanti (3 ogni 5) è più elevato del 6% rispetto alla media nazionale e del 15% di quella risultante in Europa.

Il rapporto chiarisce bisogni e negatività.
Ad emergere netta è la necessità di interventi "strutturali"  – investimenti, ma anche regolazione della circolazione, della sosta e della priorità ai mezzi pubblici -, in grado di invertire i trend negativi del Trasporto pubblico locale, volti a incrementare i passeggeri e le velocità commerciali, nel garantire un'adeguata accessibilità dei centri urbani, promovendo un sistema di mobilità caratterizzato da accresciuti livelli di sicurezza – soprattutto in ambito urbano e per le categorie deboli – e ridotti consumi energetici.

Tabelle
Manuela Michelini – clickmobility.it

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