Minibus a parte, l’aumento più consistente é quello registrato dagli interurbani (+17%). Balzo in avanti anche degli urbani (+12%). Sostanzialmente stabile invece, il noleggio
Diciamolo piano, sottovoce, senza eccessi di entusiasmo. Perché la paura é poi quella di essere smentiti. Dunque, sussurriamolo: l’autobus va. Almeno questo dicono i dati di mercato, seppure parziali, che fotografano la situazione del comparto nei primi undici mesi dell’anno 2004.
Andiamo con ordine, partendo, appunto dalle cifre che peraltro potete leggere nel dettaglio nelle tabelle di queste pagine: ebbene, nel periodo gennaio-novembre, il mercato italiano ha registrato 4.591 nuove immatricolazioni, vale a dire 555 unità in più rispetto al 2003. In termini percentuali significa un incremento di ben 13,75 punti.
Questo, appunto, per quanto riguarda il mercato autobus nel suo complesso, ovvero comprensivo dei diversi segmenti (urbani e interurbani, turistici, minibus e derivati).
Prima considerazione: si tratta di un risultato certamente importante, non solo perché ufficializza una crescita a due cifre a lungo auspicata e finalmente concretizzatasi, quanto piuttosto perché conferma un certo trend al rialzo.
Ricordate?
Proprio su Vie & Trasporti (n.685, pag.44), a commento dei dati parziali relativi ai primi nove mesi 2004, avevamo interpretato quell’aumento dell’immatricolato del 6,8 per cento come un positivo ‘segnale di ripresa’ arrivato a dare un poco di ossigeno a un settore potenzialmente in grado di esprimersi costantemente su livelli elevati in termini di bus prodotti, ma purtroppo frenato nello sviluppo da una serie di problematiche complesse quanto, in apparenza, cronicamente irrisolvibili.
Ebbene, in quell’occasione non mancammoi di predicare cautela, sempre necessaria e a maggior ragione quando si parla di bus.
Le previsioni, adesso autorizzano ottimismo
Oggi, all’alba di un nuovo anno, riconfermiamo quelle parole scritte e quella posizione: cioé cautela nella valutazione dei risultati. Ciò non significa, sia ben chiaro, scetticismo circa la possibilità che finalmente, dopo stagioni di nuvole nere e minacce di burrasca, l’autobus abbia imboccato la discesa. Tutt’altro. Semplicemente, occorre tenere i pieni ben piantati a terra e non pensare assolutamente che il peggio é ormai alle spalle.
Perché il settore, in particolare il comparto dei finanziati, vive sull’esile filo di un equilibrio che quotidianamente é messo in discussione da tutta una serie di problematiche – leggi, ovviamente, appalti e gare varie – che storicamente rappresentano il classico bastone fra le ruote.
Lo attesta proprio il 2004, anno che certune cassandre avevano annunciano se non catastrofico, quasi. E invece, dati alla mano, dimostrato l’esatto contrario: un anno con i fiocchi.
“E’ vero -conferma Roberto Caldini, responsabile marketing e logistics di Scania Bus Italy- il 2004, a livello generale, non é stato affatto male. E’ chiaro, sul dato più positivo, il contributo delle maggiori gare arrivate definizione é sicuramente rilevante. Tuttavia, dovessimo anche togliere, ad esempio, il dato di Roma, resterebbe una situazione che non é poi così male. Ovvio, l’industria, cioé noi costruttori potrebbe dare molto di più, supportando numeri di consegne ancora più elevati. Il problema, nel nostro Paese, é sempre quello, riconducibile all’incertezza legata alle gare d’appalto, alle linee e dunque alla corretta spesa degli investimenti previsti per il trasporto pubblico”.
Un problema, aggiungiamo noi, che ovviamente costringe i costruttori a procedere per così dire, a vista, navigando in un mare sempre pieno di insidie senza poter seguire programmazione alcuna.
Detto questo, é ovvio come un dato di crescita a due cifre quale quello emerso a consuntivo del mese di novembre, autorizza a sperare in una stagione con il vento in poppa.
Urbani, Evobus canta “grazie, Roma!”
E veniamo, ora, ai singoli comparti del settore bus, rimandando per quanto riguarda il settore dei minibus e derivati all’articolo specifico che trovate sempre in questo numero della rivista.
Partiamo dagli urbani, per i quali i primi undici mesi del 2004 hanno significato un aumento delle immatricolazioni del 12 per cento e spiccioli. Tradotto in unità, sono 1.187 veicoli a fronte dei 1.059 consuntivati nel 2003. leggendo le cifre costruttore per cotruttor, spicca su tutti il dato realizzato da Evobus attraverso la maxi consegna di Citaro alla città di Roma.
Una commessa he ha consentito al marchio bus del gruppo DaimlerChrysler di balzare ad una quota di mercato del 25,4 per cento.
Sempre ben distante dal front runner Irisbus che guarda tutti dall’alto del suo 42,3 per cento, ma comunque ben posizionata in vista dei futuri obiettivi. in questa speciale classifica, al terzo posto troviamo Bredamenarini in progressione dell’11,5 per cento, mentre alle sue spalle Neoman cede 10,5 punti.
Interurbani, Irisbus allunga
Anche per quanto riguarda gli interurbani il dato di consuntivo alla scadenza degli undici-dodicesimi d’anno segna positivo. Con 1.346 nuovi mezzi immatricolati contro i 1.150 realizzati nel 2003, l’indice punta al rialzo di ben 17 punti .
E qui, oltretutto, la lotta tra i due maggiori contendenti, manco a dirlo Irisbus e Evobus, si fa davvero interessante. Se infatti la Casa del delfino ha aumentato le immatricolazioni di oltre il 28 per cento piazzando 612 veicoli e guadagnadosi così una ragguardevole fetta di mercato (45,47 per cento), la storica rivale di Stoccarda si é anch’essa migliorata, del 10,6 per cento, portando la propria quota di competenza al 24,8 per cento. Da segnalare, in questo settore, la flessione della friulana De Simon (-9,5 per cento) e l’ottima performance di Neoman, miglioratasi del 48,4 per cento a ritagliarsi una quota del 7 per cento circa.
Turistici, avanti al rallentatore
Infine il noleggio, che a dar retta alle cifre é anche il comparto che soffre di più.
Contrariamente infatti ala crescita a due cifre degli altri settori, qui il segno positivo é limlitato ad uno sbiadito +1,6 per cento. Tra i marchi, guida sempre Evobus che grazie alle ottime performance di Setra vanta una quota di mercato del 41,7 per cento al momento inattaccabile.
COSI’ LE IMMATRICOLAZIONI DA GENNAIO A NOVEMBRE per cortesia di VIE&TRASPORTI